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Fragola: Scopri le risposte dei nostri esperti

Leggi qui sotto tutte le domande sull’argomento e le risposte date dai nostri Esperti di Giardinaggio. Guarda i titoli qui sotto elencati e clicca sul titolo che più si avvicina all’argomento di tuo interesse. Una volta cliccato sul titolo potrai leggere, per intero, sia la domanda dell’appassionato che la risposta del nostro Esperto.

Buona lettura!

Scegli l'argomento di tuo interesse:

  • Fragola fragaria elsanta: come prepararla per l'inverno?

    Deborah di Francia chiede:

    Buongiorno, ho 6 piante di fragola in vasi sul balcone del tipo Fragraria Elsanta che vorrei preparare per passare l'inverno ed avere poi una buona raccolta l'anno prossimo. Come devo fare? Grazie per la risposta ed a presto
    Fabio_DiGioia
    Risponde l'esperto
    Fabio Di Gioia

    Salve gentilissima Deborah.

    La prima cosa da fare è quella di spostarla all’interno della casa dove c’è ancora un po’ di caldo e la pianta può continuare a vegetare anche se non eccessivamente.

    In alternativa se non può metterla in casa, va posta in un luogo asciutto e ventilato con una temperatura che non deve scendere sotto i 10 gradi e nel caso coprirla con del materiale fatta di tessuto non tessuto per favorire la traspirazione della pianta.

    In questo modo la pianta, può superare tranquillamente l’inverno per poi porla gradualmente fuori verso l’inizio della primavera e avere già i frutti pronti per maggio.

    Ringraziandola della domanda, la saluto cordialmente.

    Dott. Fabio Di Gioia
    Specializzato nel recupero e valorizzazione di varietà vegetali antiche.

  • Fragola con larve di sciaridi: come debellarle?

    Pietro di Marsala chiede:

    Come posso debellare le larve di sciaridi, ovvero i moscerini dei funghi? Grazie per la collaborazione.
    Fabio_DiGioia
    Risponde l'esperto
    Fabio Di Gioia

    Salve gentilissimo Pietro.

    Le larve di sciaridi sono una famiglia di insetti dell'ordine dei Ditteri (sottordine Nematoceri).

    Le principali specie sono la Bradysia paupera e la Bradysia coprophila. Amano i terricci di coltura (substrati) ricchi di sostanze organiche e vengono attirati in modo particolare dal terricciato non completamente maturo. Le larve contribuiscono alla decomposizione del terreno. Le larve determinano erosioni a carico delle radici di ortaggi, funghi coltivati, piante ornamentali e in particolare di piante in vaso tenute all'interno delle abitazioni. Le larve di sciaridi sono lunghe circa 3 mm e di colore bianco traslucido. Si nutrono delle radici delle piante. In caso di forte infestazione, la pianta deperisce. Dalle larve si sviluppano gli insetti adulti che hanno l'aspetto di piccole mosche nere. Queste mosche rimangono spesso nelle vicinanze della pianta colpita. Le lesioni provocate dalle larve facilitano l'insediamento di patogeni fungini e batteri che arrecano ulteriori danni. La forma adulta di questo insetto è alata. Quando si annaffiano o si urtano anche solo leggermente le piante, gli sciaridi si alzano tutti in volo e risultano molto fastidiosi.

    A titolo preventivo si può rimuovere lo strato superiore di terriccio (2-3 cm) e sostituirlo con del granulato di argilla Seramis. Il granulato si asciuga rapidamente, cosa non gradita agli sciaridi che evitano di deporre le uova. Un'altra possibilità è trattare periodicamente con un insetticida. Nel farlo bisogna inumidire bene la superficie del terriccio (non annaffiare) ogni 3-4 giorni. Dopo 3-5 trattamenti non ci saranno più insetti che si alzano in volo. L'obiettivo è interrompere la moltiplicazione fino a che tutte le larve non si sono impupate e nuovi moscerini non sono stati uccisi. È importante trattare tutte le piante in vaso, altrimenti gli sciaridi si spostano in volo e infestano altre piante.

    Ringraziandola della domanda, le porgo i miei Distinti saluti.

    Dott. Fabio Di Gioia
    Specializzato nel recupero e valorizzazione di varietà vegetali antiche.

  • Fragole san andreas: uso il prodotto in foto come concime, va bene?

    Fragole san andreas: uso il prodotto in foto come concime, va bene?

    Salvatore di Quarto NA chiede:

    Salve, ho messo delle piantine di fragola San Andreas in una grossa fioriera. Sono fiorite ma lo stelo rimane cortissimo direi rasoterra, volevo far pendere i frutti dal bordo. Sbaglio qualcosa? Grazie. Uso il prodotto in allegato. Non va bene?
    Fabio_DiGioia
    Risponde l'esperto
    Fabio Di Gioia

    Salve di nuovo gentilissimo Salvatore.

    Il prodotto che ha acquistato è un concime organico che ha un buon titolo di carbonio C, utile per la fruttificazione e la fioritura. A parer mio ha un basso titolo di azoto N, ma siccome i concimi organici sono a rilascio graduale degli elementi nutritivi con il tempo vedrà un miglioramento anche sotto quell’aspetto riguardo l’accrescimento dello stelo.

    In più essendo la fragola una pianta che richiede un terreno leggermente acido, vedrà che l’apporto del concime che ha comprato potrà giovare anche sull’aspetto chimico dell’ambiente oltre a rendere il terreno più soffice.

    Ringraziandola ancora, le porgo i miei Distinti saluti.

    Dott. Fabio Di Gioia
    Specializzato nel recupero e valorizzazione di varietà vegetali antiche.

  • Fragole san andreas: stelo rimane corto, cosa sbaglio?

    Salvatore di Quarto (NA) chiede:

    Salve, ho messo delle piantine di fragola San Andreas in una grossa fioriera. Sono fiorite ma lo stelo rimane cortissimo direi rasoterra, volevo far pendere i frutti dal bordo. Sbaglio qualcosa? Grazie
    Fabio_DiGioia
    Risponde l'esperto
    Fabio Di Gioia

    Salve gentilissimo Salvatore.

    Se lo stelo rimane corto e non si accresce è dovuto ad una carenza di azoto N. Però in questo caso oltre all’azoto le consiglierei di distribuire anche fosforo P per la fioritura e potassio K per la fruttificazione.

    Come concimazione può optare o verso concime minerali ternari, che contengono entrambi i tre elementi della fertilità, oppure ancora meglio andare verso concimi organici pellettati che oltre a contenere gli elementi nutritivi su indicati, migliorano le proprietà fisiche e biologiche del suolo e inoltre aiutano l’assorbimento di alcuni microelementi fondamentali per la produzione dei frutti come Il boro B.

    Ringraziandola della domanda, le porgo i miei Distinti saluti.

    Dott. Fabio Di Gioia
    Specializzato nel recupero e valorizzazione di varietà vegetali antiche.

  • Perché le mie piante di fragole rifiorenti hanno avuto una fruttificazione così scarsa?

    Roberto di Ancona chiede:

    Perché le mie piante di fragola rifiorenti e disposte in grossi vasi/fioriere rigogliosissime e piene di foglie, dopo un breve periodo di elevata fruttificazione, producono solo piccole fragole dalla consistenza legnosa e ricoperti da enormi semini. Sono forse prive di qualche elemento nutriente?
    Alberta_Ballati
    Risponde l'esperto
    Alberta Ballati

    Buongiorno,
    è del tutto normale, specialmente per piante erbacee anche se perenni, che la prima fruttificazione sia molto abbondante e le seconde siano molto più ridotte. Ad inizio primavera, con la ripresa della vegetazione, si potrà effettuare una buona concimazione per affrontare con successo la nuova stagione produttiva.

    Alberta Ballati

  • Piantina di fragole in vaso che si è seccata: mi potete aiutare?

    Piantina di fragole in vaso che si è seccata: mi potete aiutare?

    Giuseppe di Grotte chiede:

    Salve, mi chiamo Giuseppe. Vorrei porvi un'informazione... ho questa piantina di fragole, ma ultimamente va sempre seccando anche se la terra la tengo sempre umida. Ieri ho diluito un po di fertilizzante con acqua. Non vorrei perderla, mi potreste aiutare ? Vi ringrazio anticipatamente
    Fabio_DiGioia
    Risponde l'esperto
    Fabio Di Gioia

    Salve gentilissimo Giuseppe.
    A mio parere in questo caso lei ha irrigato troppo le sue piante di fragola in vaso e di conseguenza prima si è determinato un appassimento delle foglie a cui ha fatto seguito un avvizzimento e disseccamento completo della pianta.

    L'apporto di fertilizzante aggiunto ad acqua non ha fatto altro che peggiorare la situazione e di conseguenza le piante sono morte.

    A questo punto le consiglierei di comprare delle nuove piantine, metterle in un terriccio sterilizzato dove non ci sono patogeni e successivamente irrigare meno frequentemente o per lo meno quando la pianta ne richiede il bisogno.
    Ringraziandola della domanda, la saluto cordialmente.

    Fabio Di Gioia

  • Pianta di Fragole Frigor che appassiscono

    Saturnino di Orsi chiede:

    Ho un problema con la radicazione delle fragole Frigor, dopo un po' di tempo mi collassano.
    Fabio_DiGioia
    Risponde l'esperto
    Fabio Di Gioia

    Salve gentilissimo signor Saturnino.
    nel caso delle sue Fragole varietà Frigor credo che il termine "collassare" equivalga tecnicamente al termine di "appassimento" che poi, nei casi più gravi, può evolvere in un "avvizzimento".
    In questo caso il collasso delle sue piante di Fragola nel corso della radicazione, potrebbe essere dovuto a più cause tra cui:

    1) Eccessiva distribuzione di acqua mediante nebulizzazione
    La distribuzione di acqua mediante nebulizzazione fondamentale per favorire la radicazione degli stoloni di fragola, se eccessiva può provocare marcescenza delle piante preceduta da appassimento delle stesse.

    2) Malattie fungine
    Tra le malattie di origine fungina che possono attaccare le piante in fase di radicazione soprattutto in condizioni di elevata umidità del terreno, ricordiamo gli agenti di marciume come:

    - Fusariosi (Fusarium oxysporum).
    - Moria delle piantine (Pythium spp.).
    - Marciume del colletto (Phytophthora spp.).

    3) Substrati non sterilizzati
    I substrati utilizzati per favorire la radicazione degli stoloni, se non adeguatamente sterilizzati potrebbero contenere agenti patogeni come funghi e batteri, che possono agire negativamente sullo sviluppo delle piante.

    4) Condizioni climatiche non idonee
    Se l'umidità e la temperatura dell'ambiente di radicazione non sono adeguatamente controllati, potrebbero avere degli effetti negativi sullo sviluppo delle piantine.

    Nel caso specifico, le consiglierei di controllare bene il grado di umidità e temperatura dell'ambiente di radicazione, cercando non esagerare troppo con la nebulizzazione dell'acqua, ma cercando di distribuirla quando il terreno comincia a seccarsi in superficie.
    Ringraziandola della domanda e rimanendo in attesa di capire l'evoluzione della situazione delle sue Fragole, la saluto cordialmente.

    Dott. Fabio Di Gioia
    Specializzato nel recupero e valorizzazione di varietà vegetali antiche.

  • Fragole frigo: i peduncoli riproduttivi vanno rimossi?

    mario di parma chiede:

    Buongiorno, ho piantato 2000 fragole frigo: i fiori li ho tolti. Volevo chiedere se i peduncoli riproduttivi vanno rimossi in Autunno. Grazie mille.
    Redazione
    Risponde l'esperto
    Redazione Portale del Verde

    Gentile Sig. Mario,

    per rispondere correttamente alla sua domanda sarebbe utile sapere quando ha piantato queste fragole. Inoltre, erano piante frigo conservate ma avevano ancora i fiori? 

    I peduncoli produttivi sono gli stoloni, organi che servono alla pianta per riprodursi naturalmente in modo asessuato, ovvero generando delle piante figlie identiche. Solitamente in estate, quando dallo stolone si è già sviluppata la nuova piantina e quest'ultima sta formando radici proprie, lo stolone si taglia proprio per moltiplicare la nostra coltivazione di fragole, risparmiando sull'acquisto di nuove piantine.

    Se ci attende un autunno mite, lei è in tempo ancora adesso per questa operazione, ma se per adesso nota solo gli stoloni senza piantina all'apice, può attendere la primavera. Durante l'autunno-inverno la crescita delle piante, e quindi anche delle fragole, non procede. Le consiglio tuttavia di eliminare tutte le eventuali foglie secche o attaccate dalla botrite o altre malattie, per evitare che si propaghino anche a quelle sane a primavera.

    Un augurio di ottimi e squisiti raccolti di fragole dalle sue 2000 piantine!

    Dott.ssa Sara Petrucci
    Agronomo

  • Fragole fuori suolo in cocco: quali problemi di concimazione posso trovare?

    Saturnino di Parma chiede:

    Buongiorno, vorrei coltivare fragole fuori suolo in cocco. Secondo lei, quali problemi potrei incontrare per quanto riguarda la concimazione?
    Marco_DelGrosso
    Risponde l'esperto
    Marco Valerio Del Grosso

    Buongiorno Saturnino.

    Utilizzando un cocco di buona qualità per la coltivazione delle sue fragole, ovvero con bassi valori di sodio, non vedo nessun particolare problema con la concimazione. Generalmente bisogna dare meno P. Microelementi e poco azoto ammoniacale rispetto ad altri substrati più inerti.

    Ricordi che in fuori suolo, è necessario fornire alla pianta tutti gli elementi nutritivi ed è fondamentale analizzare l'acqua di irrigazione.

    La fragola è una pianta di sottobosco e non gradisce valori alti di conducibilità. L'acqua deve essere poco salata. 

    Dott. Marco Valerio Del Grosso
    Presidente Sintonia STP

  • Frangole: angolo riparato e poco soleggiato sul balcone, va bene?

    Frangole: angolo riparato e poco soleggiato sul balcone, va bene?

    Sandy di Novara chiede:

    Buongiorno, avrei questo angolino riparato sul balcone con esposizione ad ovest. Purtroppo ho tentato la coltivazione dello zafferano selvatico con insuccesso (in posizione est e con un balcone più ventilato è andato tutto benissimo) ed ho pensato di spostare qui le mie fragole (varietà loran, roman e tristan, almeno questi i nomi che erano riportati sul vasetti al momento dell'acquisto). Questa posizione riparata e molto soleggiata va bene per far crescere le fragole oppure potrebbe creare dei problemi? Attualmente le piantine di fragole sono circa una ventina. Grazie in anticipo della risposta e dell'attenzione.
    Fabio_DiGioia
    Risponde l'esperto
    Fabio Di Gioia

    Salve Sandy.

    Premetto che, per quanto riguarda lo zafferano, ha fatto bene a spostarlo, perché è una specie che ha bisogno di posizioni meno riparate, con terreni sciolti e che non siano troppo umidi. 

    Le fragole (come alcune specie di bosco e i piccoli frutti), hanno bisogno di terreni prevalentemente di natura organica dove ci sono torbe o terricci, con pH leggermente acido, freschi, fertili e che siano leggermente umidi (ma non in maniera eccessiva).

    La posizione riparata va bene, però non deve essere a sole pieno ma in zona di mezz'ombra. Le ricordo che le fragole coltivate (discendenti da quelle di bosco), vivendo nel sottobosco dove arriva poco sole, sono considerate piante sciafile, ossia specie arbustive che con il tempo hanno imparato ad effettuare la fotosintesi clorofilliana, utilizzando e filtrando quei pochi raggi di sole che arrivano nelle parti più basse del bosco. Per questo il sole pieno potrebbe dargli fastidio, perché le sostanze che si trovano all'interno della foglia non sono in grado di catturare e assorbire senza conseguenze negative la forte radiazione solare.

    Il sole (come anche nel caso dell'uomo), quando colpisce una superficie, genera una serie di reazioni ossidative a catena che comportando la distruzione delle molecole e le formazione di radicali liberi. Si dice infatti che il sole è un agente fotochimico. 

    E allora perché alcune piante sopportano di più la forte radiazione solare? Perché alcune di esse (specie eliofile), sono in grado di modificare velocemente i componenti chimici alterati, mentre altre (specie sciafile) non hanno questa caratteristica e quindi hanno bisogno di posizioni di mezz'ombra.

    Quindi il terreno adatto alla coltivazione delle fragole deve essere organico, sciolto, umido ma non in maniera eccessiva e leggermente acidofilo. Mentre la posizione di coltivazione deve essere certamente riparata, ma in mezz'ombra.

    Ringraziandola della domanda, la saluto cordialmente.

    Dott. Fabio Di Gioia
    Specializzato nel recupero e valorizzazione di varietà vegetali antiche

  • Pianta da frutto di fragola: come posso riprodurla nel mio spazio verde?

    Giorgio di Napoli chiede:

    Buonasera a tutti voi! Sono a chiedere un consiglio su come riprodurre le fragole. In pratica nel mese di Aprile ho comprato in un consorzio agrario una pianta di fragola "all'ananas". Praticamente penso sia un incrocio con il famoso frutto esotico. Le trovo molto buone anche se di frutti ne ha fatti veramente pochi e in compenso ha fatto una miriade di "ciuffetti" concatenati uno all'altro. A vederle sono delle vere e proprie giovani piante di fragola e vorrei sapere se, tagliandole dalla pianta madre e mettendole in vari vasetti di buon terriccio, possono diventare anche loro delle piante di fragola come la madre. Spero di essermi spiegato abbastanza bene. Grazie e buona serata
    Fabio_DiGioia
    Risponde l'esperto
    Fabio Di Gioia

    Salve signor Giorgio,

    Premetto inizialmente che la pianta che lei ha acquistato non è un incrocio tra una fragola e un ananasso, ma una varietà di fragola che si chiama 'Ananas', perché i frutti hanno l'aroma del famoso frutto esotico. Anche perché l'ananas e la fragola sono due specie diverse e l'incrocio non è assolutamente compatibile in natura, a meno che con l'ingegneria genetica non vengano create in laboratorio fragole OGM dove il gene dell'ananas è stato trasferito all'interno della fragola.

    In natura però questo non è possibile, quindi quella che ha acquistato è una varietà di fragola detta 'Ananas'.

    Venendo alla domanda in questione, le rispondo dicendo che quelli che lei definisce "ciuffetti concatenati", in termine tecnico vengono definiti "stoloni" e rappresentano gli organi di propagazione vegetativa della specie. Ed è proprio questo il periodo in cui la pianta comincia ad emettere il famosi stoloni per potersi preparare alla stagione invernale, in cui dovrà riprodursi e riformare nuove piante per l'anno successivo. La base strisciante degli stoloni è costituita da cellule ad alto potenziale generativo, che in presenza di condizioni di terreno e umidità favorevoli, emette delle radici per generare una nuova piantina.

    Quello che dovrebbe fare in questo momento è non staccare gli stoloni dalla pianta madre, ma interrarli leggermente con un po' di terriccio all'interno di vasetti lasciandoli attaccati. Solo quando questi avranno cominciato a generare almeno 4/5 foglie, sarà possibile tagliarli e usarli per ottenere una nuova piantina.

    La ringrazio tanto della domanda e la saluto cordialmente.

    Dott. Fabio Di Gioia
    Specializzato nel recupero e valorizzazione di varietà vegetali antiche