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Piante rare e in via di estinzioni

Piante rare e in via di estinzioni

La flora del nostro pianeta può vantare un numero davvero sconfinato di specie diverse, ognuna di essere con caratteristiche che le rendono uniche nel loro genere. Negli ultimi decenni però, a causa della continua azione dell'uomo e dell'aumento della temperatura media del nostro pianeta, molte piante si sono estinte e molte di loro rischiano di farlo nel prossimo futuro. Di seguito andremo a scoprire dieci delle piante più rare e in via di estinzione.

1) Psichotrya Elata

La Psichotrya Elata (chiamata comunemente Hot Kiss Plant o Hooker Lips) è una pianta tropicale molto rara e appartenente alla famiglia delle Rubiacee. Nonostante sia una pianta sempre più difficile da trovare a causa della sua delicatezza e dei cambiamenti climatici, continua a crescere soprattutto nelle aree dell'America latina e nelle foreste di Ecuador, Costa Rica e Colombia. È caratterizzata dalla presenza della tipica brattea a forma di labbra e dal colore rosso fiammante. Più che di un elemento estetico, si tratta di una vera e propria trappola mortale per gli insetti che, attratti dal colore sgargiante, finiscono per poggiarsi su di essa ritrovandosi ingabbiati.
Produce anche delle bacche non commestibili di colore blu scuro che una volta mature tendono ad assumere un colore nero molto intenso. Al suo interno, inoltre, la Psichotrya Elata contiene una sostanza altamente allucinogena che può recare anche gravi danni se accidentalmente ingerita dall'essere umano.

2) Rafflesia Arnoldii

Si tratta di una pianta che può vantare un primato mondiale davvero unico ovvero quello di pianta con il fiore più grande del mondo. La sua scoperta risale circa al lontano 1818 quando, un ufficiale britannico della Royal Navy di stanza nell'isola di Sumatra assieme al naturalista e chirurgo Joseph Arnold, furono letteralmente sorpresi dalla vista di questa strana pianta all'interno della fitta vegetazione locale. È classificata come angiosperma e fa parte della famiglia delle Rafflesiaceae. Per quanto riguarda il fiore può raggiungere un diametro massimo di 1 metro con una circonferenza che sfiora addirittura i 3 metri e un peso complessivo di circa 10kg. Il forte odore emesso dal fiore è una vera e propria attrazione per gli insetti impollinatori della zona che contribuiscono alla proliferazione della specie. La Rafflesia Arnoldii è stata anche protagonista anche della famosa serie animata giapponese de "I Pokemon".

3) Medusagyne Oppositifolia

Il Medusagyne Oppositifolia è un particolare tipo di albero endemica appartenente alla famiglia Ochnaceae tipico dell'Isola di Mahé nell'arcipelago delle Seychelles. Per molti anni è stata ritenuta come pianta ormai estinta, questo fino al 1970 circa, quando un gruppo di biologi notò casualmente alcuni individui nella folta vegetazione dell'isola e da allora molti studiosi si sono impegnati a proteggere l'intera specie. Viene chiamato anche albero delle meduse a causa della forma dei suoi frutti che ricorda molto le sembianze del tipico animale marino. Tra le principali caratteristiche che lo rendono unico nel suo genere troviamo una lunghezza media di circa 10 metri su cui si sviluppa una fitta chioma di fogliame dalla forma arrotondata. Il suo tronco è caratterizzato da una colorazione particolarmente scura e dalla presenza di numerose fessure profonde anche diverse decine di centimetri ed è dotata di una grande capacità adattiva.

4) Rhizanthella Gardneri

Parliamo di una particolare pianta tipica dell'Australia occidentale e appartenente alla grande famiglia delle Orchidaceae. La sua scoperta è relativamente recente e risale al 1928 circa e ciò è da imputare principalmente al lungo periodo di vita che la Rhizanthella Gardneri passa nel sottosuolo. Tecnicamente è definita pianta erbacea tuberosa, è priva di foglie ed è caratterizzata dalla presenza di piccoli fiori (grandi circa 6 mm) dal colore rosa acceso che spesso vira al porpora i quali si sviluppano al di sotto del terreno ed emergono solo a maturazione completata. Una delle particolarità di questa pianta è la totale assenza di qualsiasi attività di produzione della clorofilla. Negli ultimi anni, a causa dei numerosi incendi e dello sfruttamento delle terre per l'edilizia e l'agricoltura, ha subito una drastica diminuzione del numero delle specie presenti sul territorio ma grazie all'azione protettiva di alcuni naturalisti e biologi è ancora possibile ammirarla in tutta la sua bellezza.

 

 

5) Impatiens Bequaertii

L'Impatiens Bequaertii è una specie di fiori molto rara ed ormai a rischio estinzione a causa della sua fragilità che la rendono molto sensibile ai cambiamenti del clima. Fu scoperta per la prima volta nella parte orientale del continente africano dove si è perfettamente adattata alle temperature e all'habitat della zona. Si contraddistingue principalmente per i suoi fiori bianchi e lucenti e che ricordano quasi la posizione assunta da una ballerina con tutta la sua eleganza e leggerezza. Le dimensioni medie della Impatiens Bequaertii risultano essere particolarmente piccole e nel suo periodo di massima maturazione difficilmente supera i 30 centimetri di altezza e i 45 centimetri di circonferenza. Molti abitanti della zona si sono cimentati, ormai da qualche anno, nella sua coltivazione seppur incontrando diverse difficoltà. È una pianta molto delicata e il suo ciclo vitale dura mediamente un solo anno.

6) Solanum Ovigerum

La Solanum Ovigerum è una pianta originaria dell'India ed è definita anche come pianta delle uova a causa della forma dei suoi frutti che ricordano da molto vicino proprio quella delle normali uova. È caratterizzata dalla presenza di un fusto particolarmente resistente dalla natura legnosa alla propria base. Il suo fogliame, a differenza di quanto avviene con altre piante, non risulta essere molto fitto ed è molto sensibile alle basse temperature o a periodi di siccità anche se complessivamente si tratta di una pianta dalle grandi capacità rigenerative. I fiori, invece, sono molto simili a quelli della comune pianta delle melanzane ma si differenziano principalmente per dimensioni ridotte e per la colorazione più scura. La Solanum Ovigerum, infine, produce alcune bacche biancastre che con la maturazione tendono ad assumere una colorazione tendente al giallo e un sapore decisamente amaro. Spesso viene coltivata anche per scopi alimentari. Predilige i terreni molto fertili, idratati regolarmente e ben esposti ai raggi solari.

7) Mammillaria Herrerae

Si tratta di una pianta rara appartenente alla famiglia delle Cactaceae e originaria del Messico, in particolare della zona del Queretaro. Il suo habitat naturale, infatti, è a circa 1300 metri tra erbe spontanee e rocce di natura calcarea ma è possibile trovare alcuni individui anche ad altezze superiori fino a 1900 metri. Esteticamente si presenta come un piccolo cactus dal fusto di piccole dimensioni e dalla forma allungata. La sua altezza complessiva raramente supera i 4 centimetri totali e lo stesso discorso vale anche per il suo diametro. Proprio come la maggior parte dei cactus, anche la Mammillaria Herrerae presenta alcune spine radiali molto fini e corte di colore bianco o grigio chiaro. I fiori prodotti da questa pianta sono caratterizzati da una colorazione rosa spesso tendente al rosso o al viola e lunghi appena 20 mm mentre i frutti sono molto piccoli e biancastri. La sua coltivazione non è molto praticata a causa dell'estrema fragilità della pianta e dell'alta sensibilità al gelo.

8) Anguloa Uniflora

L'Anguloa Uniflora è una particolare specie di orchidea tipica del Sud America, in particolare del Venezuela ma anche della Colombia e dell'Ecuador. A causa della sua particolare forma è definita anche Orchidea del bambino in fasce in quanto sembra di osservare proprio un neonato avvolto dai candidi e profumati petali della pianta. Le foglie della Anguloa Uniflora, invece, sono molto sottili e pieghettate. Predilige le aree costantemente illuminate dai raggi solari e boschive dove l'umidità la fa da padrona ma resiste anche ai climi secchi. Replicare le condizioni climatiche della terra di origine non è un compito facile e per questo motivo la sua coltivazione non è molto diffusa a livello globale. Attualmente il numero complessivo di Anguloa Uniflora è in forte riduzione.

9) Nepenthes Attenboroughii

La Nepenthes Attenboroughii è una particolare specie di pianta carnivora appartenente al genere Nepenthes. Viene comunemente chiamata Pianta della brocca di Attemborough in onore del celebre conduttore televisivo e naturalista britannico David Attemborough. Tale specie è stata ufficialmente scoperta solo nel 2007 durante una spedizione scientifica che aveva il compito di trovare e catalogare nuove specie vegetali. Si sviluppa a circa 1450 metri sul livello del mare ma è possibile ammirarla anche sulla vetta del Monte Victoria a più di 1700 metri. È caratterizzata dalla presenza di grandi foglie (lunghe fino a 40 centrimetri e larghe 15) che donano alla pianta una particolare forma a campana; il suo robusto fusto può superare il metro di altezza e uno spessore di circa 3,5 centimetri. Nella cavità interna è contenuto un fluido molto viscoso e che spesso ospita grandi colonie di larve di zanzare. Questo fluido però rappresenta anche una vera e propria trappola per molti insetti, anche di grandi dimensioni. Può capitare, infatti, che rimangano intrappolati al suo interno senza avere alcuna possibilità di volare via. Nel 2012, attraverso alcuni studi approfonditi, è stata dimostrata l'elevata capacità digestiva della pianta che le permette di assorbire una grande quantità di nutrienti. La World Conservation Union ha recentemente classificato la Nepenthes Attenboroughii come pianta a rischio critico di estinzione.

 

10) Anogramma Ascensionis

La Anogramma Ascensionis è una specie di felce appartenente alla famiglia delle Pteridaceae ed è tipica dell'Isola dell'Ascensione situata nell'Oceano Atlantico meridionale. Fu scoperta nel lontano 1842 da un giovane botanico di nome Ab Curror. Fino al 2010 si credeva fosse ormai estinta, anno in cui ne furono scoperti e osservati circa 60 esemplari. È caratterizzata dalla presenza di foglie giallastre molto simili a quelle del prezzemolo. Le sue dimensioni complessive sono mediamente molto ridotte e risulta essere particolarmente sensibile ai climi secchi. Il suo pericolo di estinzione è stato recentemente classificato come critico e per questo si è provveduto a piantare e coltivare alcuni individui dell'Anogramma Ascensionis all'interno del Royal Botanic Garden così da preservarla negli anni.

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Questo articolo è stato scritto da Redazione

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