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Pero: Scopri le risposte dei nostri esperti

Leggi qui sotto tutte le domande sull’argomento e le risposte date dai nostri Esperti di Giardinaggio. Guarda i titoli qui sotto elencati e clicca sul titolo che più si avvicina all’argomento di tuo interesse. Una volta cliccato sul titolo potrai leggere, per intero, sia la domanda dell’appassionato che la risposta del nostro Esperto.

Buona lettura!

Scegli l'argomento di tuo interesse:

  • Pero con foglie secche: è secco?

    Pero con foglie secche: è secco?

    Pierluigi di Manerbio (Brescia) chiede:

    Il pero dopo il primo anno dalla piantumazione dove non ha fruttificato, il secondo anno ha fatto moltissimi frutti, da indicazioni di chi mi ha venduto ho dato poca acqua come a tutte le altre piante. Questo pero dopo aver dato i frutti a luglio ha cominciato ad avere le foglie secche ai bordi per poi ridursi come nella foto anche se ho cominciato a dargli da bere poco al colletto del fusto in modo quotidiano. La domanda è: è secco? È il caso che lo sostituisca o ci sono verifiche che si possono fare per capirlo?
    samueledalmonte
    Risponde l'esperto
    Samuele Dalmonte

    Buongiorno pierluigi

    dalla foto il pero sembra molto malmesso.

    Facendo una piccola incisione bisogna verificare se c'è ancora del verde, se sì il pero è vivo, se no è morto.

    Nel caso fosse ancora vivo bisogna irrigare a circa 30 cm dal fusto anche se per quest'anno non serve più.

    Per il prossimo anno è meglio diradare i frutti. Di norma si considera un frutto ogni 20/30 foglie per non sovraccaricare le piante di troppa frutta per non esaurirle.

    Cordiali Saluti

    Samuele Dalmonte

  • Pero nashi con noduli duri: cosa sono e come evitarli?

    Graziano di Montegrotto Terme chiede:

    Noduli duri come sassi nella polpa del nashi che deformano il frutto. Cosa sono e come evitarli?
    Fabio_DiGioia
    Risponde l'esperto
    Fabio Di Gioia

    Salve gentilissimo Graziano.

    La malattia che ha colpito la polpa dei suoi frutti di pero nashi si chiama Litiasi infettiva ed è causata da un agente di origine virale. Di seguito ne descriverò i sintomi.

    LlTIASI

    La Litiasi infettiva del pero è una malattia di origine virale che produce sintomi molto evidenti e localizzati a carico dei frutti.

    Il frutto colpito dal virus si deforma in modo caratteristico con aree infossate e la successiva comparsa di gibbosità di forma convessa.

    In corrispondenza di queste aree infossate, la polpa presenta delle punteggiature bruno - nerastre dovute ad ammassi cellulari necrotici duri e di natura stopposa e amara.

    Questo tipo di litiasi causata da virus è molto diversa da altre litiasi non infettive causate invece da:

    1. Punture di insetti appartenenti alla famiglia dei Miridi.
    2. Carenze di boro B.

    Ringraziandola della domanda, le porgo i miei Distinti saluti.

    Dott. Fabio Di Gioia
    Specializzato nel recupero e valorizzazione di varietà vegetali antiche.

  • Pero con parassita: come si chiama e come combatterlo?

    Pero con parassita: come si chiama e come combatterlo?

    Massimo di Vallermosa chiede:

    Buongiorno chiedo il nome del parassita nella foto allegata su una foglia di pero e come combatterlo. Grazie
    Fabio_DiGioia
    Risponde l'esperto
    Fabio Di Gioia

    Salve gentilissimo Massimo.

    L’avversitá che ha colpito la sua pianta di pero è chiamata volgarmente con il termine di “Brusone”.
    Questa avversità oltre ad essere dovuta a cause di tipo ambientale, può essere causata da parassiti principalmente da funghi.

    Tra le cause di natura ambientale, gioca un ruolo importante nello sviluppo del danno in generale un abbassamento termico soprattutto nel periodo primaverile di crescita della pianta. Credo che quest’ultimo caso sia quello più probabile, viste le basse temperature avute durante il periodo di aprile e maggio.

    Nel caso invece sia dovuto a funghi, l’unico rimedio possibile è cercare di distribuire del rame o come solfato o come ossicloruro nelle prime fasi di crescita del germoglio. Questo intervento deve essere fatto soltanto se l’attacco fogliare è abbastanza forte e colpisce molte foglie. In altri casi non si interviene perché se le foglie attaccate sono poche, si prefigura soltanto un danno di natura estetica e quindi basterebbe togliere soltanto le poche foglie malate.

    Ringraziandola della domanda, la saluto cordialmente.

    Dott. Fabio Di Gioia
    Specializzato nel recupero e valorizzazione di varietà vegetali antiche.

  • Pero malato: che cos'ha e come trattarlo?

    Pero malato: che cos'ha e come trattarlo?

    Antonietta di Cavallino-Treporti chiede:

    Vorrei sapere, se possibile, che tipo di malattia ha questo pero e come lo dovrei trattare, cosa mi consigliate? È vicino ad altri alberi da frutto, albicocche, meli, prugne. Dovrò trattare anche quelli? Grazie dell'eventuale risposta saluti
    samueledalmonte
    Risponde l'esperto
    Samuele Dalmonte

    Buongiorno Antonietta,

    dalle foto distinguo almeno 2 problemi: le foglie terminali accartocciate derivano da un'attacco di afidi che si combattono con un aficida oppure con il piretro se riesci a trovarlo, mentre l'altro problema è dato dalla ticchiolatura, che di solito colpisce il melo, ma in annate come questa si può presentare anche sul pero.

    Per quest'ultima malattia si può lasciar perdere perchè come ritorna il sole il problema si risolve da solo oppure si può usare un fungicida senza rame perchè il pero non lo sopporta sulle foglie.

    Cordiali Saluti

    Samuele Dalmonte

  • Pero: innesto con ramo dello stesso albero, è possibile?

    Aldo di Mendicino chiede:

    Salve, ho un pero che, dopo essere stato spezzato dal vento ancora giovane, si è inselvatichito. Ora vorrei innestarlo usando un ramo dello stesso albero: è possibile? Grazie anticipatamente.
    samueledalmonte
    Risponde l'esperto
    Samuele Dalmonte

    Buongiorno Aldo,

    si è possibile se il ramo da cui si prende l'innesto fa parte della parte innestata.

    Il periodo per farlo è fine agosto se lo innesti a gemma oppure d'inverno se lo fai a marza.

    Cordiali Saluti

    Samuele Dalmonte

  • Pero nano: foglie con fori, di cosa si tratta?

    Pero nano: foglie con fori, di cosa si tratta?

    Daniele di Zurigo chiede:

    Buongiorno. Ho piantato di recente un pero nano in terrazza. Ultimamente noto su alcune foglie dei piccoli fori come da immagine allegata. Da cosa dipendono e che rimedi ci sono? Grazie mille e buona giornata. Daniele
    Fabio_DiGioia
    Risponde l'esperto
    Fabio Di Gioia

    Salve gentilissimo Daniele.

    L’insetto che ha colpito la sua pianta di pero è chiamato Nepticula che solitamente attacca il Melo, ma occasionalmente anche il pero.

    Di seguito le descriverò i danni e gli eventuali rimedi.

    NEPTICULA

    (Stigmella malella)

    Ordine: Lepidotteri.

    Famiglia: Stigmellidi.

    La Nepticula è un insetto fillominatore, che scava gallerie all’interno delle foglie.

    Il danno è dovuto alle mine fogliari allungate ad andamento serpentiforme chiamate “Ofionomi”.

    Le gallerie sono caratterizzate dall’attivitá trofica di nutrimento delle larve che mangiano il mesofillo fogliare, rispettando però l’epidermide esterna.

    Le gallerie si presentano trasparenti con evidenti zone biancastre - ocracee, sulla pagina fogliare verde. Osservando più attentamente le gallerie, si individua una zona mediana più scura che percorre tutta la mina che non è altro che rappresentata dagli escrementi della larva.

    Raramente le gallerie sono numerose da determinare la caduta delle foglie. Di conseguenza la Nepticula è l’insetto fillominatore meno dannoso.

    La lotta chimica specifica contro questo insetto non è mai quasi necessaria, sia per la bassa dannosità sia perché i trattamenti fatti per altri insetti fillominatori (es. Cemiostoma), hanno un’azione di controllo diretta anche contro la Nepticula.

    Nel caso suo specifico, le consiglio di eseguire dei trattamenti naturali a base di Macerato di legno di quassio micronizzato da spruzzare sulle foglie e da ripetere ogni 2/3 giorni fino a quando l’insetto non è sparito.

    Ringraziandola della domanda, la saluto cordialmente.

    Dott. Fabio Di Gioia
    Specializzato nel recupero e valorizzazione di varietà vegetali antiche.

  • Pero comune: che odore hanno i fiori?

    Ciro di Avellino chiede:

    Salve. Ho da poco piantato dei peri comuni nel mio giardino. So che molte varietà di pero creano odori particolari e leggermente sgradevoli. La mia semplice domanda è. I fiori del pero comune che genere i odore ha? Simile al famigerato pero cinese ma meno intenso?
    samueledalmonte
    Risponde l'esperto
    Samuele Dalmonte

    Buongiorno Ciro,

    il pero da frutto quando fiorisce ha un leggero odore a cui non saprei dare una definizione, assomiglia a quello dei nashi ma sicuramente meno intenso.

    Cordiali Saluti

    Samuele Dalmonte

  • Pero: quanto sono profonde le radici?

    Giuseppe di Bagheria chiede:

    Desidero sapere se gli albero di pere possono spingere un muro distante 50 cm? Grazie
    Fabio_DiGioia
    Risponde l'esperto
    Fabio Di Gioia

    Salve Gentilissimo Giuseppe.
    L'apparato radicale del pero (soprattutto quando è adulto), ha la caratteristica di spingersi in profondità a circa 80 cm (in dipendenza del portinnesto impiegato, ma soprattutto con espansione notevole in superficie).
    Di conseguenza personalmente, rimarrei distante dal muro per una distanza superiore ai 50 cm, per non avere poi in seguito dei problemi non solo a carico della struttura, ma anche della pianta stessa come illuminazione e circolazione d'aria.

    Ringraziandola della domanda, le porgo i miei Distinti saluti

    Fabio Di Gioia

  • Innesto pero selvatico: periodo migliore e varietà?

    Giovanni di Olbia chiede:

    Salve, Vorrei sapere cosa posso innestare (in Sardegna, zona costiera) sul pero selvatico e quale è il periodo migliore. Grazie
    Fabio_DiGioia
    Risponde l'esperto
    Fabio Di Gioia

    Salve gentilissimo Giovanni.
    Sul pero selvatico (Pyrus pyraster), è possibile innestare sia varietà di pero domestico, oppure varietà di cotogno.

    Il periodo migliore per poter procedere agli innesti è tra la fine di febbraio e la metà di marzo.

    Le marze da innestare andranno prelevate nel mese di gennaio, chiuse in un telo nero ricoperto di sabbia umida e frigoconservate di modo che la marza sia nello stesso periodo vegetativo del portinnesto al fine di avere maggiori probabilità di attecchimento.

    Ringraziandola della domanda, le porgo i miei Distinti saluti.

    Fabio Di Gioia

  • Pere coscia che ad ottobre è in piena fioritura: perché?

    Igino di Civitanova Marche (MC) chiede:

    Ho una pianta in giardino di pere coscia, adesso è in piena fioritura perché?
    samueledalmonte
    Risponde l'esperto
    Samuele Dalmonte

    Buongiorno Igino,

    la fioritura fuori stagione delle piante da frutto è un fenomeno che accade dopo che le piante hanno subito un forte stress come la siccità oppure un'ondata di calore per cui la pianta ha come il risveglio di primavera, forma nuove foglie attraverso la schiusa delle gemme che si dovrebbero aprire in primavera invece che continuare la crescita dei germogli dell'anno, ed essendo le gemme da fiore già formate si verifica anche la fioritura.  

    Per la pianta è un forte dispendio energetico per cui consiglio in pieno inverno una concimazione per avere una crescita normale la prossima primavera.

    Cordiali saluti

    Samuele Dalmonte

  • Pero con macchie marroni con rigonfiamento sulle foglie: di cosa si tratta?

    Pero con macchie marroni con rigonfiamento sulle foglie: di cosa si tratta?

    Paolo di Parma chiede:

    Premesso che sono inesperto, ho rilevato, per la prima volta in tanti anni, che un vecchio pero presenta su quasi tutte le foglie questa anomalia. Qualcuno mi può dire che accidenti è? Grazie.
    samueledalmonte
    Risponde l'esperto
    Samuele Dalmonte

    Buongiorno sign. Paolo,

    si tratta di ticchiolatura del pero. Di norma non si presenta ma in annate di umidità elevata può capitare.
    Di solito non è necessario fare trattamenti, oppure se vuole il problema si risolve con del polisolfuro di bario o di calcio o con dei prodotti rameici a basso dosaggio perchè a volte per il pero ci sono sintomi di fitotossicità.

    Samuele Dalmonte

  • Il pero Nashi Hosui può impollinare queste altre varietà?

    Mario di Roma chiede:

    Buongiorno. Vorrei sapere se il Nashi Hosui può impollinare peri europei come Kaiser, Abate, Coscia, Carmosina, William. Inoltre il Pero Mastandrea (aurofertile; vecchia varietà tipica della Campania) quali varietà può impollinare? Grazie
    Fabio_DiGioia
    Risponde l'esperto
    Fabio Di Gioia

    Salve gentilissimo Mario
    Il Nashi Hosui o pero - mela (Pyrus pyrifolia), rappresenta un ottimo impollinatore per molte varietà di melo e di pero (Pyrus communis) come Kaiser, Abate Fetel, Coscia, Carmosina, William sia gialla che rossa.

    Per quanto riguarda il pero Mastantuono (non Mastandrea), può impollinare l'Abatel Fetel, la Conference e la Decana del Comizio.
    Ringraziandola della domanda, a saluto cordialmente.

    Fabio Di Gioia

  • Pianta di pero colpita da un insetto: cosa posso fare?

    Pianta di pero colpita da un insetto: cosa posso fare?

    Giancarlo di Thiene (Vi) chiede:

    Buongiorno, ho tre piante di pero che presentano gli stessi problemi, foglie che si arrotolano come se fossero state punte, gli apici di molti rami che si atrofizzano e si seccano, molti frutti presentano un punto nero con all'interno un piccolo verme. Grazie
    Fabio_DiGioia
    Risponde l'esperto
    Fabio Di Gioia

    Salve gentilissimo Giancarlo.
    L'insetto che ha colpito la sua pianta di pero, è la Cecidomia fogliare, di cui le descriverò i sintomi e i metodi di lotta.

    CECIDOMIA FOGLIARE DEL PERO (Dasyneura pyri)

    Ordine: Ditteri.
    Famiglia: Cecidomidi.

    Si tratta di un piccolissimo moscerino di colore brunastro, che attacca esclusivamente le piante di pero (specie monofaga). Il danno è provocato dall'attività delle larve che vivono all'interno delle foglie che tendono ad arrotolarsi a livello dei margini. Oltre alle foglie, vengono colpiti in maniera pesante anche i giovani germogli teneri e acquosi. 

    Le larve attraverso la loro attività masticatrice, con la loro saliva producono delle sostanze che inducono le foglie della pianta a reagire all'azione trofica diventando carnose, ipertrofiche a cui segue il loro arrotolamento.
    Successivamente le foglie subiscono alterazioni cromatiche a partire dai margini di colore rosso aranciato a cui segue la loro necrosi e caduta precoce.

    La lotta contro la cecidomia fogliare del pero non viene quasi mai effettuata a causa degli scarsi danni causati dall'insetto.
    Tuttavia in caso di infestazioni consistenti e soprattutto per piante giovani in fase di allevamento dove si può verificare una compromissione della crescita della pianta, è necessario intervenire specificatamente.
    La lotta, può essere:

    Chimica

    Si interviene alla fine della fioritura soprattutto contro le prime generazioni dell'insetto con prodotti a base di Oxidementon metile o Vamidotion che risultano attivi anche nei confronti degli afidi.
    In estate si può intervenire con le successive generazioni, con prodotti a base di Dimetoato per eliminare le larve presenti all'interno delle foglie arrotolate, ripetendo il trattamento ogni 10 giorni.

    Biologica

    È basata sul ricorso a degli insetti denominati Antocoridi, molto ghiotti delle larve di Cecidomia, di cui ne rappresentano un buon substrato nutritivo, al fine di ridurre il grado d'infestazione.

    Ringraziandola della domanda, le porgo distinti saluti.

    Fabio Di Gioia

  • Potatura del pero nashi: qualche consiglio?

    Potatura del pero nashi: qualche consiglio?

    Claudia di Leivi (Genova) chiede:

    Buongiorno, il mio Pero Nashi (Nashi Nijisseiki), è una pianta piccola comprata nell’inverno 2016 a radice nuda, ma ha fruttificato subito. Quest’anno è un esplosione di fiori. E’ che andrebbero già sfoltiti i fiori per permettere ai frutti di crescere al meglio? Vorrei avere qualche frutto senza affaticare troppo la pianta... vi ringrazio anticipatamente per i preziosi consigli!
    Fabio_DiGioia
    Risponde l'esperto
    Fabio Di Gioia

    Salve gentilissima Claudia.
    Ho notato personalmente anche io che si tratta di una pianta che ha fatto molti fiori nonostante sia molto giovane. In questo caso non è necessario togliere i fiori, ma agire direttamente sui frutti nel periodo di post - allegagione eseguendo un semplice diradamento.

    Una volta che tutti i frutti sono allegati come ha detto lei, per non affaticare troppo la pianta, proceda al diradamento dei frutti; ad esempio, se alcuni sono allegati tre nello stesso rametto, ne lasci due al massimo uno solo. Quelli che rimarranno acquisteranno una pezzatura migliore e saranno anche di migliore qualità in quanto tutte le sostanze nutritive vengono concentrate sui pochi frutti rimasti. Il diradamento dei frutti preferibilmente manuale, va fatto quando i frutti sono piccoli, non appena hanno allegato, circa due settimane dopo.
    Ringraziandola della domanda, la saluto cordialmente.

    Fabio Di Gioia

  • Il pero Williams necessita di un impollinatore vicino?

    Antonio di Catania / Italia chiede:

    Ciao, complimenti per la vostra pagina, sempre ricca di info utili. Volevo chiedervi se il pero williams necessita di un impollinatore vicino? In vivaio non mi hanno saputo rispondere in modo esaustivo. Saluti Antonio
    Fabio_DiGioia
    Risponde l'esperto
    Fabio Di Gioia

    Salve gentilissimo Antonio.
    Il pero varietà Williams visto che è considerata autoincompatibile, per poter fiorire e fruttificare regolarmente ha bisogno proprio di altre varietà che fungono da impollinatori come:

    • Abate Fetel
    • Coscia
    • Passa Crassana
    • Santa Maria di Morettini
    • William rossa

    Queste varietà oltre a fungere da impollinatore della Williams, beneficiano anche loro dell'impollinazione in modo da produrre abbondantemente in maniera regolare e costante.
    Ringraziandola della domanda, la saluto cordialmente.

    Fabio Di Gioia

  • Pero abate con frutti troppo duri: cosa posso fare?

    Nicola di San Giuliano del Sannio chiede:

    Spett.le Portale del verde la mia domanda. Ho un pero abate problemi frutti troppo duri ed allappano. Che posso fare? Posso usare un concime liquido azotato? Distinti saluti, Nicola. Ps. Per favore e di massima urgenza
    Fabio_DiGioia
    Risponde l'esperto
    Fabio Di Gioia

    L'astringenza del frutto delle sue pere della varietà Abate Fetel, è dovuta principalmente alla presenza dei tannini che in bocca producono un effetto allappante, mentre la durezza della polpa è imputabile alla presenza delle pectine.

    Questa caratteristica è piuttosto tipica di questa varietà di pera, soprattutto qualora il frutto venga raccolto acerbo e non molto maturo.

    In questo caso distribuire un concime azotato liquido per risolvere il problema dell'astringenza del frutto non servirebbe a niente perché non farebbe altro che peggiorare la situazione andando ad incrementare l'aciditá e ridurne il suo contenuto zuccherino.

    Per risolvere questa situazione, basta semplicemente porre le pere dure e allappanti assieme ad altri frutti come le mele o i kiwi ad esempio. Il calore sprigionato nel corso della maturazione di questi frutti non fa altro che ammorbidire la polpa della mela, trasformando al tempo stesso i tannini astringenti in zuccheri solubili e dolci facendo in modo che il frutto possa essere tranquillamente consumato.

    Ringraziandola della domanda, la saluto cordialmente.

    Dott. Fabio Di Gioia

  • Sul pero selvatico posso innestare il melocotogno? Se si in che periodo?

    Giuseppe di Sassari chiede:

    Sul pero selvatico posso innestare il melocotogno? Se si in che periodo? Grazie
    Fabio_DiGioia
    Risponde l'esperto
    Fabio Di Gioia

    Salve gentilissimo signor Giuseppe.

    Sul portinnesto di pero selvatico è possibile innestare soltanto marze di pero e non il cotogno a differenza del cotogno su cui è possibile innestarci sia il cotogno stesso che il pero

    Per cui sul pero è possibile innestare soltanto il pero, utilizzando marze raccolte nel mese di gennaio, frigoconservarle e innestate con procedimento a marza all'inizio della primavera tra la fine di febbraio e gli inizi di marzo.

    Ringraziandola della domanda, la saluto cordialmente.

    Dott. Fabio Di Gioia

  • Potatura dei peri: come e quando farla?

    Enrico di Cecina chiede:

    Buongiorno, ho due peri che sono fioriti nel mese di dicembre; ad oggi hanno frutti grossi come la falange del dito medio, il freddo ha inesorabilmente compromesso la crescita. Come e quando posso potarli? Grazie e complimenti.
    Fabio_DiGioia
    Risponde l'esperto
    Fabio Di Gioia

    Salve gentilissimo Enrico.
    La fioritura delle specie da frutto (in questo caso peri) nel mese di dicembre scorso non è da considerarsi un fatto insolito in quanto è vero che è stato freddo e ovviamente questo ne ha compromesso la produzione del frutto, ma in questo caso le piante avevano già percepito che nel mese successivo (ora), le temperature sarebbero aumentate e di conseguenza questo avrebbe portato al loro risveglio anticipato.

    Con i cambiamenti climatici in atto ormai da molto tempo, fatti una volta considerati insoliti, saranno sempre di più da considerarsi come qualcosa di comune e normale.

    Per quanto riguarda la potatura dei peri, le consiglierei ancora di aspettare almeno la metà del mese di febbraio quando siamo sicuri che ormai le temperature si sono stabilizzate e il rischio dei ritorni di freddo è ridotto. L'intervento in questo caso in base alla condizione delle piante, non deve essere mai ne troppo drastico e ne troppo blando al fine di mantenere un certo equilibrio tra l'attività vegetativa e produttiva della pianta.
    Ringraziandola della domanda, la saluto cordialmente.

    Fabio Di Gioia

    Leggi l'articolo di approfondimento "Quali sono le malattie del pero e come curarle".

     

     

     
  • Posso piantare un pero abate dove tre anni fa c'era un ciliegio?

    Luigi di Cariati (CS) chiede:

    Posso piantare un pero abate dove tre anni fa c'era un ciliegio?
    Fabio_DiGioia
    Risponde l'esperto
    Fabio Di Gioia

    Salve gentilissimo Luigi.
    Le piante appartenenti alla famiglia delle Rosacee e in particolare quelle della sottofamiglia delle Prunoidee (es. pesco, albicocco, susino, ciliegio e mandorlo) nel corso della loro coltivazione, rilasciano nel terreno delle fitotossine provocando con il tempo un fenomeno chiamato allelopatia.

    L'allelopatia è un fenomeno biochimico secondo il quale alcune specie da frutto rilasciano nel terreno, attraverso essudati radicali, alcune sostanze impedendo ad altre di crescere nelle immediate vicinanze facendo in modo che la specie allelopatica diventi prevalente in quel terreno.

    Questo processo con il tempo causa quella che viene chiamata la stanchezza del suolo che si manifesta con una perdita di fertilità del terreno e un accrescimento stentato delle piante che vengono reimpiantate nel terreno al posto della specie fitotossica. Per interrompere questo fenomeno, dopo lo spianto della specie allelopatica, è necessario almeno alternare per 3/4 anni una coltivazione di specie erbacee da sovescio in modo da purificare il suolo dalle fitotossine rilasciate.

    Per questi motivi prima di procedere all'impianto del pero varietà Abate Fetel, è necessario alternare nel terreno dove c'era prima il ciliegio una coltivazione di specie erbacee da sovescio (es. favino, veccia, trifoglio ecc.) per reintegrare la fertilità del suolo prima di procedere ad una nuovo impianto di altre colture arboree.
    Ringraziandola della domanda, la saluto cordialmente.

    Fabio Di Gioia

    Per saperne di più sull'Allelopatia

  • Il pero cinese ha cattivo odore?

    Guido di Genola chiede:

    Ho letto su un articolo del "Mattino di Padova"( link: http://mattinopadova.gelocal.it/padova/cronaca/2016/04/14/news/la-citta-invasa-dal-pero-puzzolente-1.13297425) del cattivo odore di questi peri cinesi. Siccome l'amministrazione del mio paese ne vuole impiantare alcuni mi piacerebbe sapere se ciò corrisponde a verità. Grazie
    Fabio_DiGioia
    Risponde l'esperto
    Fabio Di Gioia

    Salve gentilissimo Guido
    Il pero cinese (Pyrus calleriana), appartiene ad un gruppo di peri, classificabili in base alla loro origine geografica come

    PERI ORIENTALI O CINO - GIAPPONESI

    Le specie più diffuse, sono:

    1) Pyrus ussuriensis
    Chiamato nashi cinese, utilizzato per l'ottenimento di portinnesti resistenti al freddo, al colpo di fuoco batterico e alla ticchiolatura.

    2) Pyrus bretschneideri
    Chiamato anche pero bianco cinese utilizzato per l'ottenimento di portinnesti resistenti al freddo e a svariate malattie.

    3) Pyrus pyrifolia = Pyrus serotina
    E' il vero nashi giapponese utilizzato per la produzione di frutti commestibili, ma anche per l'ottenimento di portinnesti resistenti alla siccità, al colpo di fuoco batterico e all'alternaria dei frutti.

    4) Pyrus betulaefolia
    Viene impiegato per l'ottenimento di portinnesti resistenti al freddo e per l'adattamento a vari terreni.

    5) Pyrus pashia
    Chiamato anche nashi cinese, impiegato per l'ottenimento di portinnesti adattabili in terreni acidi.

    6) Pyrus calleryana
    E' il pero orientale utilizzato a scopo ornamentale impiegato non solo come pianta da arredo urbano, ma anche per l'ottenimento di portinnesti resistenti al colpo di fuoco batterico e all'afide lanigero.

    In definitiva il Pyrus calleriana delle sei specie di origine orientale, è quella che meglio si adatta ad essere impiegata a scopo ornamentale soprattutto in ambito urbano per la sua elevata resistenza alle malattie e agli stress di natura ambientale.
    Ha però la triste fama di essere una specie molto invasiva e quasi infestante grazie alla sua notevole capacità di riprodursi per seme attraverso i frutti. 
    Inoltre durante la fioritura, emette un odore molto pungente e sgradevole, che ricorda quelle dei pesci in putrefazione o in alcuni casi di alcuni semi in via di marcescenza.
    Il suo vantaggio è quello di avere però uno sviluppo contenuto che si addice molto bene ad essere impiantato a livello di alberature stradali in quanto richiede anche poca manutenzione soprattutto attraverso le potature ordinarie.

    Ringraziandola della sua domanda e rimanendo in attesa degli sviluppi sull'impianto di questa specie nel suo comune, la saluto cordialmente.
    Fabio Di Gioia

  • Pero che emette olio nero: come rimediare?

    Pero che emette olio nero: come rimediare?

    Silvio di Cercola chiede:

    Salve ho una pianta di pero che mi caccia tipo olio nero sia dalle foglie che dai rami. Come posso rimediare?
    Fabio_DiGioia
    Risponde l'esperto
    Fabio Di Gioia

    Salve signor Silvio.

    Le devo dare una brutta notizia, perché la sua pianta di pero è stata colpita da una batteriosi classificata come patogeno da quarantena, chiamata:

    COLPO DI FUOCO BATTERICO

    (Erwinia amylovora)

    Ordine: Eubacteriales.

    Famiglia: Entorobacteriacee.

    Si tratta di una pericolosissima malattia batterica che attacca principalmente il tessuto parenchimatico a livello cellulare, la cui identificazione è avvenuta per la prima volta in America a partire dall'inizio del 1900.

    Il patogeno si è poi diffuso in tutti gli altri paesi europei, essendo stato identificato per la prima volta in Inghilterra nel 1957. Attualmente la batteriosi è diffusa anche in Belgio, Francia, Germania e paesi dell'Europa dell'est.

    In Italia le prime segnalazioni della malattia si sono avute intorno il 1990 nei frutteti salentini della Puglia.

    La malattia attacca una buona parte delle piante da frutto e ornamentali della famiglia delle Rosacee e in particolare della sottofamiglia delle Pomacee, tra cui:

    - Pero.

    - Melo.

    - Cotogno.

    - Sorbo.

    - Azzeruolo.

    - Biancospino.

    - Cotonaster.

    Il batterio attacca manifestando i sintomi su tutti gli organi della pianta.

    Sintomi sui germogli

    Sul germoglio il sintomo si manifesta con l'insorgenza di necrosi di colore brunastro che avanzano verso i tessuti sani provocando l'annerimento del loro asse soprattutto se vicino delle foglie.

    Inizialmente si assiste ad un appassimento apicale, che prima di annerire si ripiega a forma di manico d'ombrello (a pastorale), dopodiché necrotizza e muore. Le foglie del germoglio invece rimangono attaccate all'asse del germoglio.

    Sintomi sulle foglie

    Le foglie possono subire sia un attacco diretto che indiretto in quanto legate al germoglio. 

    Nel caso di attacco diretto, il sintomo caratteristico si manifesta con la formazione di una zona triangolare inizialmente di colore rossastro con la parte dell'apice piegata verso il picciolo e la base arrotolata verso la lamina.

    Nel caso invece di attacco indiretto, le foglie manifestano un arrossamento a livello marginale, con un successivo imbrunimento e completa necrosi, pur rimanendo attaccate al germoglio.

    Sintomi sui rami e tronco

    Sugli organi legnosi il sintomo si manifesta all'inizio dell'estate con una colorazione più intensa della parte corticale attaccata.

    La parte attaccata è costituita da tessuti più ricchi di acqua con arrossamenti marcati nella zona di corteccia colpita. Quando la malattia è in un determinato stato di avanzamento in corrispondenza degli arrossamenti, compaiono anche dei cancri rameali con andamento longitudinale dai quali esce un essudato oleoso e mucillaginoso di colore nero (come è evidente dalle foto allegate).

    Se i cancri si estendono fino al colletto andando ad interessare anche le radici della pianta, l'esito finale della malattia è la morte rapida dell'ospite.

    In questi casi, il decorso della malattia può essere:

    1) Lento 

    Con morte della pianta in tempi lunghi.

    2) Rapido

    Con la morte della pianta in poco tempo (colpo di fuoco).

    Sintomi sui fiori

    Sul fiore il patogeno si manifesta inizialmente con la comparsa di imbrunimenti che partono dai petali fino a scendere a livello dei sepali e il peduncolo, determinandone la loro deformazione.

    L'esito finale dell'attacco fiorale, è il completo annerimento dell'organismo attaccato pur rimanendo attaccato alla pianta.

    Se le condizioni ambientali prevedono un decorso climatico umido, possono comparire anche delle goccioline di essudato batterico di colore dapprima giallastro e successivamente di colore nero. In questa fase si verifica l'evasione del batterio dai tessuti infetti e morenti, che può attaccare altre piante.

    Sintomi sui frutti

    I frutti manifestano inizialmente un lieve avvizzimento a cui segue una rapida necrosi della buccia e della polpa fino al loro completo annerimento assumendo l'aspetto di una mummia.

    Anche sui frutti può comparire l'essudato batterico in caso di condizioni climatiche caldo - umide.

    Essendo una malattia da quarantena, la lotta contro il colpo di fuoco batterico si avvale attuando norme legislative di prevenzione eseguendo gli interventi chimici soltanto in condizioni particolari allo scopo di prevenire la diffusione dell'infezione.

    Per cui in questo caso specifico a seguito della comparsa dei sintomi che lei ha descritto (emissione di essudato oleoso nero da rami e foglie), è necessario segnalare il caso al Servizio Fitosanitario della regione di Competenza, che provvederà all'identificazione della malattia e ad eseguire successivamente tutte le operazioni necessarie per impedire la diffusione del patogeno.

    Tra i mezzi legislativi che si possono mettere a punto per evitare la diffusione del patogeno, ricordiamo:

    - Controllo a livello doganale.

    - Distruzione del materiale infetto.

    Tra i mezzi chimici, ricordiamo invece:

    - Controllo del materiale di propagazione a livello vivaistico.

    - Trattamenti a base di rame.

    Probabilmente la malattia che ha colpito la sua pianta di pero, è stata diffusa a livello vivaistico a seguito dell'acquisto di materiale che era già infetto al momento dell'allevamento in tale ambiente. 

    Ringraziandola della domanda e rimanendo a disposizione qualora ci fossero novità in merito alla malattia, la saluto cordialmente.

    Dott. Fabio Di Gioia
    Specializzato nel recupero e valorizzazione di varietà vegetali antiche.

  • Quale varietà di pero piantare con fioritura tardiva e per impollinazione incrociata?

    Daniela di Brescia chiede:

    Nell'appezzamento che ho acquistato a 600 m di quota, zona prealpi bresciane, ho un pero che ha almeno 15 anni. Tutti gli anni fa una fioritura eccezionale ma mai nessun frutto. Credo dipenda dal fatto che fiorisce molto in ritardo rispetto agli altri peri: inizia solo ora ad avere i primi boccioli e normalmente è in piena fioritura solo oltre la metà di maggio. Mi può dire quale varietà di pero posso piantare, con fioritura altrettanto tardiva, per sperare in una impollinazione incrociata? Grazie
    samueledalmonte
    Risponde l'esperto
    Samuele Dalmonte

    Buongiorno Daniele,
    per poter dare un consiglio giusto occorrerebbe sapere la varietà del pero perchè  l'impollinazione di ogni varietà risponde a diversi parametri e l'epoca di fioritura non è l'unico perchè esistono incompatibilità genetiche fra alcune varietà che fioriscono insieme, ed inoltre l'epoca di risveglio del suo pero potrebbe dipendere anche dal clima del  luogo in cui si trova e quindi il fatto che fiorisce tardi potrebbe dipendere non solo dalla varietà.

    Può farci sapere la varietà del pero cliccando nel link che troverà nell'email di conferma avvenuta risposta.
    Cordiali saluti

    Samuele Dalmonte

  • Perchè la pera decana di inverno non cresce ma non si secca nemmeno?

    Nicola di Atessa chiede:

    0ggetto: pera decana di inverno. Gentilissimi ecco la domanda: perché la pianta in oggetto trapiantata da 2 anni a terra, non cresce ma non si secca nemmeno? Ho notato subito dopo averla tolta dal vaso (nel quale era rimasta per circa 1 anno prima del trapianto a terra) che le sue radici erano rimaste piccole e non si erano sviluppate. Con i migliori saluti e ringraziandovi anticipatamente per la risposta. Nicola
    samueledalmonte
    Risponde l'esperto
    Samuele Dalmonte

    Salve signor Nicola,

    ci scusiamo per il ritardo dovuto ad un problema tecnico...
    Quasi certamente si tratta di un fenomeno che alle volte capita alle piante che restano per troppo tempo in un vaso di piccole dimensioni.
    Le loro radici che non riescono a entrare nel terreno  e restano come bloccate.
    Il mio consiglio è quello di ritrapiantare la pianta il prossimo inverno avendo cura di aprire tutte le radici senza romperle e di fare una bella buca per favorire la crescita delle nuove radici ,dare una concimazione organica.

    Cordiali saluti

    Samuele Dalmonte

  • Come posso trattare i germogli di pero che hanno questa patologia?

    Come posso trattare i germogli di pero che hanno questa patologia?

    Loris di Verona -Italia- chiede:

    Buongiorno, ho tre piante di pero giovani che presentano sui nuovi germogli la patologia in allegato. Come posso trattarli? Grazie
    Gianluigi_Burdisso
    Risponde l'esperto
    Gianluigi Burdisso

    PeroBuongiorno Loris, 
    Le foto possono rappresentare due tipi di patologie:
    - se all'interno della foglia sono presenti degli afidi (pidocchi) l'arricciamento è dovuto a questi ultimi ed è necessario trattare la pianta con un insetticida specifico (aficida) quale Confidor, Actara o Epik.
    Il trattamento deve essere ripetuto 18/20 giorni dopo per eliminare eventuali adulti nati dalle uova.

    - carenza di Calcio/Magnesio, in questo caso consiglio di trattare sia le foglie che il terreno con un concime contenente tali elementi eventualmente abbinati ad altri.
    Buon lavoro!

    Gianluigi Burdisso

  • Pero Conference: come si chiama la patologia sulle foglie?

    Pero Conference: come si chiama la patologia sulle foglie?

    Donato di Lagosanto (Fe) chiede:

    Ho un pero Conference innestato su Sydo Cotogno al secondo anno dalla piantumazione a radice nuda. Potatura del 12 marzo del solo apice del ramo centrale. Trattato 5 giorni fa con Ossicloruro di rame. Rottura gemme il 18 Marzo e germogliatura il 30 Marzo. Ultima irrigazione ( bagnatura anche foglie ) con acqua di pozzo il 28 Marzo. Nessuna concimazione. Nessuna evidente presenza di parassiti. Il problema è che da oggi presenta le foglie del solo ramo centrale con evidente patologia visibile nelle foto allegate. Le tre branche laterali non presentano il problema. Di cosa si tratta? Come curarla? Grazie. Cordiali saluti.
    Fabio_DiGioia
    Risponde l'esperto
    Fabio Di Gioia

    Buongiorno gentilissimo Signor Donato.

    Prima di scriverle di cosa si tratta, la volevo ringraziare non solo per le foto allegate ma soprattutto per la puntualità della descrizione della domanda al fine di poter identificare meglio il problema. 

    Il danno che si presenta a carico delle foglie della sua varietà di pero Conference, è determinato da un insetto chiamato:

    CECIDOMIA FOGLIARE DEL PERO (Dasyneura pyri)

    Ordine: Ditteri.
    Famiglia: Cecidomidi.

    Si tratta di un piccolissimo moscerino di colore brunastro, che attacca esclusivamente le piante di pero (specie monofaga).

    Il danno è provocato dall'attività delle larve che vivono all'interno delle foglie che tendono ad arrotolarsi a livello dei margini.
    Oltre alle foglie, vengono colpiti in maniera pesante anche i giovani germogli teneri e acquosi. 

    Le larve attraverso la loro attività masticatrice, con la loro saliva producono delle sostanze che inducono le foglie della pianta a reagire all'azione trofica diventando carnose, ipertrofiche a cui segue il loro arrotolamento.

    Successivamente le foglie subiscono alterazioni cromatiche a partire dai margini di colore rosso aranciato a cui segue la loro necrosi e caduta precoce.

    La lotta contro la cecidomia fogliare del pero, non viene quasi mai effettuata a causa degli scarsi danni causati dall'insetto.

    Tuttavia in caso di infestazioni consistenti e soprattutto per piante giovani in fase di allevamento (come è il suo caso), dove si può verificare una compromissione della crescita della pianta, è necessario intervenire specificatamente.

    Pero ConferenceLa lotta, può essere:

    a) Chimica.
    b) Biologica.

    a) Lotta chimica

    Si interviene alla fine della fioritura soprattutto contro le prime generazioni dell'insetto con prodotti a base di Oxidementon metile o Vamidotion che risultano attivi anche nei confronti degli afidi.

    In estate si può intervenire con le successive generazioni, con prodotti a base di Dimetoato per eliminare le larve presenti all'interno delle foglie arrotolate, ripetendo il trattamento ogni 10 giorni.

    b) Lotta biologica

    È basata sul ricordo a degli insetti denominati Antocoridi, molto ghiotti delle larve di Cecidomia, di cui ne rappresentano un buon substrato nutritivo, al fine di ridurre il grado d'infestazione.

    Ringraziandola della domanda, le porgo distinti saluti.


    Dott. Fabio Di Gioia

  • Il pero turco produce frutti anche senza piantare speci impollinatrici?

    Daniela di Brescia chiede:

    Buongiorno. Ho acquistato un pero turco, credo che sia un Deveci. Il vivaista mi ha assicurato che produrrà frutti anche senza piantare speci impollinatrici. Mi è stato detto che per uso familiare, accontentandosi quindi di una produzione non abbondantissima, il problema non sorge mai. E' vero? Posso stare tranquilla, in genere, acquistando alberi anche non definiti autofertili? Le sarei grata per un chiarimento definitivo, dato che le notizie che leggo su internet contrastano regolarmente con le informazioni dei vivaisti e rivenditori di piante.
    samueledalmonte
    Risponde l'esperto
    Samuele Dalmonte

    Buongiorno,
    la problematica dell'impollinazione del pero è complessa perchè dipende da vari fattori.
    Primo più importante: il fiore del pero non contiene nettare e quindi non viene visitato dalle api se non per capire che non conviene visitare altri fiori dopo il primo e questo è molto penalizzante per la fecondazione;
    Secondo: esistono varietà con fiori geneticamente autosterili, altre parzialmente autosterili ed altre autofertili lo sono effettivamente, esistono le schede varietali che aiutano nel sapere questo.
    La questione si complica ulteriormente se consideriamo che varietà auto sterili si fecondano con varietà che però hanno la fioritura in un momento diverso per cui un anno si fecondano perchè le due fioriture coincidono altri anni magari non funziona così bene.
    Nei frutteti normalmente si mettono a dimora se necessario 2/3 varietà per avere un'impollinazione procurata dal vento. Per sapere se la sua varietà è autofertile occorre trovare una scheda tecnica che sia affidabile.
    Spero di essere stato chiaro ed esauriente
        
    Samuele Dalmonte

  • Nashi Hosui: produce frutti senza piantare un altro cultivar?

    Daniela di Brescia chiede:

    Buongiorno. Può per cortesia dirmi se piantando un Nashi Hosui avrò frutti o ho necessità di piantare anche un altro cultivar? Su internet trovo notizie contrastanti. La ringrazio
    Fabio_DiGioia
    Risponde l'esperto
    Fabio Di Gioia

    Salve signora Daniela.
    Prima di passare rispondendo al quesito in questione che lei ha posto, voglio 
    descriverle l'inquadramento sistematico a cui appartiene la specie del pero.

    PERO:

    Ordine: Rosales.
    Famiglia: Rosacee.
    Sottofamiglia: Pomoidee.

    Le specie di pero più conosciute, sono divise in:

    a) Specie occidentale e/o euro - asiatiche

    - Pyrus communis (pero coltivato a cui appartengono la maggior parte delle 
    varietà conosciute e i vari portinnesti).
    - Pyrus cordata (comprende varietà di pere da sidro e portinnesti poco 
    vigorosi).
    - Pyrus nivalis (comprende varietà di pere da sidro e portinnesti resistenti 
    alle malattie).
    - Pyrus salicifolia (utilizzato per la produzione di portinnesti).
    - Pyrus amygdaliformis (utilizzato per la produzione di portinnesti resistenti 
    ai climi caldo - aridi).

    b) Specie orientali e/o cino - giapponesi

    - Pyrus ussuriensis (nashi cinese, utilizzato anche come portinnesto 
    resistente al freddo, al colpo di fuoco batterico e alla ticchiolatura).
    - Pyrus bretschneideri (pera bianca cinese, utilizzato per la produzione di 
    portinnesti resistenti al freddo e a varie malattie).
    - Pyrus pyrifolia = Pyrus serotina (nashi giapponese, utilizzato per la 
    produzione di portinnesti resistenti alla siccità, all'alternaria e al colpo di 
    fuoco batterico).
    - Pyrus betulaefolia (utilizzato per la produzione di portinnesti resistenti 
    al freddo e adatti nei vari tipi di terreno).
    - Pyrus pashia (nashi cinese, utilizzato per la produzione di portinnesti 
    resistenti ai terreni acidi).
    - Pyrus calleriana (utilizzato per la produzione di portinnesti resistenti al 
    colpo di fuoco batterico e all'afide lanigero).

    Dopo questa panoramica sulla botanica e la sistematica delle diverse varietà 
    di pero, possiamo ben dedurre che la varietà "Nashi Hosui" non è altro che una 
    specie di pero cinese appartenente alla specie Pyrus ussuriens di cui fanno 
    parte la maggior parte delle specie coltivate di Nashi.
    La maggior parte delle varietà di pero europeo (Pyrus communis) però, sono 
    quasi tutte autoincompatibili nel senso che il polline di un fiore non può 
    fecondare fiori diversi della stessa varietà. 
    Per questo nel procedere all'impianto di un pereto è necessario porre degli 
    impollinatori di varietà diverse tra loro in quanto intercompatibili, al fine 
    di poter produrre il frutto.
    La varietà di pero cinese a differenza di quello del pero europeo, sono 
    autofertili capaci di autofecondare
    i loro fiori in maniera autonoma. Per 
    questo motivo non è necessario piantare altre varietà diverse al fine di avere 
    dei frutti. Quindi può procedere all'impianto anche di sole varietà di Nashi 
    Hosui e avere frutti senza problemi.
    Rimanendo a sua disposizione per ulteriori domande, la saluto cordialmente.

    Fabio Di Gioia