Cimice Asiatica: Scopri le risposte dei nostri esperti
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Pesche attaccate da cimici: si possono mangiare?
Angelo di Pavia chiede:
Si possono consumare le pesche intaccate dalle cimici?Risponde l'espertoFabio Di Gioia
Salve gentilissimo Angelo.
Per quanto riguarda il danno provocato dalla cimice asiatica sulle sue pesche, il fatto che le possa consumare dipende dalla gravità del danno.
Se sono appena intaccate, basterà togliere la parte danneggiata e consumarle.
Ma se il danno è molto esteso, in quel caso le conviene buttarle. Questo perché tutte le cimici (compresa anche quella asiatica), con il loro stiletto boccale, che non è altro che un apparato boccale pungente/succhiante, oltre ad assorbire il contenuto zuccherino della pesca, riversa al suo interno in fase di rigurgito un liquido dall’odore molto forte detto di “cimiciato”.
Questo liquido oltre a provocare marcescenza del frutto, lo rende praticamente immangiabile a causa dell’odore e del sapore nauseabondo che provoca a carico del frutto.
Quindi in quel caso è meglio buttare tutto.
Ringraziandola della domanda le porgo i miei distinti saluti.
Fabio Di Gioia
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Olio di neem contro la cimice asiatica: come usarlo?
Sandra di Vicenza chiede:
Buongiorno, mio papà ha letto dell’utilizzo dell’olio di Neem per tenere lontani gli insetti in maniera naturale (in particolare come repellente per la cimice asiatica - da spruzzare su ortaggi e alberi da frutto). L’ha acquistato (puro) e vorrebbe conoscere le proporzioni per la diluizione e come renderlo utilizzabile (essendoci la parte oleosa per poterlo emulsionare aveva letto dell’utilizzo di sapone di marsiglia/detersivo piatti o alcool, ma vorrebbe sapere dosi e modalità). Vi ringrazio sin d’ora per il vostro aiuto. Un cordiale saluto, SandraRisponde l'espertoFabio Di Gioia
Salve gentilissima Sandra.
L’olio di Neem che contiene il principio attivo chiamato azadiractina, estratto da una pianta tropicale (Azadiracta indica) come fungicida e antiparassitario a largo spettro basterá miscelarlo in acqua tiepida in rapporto di 1/100. In poche parole come prodotto naturale per ogni 100 litri, prodotto a partire dal Neem, bisognerá impiegare un solo litro di olio e 99 litri di acqua tiepida.
Il prodotto potrà essere utilizzato, nebulizzando direttamente sulle foglie da trattare possibilmente al calare del sole (il principio attivo è fotosensibile e perde di efficacia se usato in pieno sole).
I trattamenti possono essere ripetuti ogni 10 - 15 giorni o fino alla scomparsa dell’infestazione.
In caso di infestazione molto acute, si può effettuare una diluizione usando due litri di olio di Neem per ogni 98 litri di acqua al 2% di principio attivo.
A scopo preventivo, si può effettuare una diluizione con concentrazioni al 5% (500 ml di olio di Neem in 99,5 litri di acqua tiepida).
L’olio di Neem non si scioglie bene in acqua. Per ottenere un buon risultato, è necessario utilizzare dell’acqua tiepida e aggiungere alla miscela del sapone molle (che aiuta anche l’adesione alle foglie del trattamento). Basta aggiungere un cucchiaio di sapone molle ogni litro di Olio di Neem
Anche il pH della miscela è bene che fosse intorno a 6 e si può verificare attraverso l’uso di una semplice cartina al tornasole.
Ringraziandola della domanda, le porgo i miei Distinti saluti.
Dott. Fabio Di Gioia
Specializzato nel recupero e valorizzazione di varietà vegetali antiche. -
La cimice asiatica ha colpito ancora: che fare?
Ornella di Sacile (Pordenone) chiede:
Ho ristrutturato una casa in campagna e davanti, lato ovest, su una porzione di giardino di circa 70 mq. campeggia o meglio campeggiava un bellissimo clerodendro di circa 40 anni, alto 3 metri . La sua chioma riparava completamente la facciata sinistra della casa sotto il sole cocente tutto il pomeriggio. In queste ultime due estati, ma particolarmente in quella appena finita, è stato aggredito dalle cimici asiatiche. Pochissime foglie, niente più ombra, né fiori, né bacche. I veleni somministrati mio malgrado sono serviti a poco. La parte destra del giardino è ombreggiata da due bellissimi gelsi e per mantenere le caratteristiche di un giardino rustico avrei pensato al melo da fiore, al melograno, o a tutte e due abbinati . Ho bisogno di un albero che faccia tanta ombra, veloce nella crescita e che non raggiunga un'altezza superiore a 5 metri. Che ne dite? Saluti e ringraziamenti anticipati.Risponde l'espertoFabio Di Gioia
Salve gentilissima signora Ornella
La cimice asiatica sta diventando un problema veramente serio, soprattutto nella zona del Nord Est d'Italia (Veneto orientale e Friuli Venezia Giulia), ormai da circa due anni a questa parte, con attacchi massicci e molto intensi su tutte le coltivazioni arboree e erbacee e non solo le piante ornamentali come il suo Clerodendro.
La speranza possibile è che la ricerca sia in grado di studiare meglio la biologia di questo insetto al fine di arrivare a trovare dei metodi di lotta validi per contenere i danni della cimice asiatica.
Venendo invece alla sua domanda specifica, in cui lei chiede di poter impiantare nel suo giardino piante rustiche a rapida crescita che raggiungano un'altezza di non oltre 5 metri ma che al tempo stesso facciano abbastanza ombra, le consiglierei queste specie.- Melograno (come ha già indicato giustamente).
- Nocciolo.
- Giuggiolo.
- Fico.
Si tratta di piante da frutto molto rustiche che hanno bisogno di poche cure e al limite non attaccabili eccessivamente da parassiti, di conseguenza più adattabili per un'agricoltura ecocompatibile e quindi da poter coltivare tranquillamente anche in giardino.
Il melograno
E' una specie insolita utilizzata spesso a scopo ornamentale ma che al tempo stesso trova facile impiego anche per la produzione di frutti. Si propaga facilmente per talea o polloni radicali e la sua caratteristica fondamentale è quella di crescere in poco tempo, potendo essere allevato sia a cespuglio che a vaso e al tempo stesso di fare una buona ombra.
Il nocciolo
Anch'esso pianta molto rustica utilizzabile principalmente per la produzione del frutto, si propaga facilmente per polloni e crescendo velocemente può essere allevato a cespuglio senza che esso raggiunga altezze della chioma troppo eccessive ma utili per un buon ombreggiamento. Se per il nocciolo che vuole mettere nel suo giardino, volesse ricavarne i frutti è necessario porre varietà diverse tra loro, in quanto molte varietà sono autosterili e di conseguenza per fruttificare hanno bisogno del polline di piante diverse tra loro.
Il giuggiolo
Anch'esso è considerato una varietà molto rustica che necessita di pochissime cure, propagabile oltre che per seme anche per talea. La pianta cresce molto velocemente, potendo essere allevata ad albero oppure a cespuglio, ma capace di garantire un buon ombreggiamento.
Il fico
E' anch'esso specie rustica adattabile in terreni poveri, siccitosi e calcarei propagandosi facilmente per polloni radicali e talea. Ha una crescita leggermente più lenta dei precedenti, ma al tempo stesso è capace di garantire un buon ombreggiamento oltre a fornire dei buonissimi frutti.
Anche il melo da fiore, si potrebbe adattare bene al suo giardino, consideri però che ha una crescita molto più lenta e tende ha raggiungere delle dimensioni e grandezze più imponenti rispetto alle specie precedenti. Dal canto suo però essendo una specie ornamentale, ha un bellissima fioritura primaverile.
Le volevo infine segnalare che presso il Vivaio Pinzaglia, a partire dal 28 ottobre terrò un corso proprio su come si impiantano e si coltivano le piante da frutto. Di seguito le allego il link dove potrà trovare tutte le informazioni.
http://www.vivaiopinzaglia.it/1-corso-impianto-e-coltivazione-del-frutteto/Per prevenire e curare la presenza delle malattie sulle tue piante, Olio di Neem è il prodotto che fa per te. La lotta effettuata dall’olio è biologica ed ecosostenibile. La soluzione perfetta sarebbe quella di abbinarlo al sapone molle. Insieme sono in grado di funzionare molto più efficacemente.
Se vuole optare per una scelta più ecosostenibile, le consigliamo di provare con dei trattamenti a base di Olio di Neem.
Ringraziandola della domanda, la saluto cordialmente.
Fabio Di Gioia -
È questa cimice che ha attaccato il mio nocciolo?
Marco di Venaria Reale chiede:
Buongiorno, ho un piccolo giardino, nel quale il precedente proprietario aveva piantato dei noccioli da frutto (tonda gentile del Piemonte). Fino a maggio tutto bene, vedevo i frutti crescere, sani, grossi e molti; purtroppo verso maggio hanno iniziato a cadere da soli, ho provato ad aprirli e dentro erano vuoti, da circa due settimane ho notato che sulle piante ci sono degli insetti dei quali allego una foto, presumo che siano le cimici del nocciolo, la mia domanda è come posso debellare questo tipo di insetto? Premetto che il giardino è al piano terra di un condominio, quindi non mi è permesso effettuare la pulizia pre invernale bruciando le foglie nel quale questi insetti dovrebbero recarsi per svernare.Risponde l'espertoFabio Di Gioia
Salve signor Marco.
è prorpio la Cimice del Nocciolo, l'insetto che ha provocato i danni ai suoi frutti di nocciolo determinandone la cascola in maggio.
Di seguito le do alcune indicazioni sui danni che provoca e sui possibili metodi di lotta.
CIMICE DEL NOCCIOLO
(Gonocerus acuteangulatus)
Ordine: Rincoti.
Famiglia: Coreidi.La Cimice del nocciolo, chiamata anche con il nome specifico di Gonocero è un insetto che attacca specificatamente le piante del nocciolo, ma occasionalmente può attaccare anche altre piante d'interesse forestale come il castagno e la quercia.
I danni diretti che questo insetto può provocare a carico dei frutti, sono sostanzialmente due:
Aborto traumatico del seme o vuoto interno
Questo danno si verifica quando avviene a carico dei frutti appena allegati tra il mese di maggio e giugno.
Il danno è causato dalle punture di nutrizione dell'insetto con l'apparato boccale pungente - succhiante, che inibiscono lo sviluppo dei cotiledoni del seme devitalizzando l'embrione causando lo svuotamento interno delle nocciole.
Odore e sapore di cimiciato
Questo danno si verifica in uno stadio più avanzato dello sviluppo della nocciola direttamente a carico solo del seme.
In questo caso le punture di nutrizione causate dall'insetto, causano necrosi dei tessuti del seme con successivo cambiamento di colore e sapore del frutto che diviene amaro e acido.
Inoltre l'attacco della Cimice del nocciolo, può causare danni indiretti dovuti alla trasmissione di funghi parassiti.
Lotta alla Cimice del nocciolo
La lotta può essere:
- Agronomica.
- Chimica.
- Biologica.
Lotta agronomica alla Cimice del Nocciolo
La lotta agronomica, che è quella più adottata in caso di ridotte infestazioni, consiste nel creare dei falsi rifugi invernali, lasciando sotto il nocciolo le sterpaglie e bruciarle a fine inverno prima dell'uscita degli adulti a primavera.
Visto che lei abita in un condominio in cui è vietato accendere dei fuochi per bruciare le sterpaglie, le consiglio in questo caso di ammucchiarle tutte da una parte, dopodiché raccoglierle e bruciarle altrove ovviamente dove questa pratica è consentita.
Lotta chimica alla Cimice del Nocciolo
La lotta chimica eseguita soltanto in caso di forti infestazioni, consiste nella distribuzione di insetticidi specifici per combattere sia gli adulti che compaiono nel periodo tra maggio e giugno, che contro le neanidi (stadi giovanili).
I prodotti da utilizzare, sono:
- Endosulfan
- Bromofos
- Fenitrotion
Lotta biologica alla Cimice del Nocciolo
La lotta biologica infine, si basa esclusivamente su trattamenti con principi attivi a base di piretro consentiti in agricoltura biologica. Una valida alternativa può essere anche l'Olio di Neem.
Ringraziandola della domanda la saluto cordialmente.
Dott. Fabio Di Gioia
Specializzato nel recupero e valorizzazione di varietà vegetali antiche. -
Cimice asiatica su piante da frutto: rimedi?
Stefano di Calcinato Brescia chiede:
Buona sera, allego foto per aiutare la descrizione del mo problema. La situazione attuale è che per la prima volta sulle mie poche piante da frutto, mi ritrovo questi puzzolenti animaletti con la risultante di frutti che si seccano e non continuano nello sviluppo, mentre alcune foglie sono diventate maculate. Premetto che queste piante di cui parlo (pesco noce, nashi/pero e melograni) sono stati tutti innestati da me negli anni passati. Il pesco noce inoltre quest'anno è stato aggredito dalla gommosi in modo abbastanza evidente fino ad avere i frutti con fuori uscita di gommosi dopo ogni pioggia (il colore della gommosi è chiara trasparente). Premetto che gli animaletti o cimici penso, si sono impossessati delle piante da frutto, piante di peperoncini piccanti e pure delle piante di cetrioli. Posso avere delle indicazioni per rimediare a questa situazione?? In attesa di leggervi, vi ringrazio anticipatamente. StefanoRisponde l'espertoFabio Di Gioia
Salve gentilissimo signor Stefano.
La Cimice Asiatica è l'insetto in questione che ha colpito le sue piante da frutto (pesco noce o nettarina, nashi, melograno) e ortive (peperoncino e cetriolo), ma non la forma originaria di colore ocra, bensì la forma mutante di colore rosso.
Di seguito le descriverò il parassita e i possibili rimedi da mettere in atto per contenere l'infestazione.
Caratteristiche della Cimice Asiatica
CIMICE ASIATICA
(Halyomorpha halys)
Ordine: Rincoti.
Famiglia: Pentatomidi.La Cimice Asiatica, è un insetto originario delle zone asiatiche (Cina, Giappone e Taiwan), introdotto accidentalmente nei frutteti degli Stati Uniti nel 1998, per poi diventare in seguito in questi luoghi un fitofago dannoso e stabile attorno al 2010/2011.
In Italia le prime infestazioni di Cimice Asiatica, sono state rinvenute in provincia di Modena nel 2012.
Si tratta di un insetto estremamente polifago, che è in grado di attaccare e provocare danno estesi ad un gran numero di piante coltivate, tra cui:
- Specie da frutto (pesco, melo, pero, ciliegio, lampone).
- Specie erbacee e ortive (soia, fagiolo, pomodoro, cetriolo, peperone ecc).
I danni diretti di questo insetto, sono provocati dalle punture di nutrizione che è in grado di provocare sui vari tessuti vegetali, mediante il suo apparato boccale pungente - succhiante.
Questi danni diretti si manifestano con l'insorgenza di ingiallimenti generalizzati sui vari organi, che in seguito tendono ad evolvere in necrosi più o meno infossate.
Mentre sulle foglie compaiono delle punteggiature diffuse su tutto il lembo, sulla superficie esterna dei frutti appaiono invece dei disseccamenti che in seguito possono andare incontro a marcescenza trasformando il tessuto in un ammasso umido e puzzolente.
I danni indiretti dell'insetto, si manifestano invece anche con la perdita di vitalità dei semi e l'eventuale trasmissione di batteriosi o virosi a seguito delle punture di nutrizione.
Cimice Asiatica lotta
La lotta di questa cimice può essere:
- Agronomica.
- Biologica.
- Naturale.
- Meccanica.
Lotta agronomica
Per quanto riguarda la lotta agronomica, ricordiamo che la Cimice Asiatica, si sviluppa maggiormente qualora si verifichino condizioni di:
- Siccità prolungata.
- Caldo intenso.
- Presenza di vegetazione fitta.
- Presenza di piante infestanti.
Per questo motivo è necessario per prima cosa curare bene l'accurata gestione dell'orto e del frutteto e in particolare cercare di limitare gli attacchi anche di afidi e cocciniglie considerati dei vettori della Cimice Asiatica.
È fondamentale anche limitare l'eccessivo rigoglio vegetativo delle piante, favorendo la circolazione di luce e aria tra le colture.
Lotta biologica
La lotta biologica, consiste nel favorire il ripopolamento attorno alle zone di coltivazione di tutta una serie di predatori naturali come le vespe ed eventuali uccelli insettivori, che si nutrono traendo il loro cibo dalla predazione dell'insetto.
In Cina inoltre è stato scoperto un imenottero parassitoide, chiamato Trissolcus japonicus considerato un antagonista naturale della Cimice Asiatica.
Lotta naturale
La lotta naturale contro questo fitofago, può essere eseguita mediante distribuzione di:
- Sapone molle.
- Olio di Neem.
- Macerato d'ortica.
- Macerato di artemisia e/o di tanaceto.
Tra i vari metodi naturali, sicuramente l'olio di Neem è quello più efficace. Prima di distribuirlo sulle piante, il prodotto va accuratamente diluito in acqua e successivamente dato in modi e tempi diversi a seconda della specie da trattare e del grado di infestazione.
Lotta meccanica
La lotta meccanica infine, si esegue mediante l'utilizzo di trappole sistemate nei frutteto o negli orti in grado di bloccare e catturare gli individui adulti.
Ringraziandola della domanda e rimanendo in attesa di eventuali altri quesiti, ma saluto con cordialità.
Dott. Fabio Di Gioia
Specializzato nel recupero e valorizzazione di varietà vegetali antiche. -
Cimice asiatica attacca i miei peschi: cosa posso fare?
Nadia di Cameri chiede:
Buongiorno, vorrei sapere se c'è qualche prodotto da mettere ora sui tronchi dei miei peschi perchè la cimice asiatica li punge e esce la resina da farli sembrare ricoperti di perline di vetro, ho provato con olio di neem, con macerato di ortica, insetticida x cimici, pensavo di ricoprirli con un ovatta, veramente non so più che fare! C'è un rimedio? Anticipatamente ringrazio. Cordiali saluti NadiaRisponde l'espertoFabio Di Gioia
Salve gentilissima Nadia.
La cimice asiatica rappresenterà il parassita con cui dovremo fare maggiormente i conti negli anni a venire, non solo per le specie da frutto ma anche per piante erbacee e orticole.
L'emissione di gomma da parte della pianta a partire dal tronco, è considerata una normale reazione della pianta alle punture dell'insetto e sopratutto alla produzione di saliva rilasciata dallo stesso all'atto della nutrizione in quanto contenente sostanze tossiche e irritanti per la coltura.
Quindi, da una parte, il fatto che la pianta emetta della resina, non è da considerarsi un aspetto completamente negativo, perché rappresenta per lei la modalità per cercare di arginare la diffusione del parassita.
Tuttavia uno degli aspetti più negativi di questi insetti succhiatori della linfa zuccherina, non riguarda soltanto il danno diretto a carico della pianta, ma soprattutto il danno indiretto dovuto alla trasmissione di malattie come batteriosi e virosi a causa delle punture prodotte a carico degli organi attaccati.
Venendo alla sua domanda in cui lei chiede se c'è qualche prodotto da mettere sui tronchi, le dico già da subito che l'ovatta non è assolutamente sufficiente a risolvere il problema, perché in questo caso la cosa fondamentale è cercare di togliere la parte di legno che è stata attaccata e che presenta la resina fino a ritrovare il legno sano.
A quel punto è importante disinfettare il legno risanato distribuendo prodotti a base di rame e ricoprire perbene il tronco con dei prodotti che hanno una funzione cicatrizzante come ad esempio i mastici protettivi.
Oppure in alternativa può ricoprire il tutto con della calce, la quale oltre ad avere un'azione disinfettante, protegge lo stesso tronco dall'eccessiva insolazione avendo un effetto riflettente nei confronti delle radiazioni solari.
Ringraziandola della domanda, la saluto cordialmente.
Dott. Fabio Di Gioia
Specializzato nel recupero e valorizzazione di varietà vegetali antiche. -
La cimice cinese sta mangiando il pistillo della mia calla, cosa posso fare?
Giuseppe di Sestri Levante, GE chiede:
Calle bianche penso sia cimice cinese mi mangia tutto il pistillo, e ovviamente si rovina tutta la calla in pochissimo tempo. Cosa posso fare?Risponde l'espertoMinto Pedro
Buongiorno,
chiediamo scusa per il ritardo nella risposta.Questi animali sono un problema grosso in tantissimi campi, purtroppo non hanno antagonisti e resistono a molti prodotti.
Noi li combattiamo con forti dosi di olio di Neem, allo 0.5%, e con azione meccanica schiacciandoli direttamente con un paio di guanti.
Cordiali saluti
Minto Pedro -
Quali sono i metodi per curare la cimice asiatica?
Nadia di Cameri chiede:
Buongiorno, ringrazio per la tempestiva risposta. Volevo fare una domanda, sempre in merito alla resina/gelatina: ho dei peschi che variano tra i 30 anni e i 4 anni, un ciliegio e tre susini. Seguo norme igieniche per la potatura e faccio anche quella verde. Elimino sempre le foglie cadute e a riposo vegetativo pulisco i tronchi e metto la calce. La cimice asiatica può essere una causa? Ho i tronchi e i rami letteralmente coperti da queste cimici. Anticipatamente ringrazio. Nadia.Risponde l'espertoFabio Di Gioia
Salve di nuovo gentilissima signora Nadia.
Da quanto ha potuto scrivere nella sua seconda domanda, vedo che gli opportuni rimedi che le ho consigliato, come ha riferito in maniera chiara, li ha già messi in pratica. La cimice asiatica (a proposito della quale mi scuso anticipatamente per non averla presa in considerazione) sicuramente ne è una possibile causa. Di seguito le scrivo anche di che parassita si tratta e gli opportuni rimedi per prevenirlo.
Come combattere la Cimice Asiatica o Halymorpha Halys
La cimice asiatica (Halymorpha halys) è un insetto appartenente all'ordine dei Rincoti, al sottordine degli Eterotteri e alla famiglia dei Pentatomidi. Si tratta di un insetto, che è stato introdotto in Italia a partire dal 2010 ed è stato segnalato soltanto per la 1° volta in provincia di Modena a partire dal 2012.
Questo insetto, è molto simile alla cimice verde dei campi (Nezara viridula), in quanto appartenente alla stessa famiglia, ma con una morfologia esterna praticamente diversa. Mentre la cimice verde (come dice il nome) ha il corpo completamente di colore verde, sebbene in alcuni casi può assumere colore virante dal marrone al carminio, la cimice asiatica presenta una colorazione variegata con alcune parti chiare di colore ocraceo e altre parti più scure con disposizione a mosaico.
La cimice asiatica è una specie polifaga, nel senso che questo parassita attacca più specie coltivate. Infatti l'insetto è particolarmente dannoso per le piante da frutto appartenenti alla famiglia delle Rosacee (come è appunto il suo caso) tra cui:
- Pesco;
- Melo;
- Ciliegio;
- Pero;
- Lampone.
Attacca però anche molte specie di piante ortive e in particolare le piante appartenenti alla famiglia delle leguminose come:
- Fagiolo;
- Soia;
- Pisello;
- Cece.
Sulle specie arboree da frutto, come lei ha ben specificato anche nella domanda, attacca particolarmente gli elementi legnosi delle branche e del tronco nutrendosi della linfa zuccherina, mediante l'apparato boccale pungente-succhiante, creando a sua volta delle spaccature e lacerazioni su cui con il tempo possono insediarsi altre tipologie d'infezione di tipo fungino o batterico tra cui appunto i cancri del legno. All'interno di queste spaccature, inoltre, l'insetto trova rifugio durante l'inverno, utilizzandole a loro volta come siti di conservazione e successivo svernamento in attesa della stagione primaverile in cui riprenderà il suo ciclo riproduttivo.
Per quanto riguarda i rimedi da adottare allo scopo di contenere l'infestazione della cimice asiatica, si tratta prevalentemente di mettere a punto una serie di pratiche preventive di natura agronomica tese ad abbattere le popolazioni dell'insetto e quindi di impedire l'insorgenza di altri tipi di fitopatologie.
La pulizia dei tronchi nei mesi invernali, unita all'utilizzo della calce, è un buon sistema di prevenzione perché serve per andare a eliminare in maniera meccanica tutta una serie di elementi riproduttivi dell'insetto (uova e/o pupe) che possono trovarsi negli anfratti della corteccia del legno.
In questo caso, tuttavia, non sempre può bastare per contrastare la cimice asiatica. Infatti in questo caso proprio in virtù delle lacerazioni che l'insetto provoca nel legno e quindi delle spaccature che ne derivano, è necessario pulire accuratamente la ferita che è stata aperta dall'insetto in modo che esso possa non tornaci nuovamente. Una volta eliminati gli elementi legnosi alterati, il legno va disinfettato molto bene utilizzando anche dei prodotti a base di sali rameici. A questo punto le suggerisco di richiudere la ferita con dei mastici protettivi, in modo che la ferita possa cicatrizzare. Si può dunque spennellare il tronco con la calce in modo da evitare che il legno venga attaccato di nuovo.
Sperando di aver risposto alla sua domanda e rimanendo in attesa di altre domande che vorrà pormi, la saluto cordialmente.
Dott. Fabio Di Gioia
Esperto nella valorizzazione e recupero delle varietà antiche -
Come possiamo combattere o almeno prevenire le cimici sui pomodori?
Massimo di montelupo fiorentino chiede:
Come possiamo combattere o almeno prevenire le cimici sui pomodori?Risponde l'espertoMarco Valerio Del Grosso
Caro Massimo,
le cimici sono insetti che deturpano il frutto del pomodoro.
Appartengono all'Ordine dei Rincoti, lo stesso degli afidi e delle cocciniglie. Sono quindi insetti provvisti di apparato boccale pungente succhiante. Con le loro punture di suzione provocano la comparse di macchie (dette a volte cimiciato) sul frutto di pomodoro e non solo.
Il controllo si può effettuare efficacemente con prodotti a base di piretroidi (es. deltametrina) o neonicotinoidi (es. acetamiprid).
Resto a tua disposizione per ogni altro chiarimento in merito.
Dott. Marco Valerio
Consulente tecnico ed agronomo