Rose: coltivazione e potatura

La diffusione delle rose nei secoli

Il profumo e la bellezza delle rose sono conosciuti fin dall'antichità. In epoca romana ed egizia questo fiore veniva coltivato con assiduità. I romani sottraevano lotti di terreno agricolo per dedicarlo alle coltivazione delle rose. Gli egizi adornavano le tombe con splendide rose come testimoniano scavi e affreschi funerari. Le rose antiche sono quelle che si sono sviluppate quasi in maniera selvatica o comunque senza interventi decisivi da parte dell'uomo. Oggi, la coltivazione delle rose viene fatta in maniera mirata al fine di aumentarne la resistenza alle malattie e la fioritura anche oltre il periodo primaverile-estivo. Gli ibridatori hanno creato incroci che permettono di ottenere piante di rose con fogliame più fitto e fioriture multiple nel corso dell'anno. 

Coltivazione delle rose in giardino

La pianta di rose è particolarmente resistente a climi freddi e caldi. La sua natura selvatica ha permesso che si adattasse alle più disparate condizioni di sopravvivenza. Giardinieri ed appassionati scelgono le rose come prima pianta ornamentale. Le varietà sono infinite, si contano all'incirca 200 specie. In funzione delle varietà, esse possono raggiungere altezze che variano da un metro fino a 4-5 metri. La coltivazione è semplice e non comporta grandi interventi. Innanzitutto, scegliere un tipo di terreno argilloso. L'acidità non fa bene alla pianta. Se si acquista una pianta in vaso, per metterla a dimora è necessario scavare una buca almeno il doppio della sua grandezza. La pianta va posizionata in profondità per far attecchire meglio le radici.

Le annaffiature vanno fatte regolarmente durante il periodo estivo. La siccità non fa bene alla pianta. Essa, infatti, necessita di abbondanti annaffiature alla base. Unica accortezza da seguire è di non bagnare foglie e fiori. Nel caso sulla pianta si sviluppassero malattie o parassiti è necessario ricorrere a rimedi per evitarne la massima diffusione. 

Come curare le rose in vaso

Chi non ha possibilità di avere un meraviglioso giardino adornato con rose, può comunque godere della loro bellezza. Coltivare le rose in vaso non è difficile. La prima cosa è scegliere un vaso abbastanza capiente che possa contenere molto terriccio. La pianta soffre la siccità e durante l'estate è necessario assicurargli la giusta umidità. Un vaso troppo piccolo renderebbe il terriccio asciutto. La concimazione può essere fatta ogni due anni. Il rinvaso deve essere programmato almeno ogni due anni. La pianta tenderà a svilupparsi ed esigerà spazio. Il periodo migliore per il rinvaso è l'autunno. Il terriccio dovrà essere rinvigorito aggiungendo argilla per migliorarne il drenaggio. Per facilitare ques'ultimo, in fondo al vaso può essere posizionata della ghiaia. La luce ha ruolo fondamentale. Esporre, quindi, la pianta di rose alla luce del sole per almeno 6 ore al giorno. 

Potatura delle rose

La potatura delle piante di rosa va eseguita in inverno. Durante il periodo di riposo riproduttivo vanno eliminati i rami secchi. Le specie che rifioriscono più volte durante l'anno devono essere spogliate dai rami esausti. In tal modo, verrà favorito lo sviluppo delle nuovo gemme. Le piante con malattie e infestazione di parassiti vanno spogliate dai rami rovinati. La pianta riacquisterà nuovo vigore.

La potatura, inoltre, va eseguita per rendere più armoniosa la forma. Giardini e parchi sono piccoli angoli di paradiso. Molte varietà di rosa riescono a raggiungere altezze di 4 metri. Alcune hanno rami che si sviluppano in una lunghezza tale da riuscire ad arrampicarsi.

Queste varietà sono ideali per formare archi fioriti, spalliere e pergolati di rose.