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Arte topiaria

Arte topiaria

Il modellamento e la scultura dei vegetali risale all'antichità; si trovano riferimenti a quest'arte nella storia naturale di Plinio il Vecchio, in cui si racconta che il bosso era la pianta maggiormente usata in topiaria. Nel giardino della sua villa, i suoi giardinieri, schiavi egiziani chiamati topiarii, scolpivano vegetali flessibili come il bosso, l'alloro o il cipresso per dargli forme di animali o di Figure mitologiche. In questa epoca si modellava il bosso per disegnare, nei giardini, le lettere che componevano il nome del proprietario. L'arte topiaria ritornò di moda nei giardini del Rinascimento, prima in Italia e poi nel resto d'Europa. Ancora oggi arbusti ritagliati in precise figure geometriche o figure capricciose di animali, decorano i grandi parchi o piccoli giardini di dilettanti appassionati. All'arte topiaria si applicano le regole generali della potatura, ma la ricerca di una simmetria perfetta è una preoccupazione costante che condiziona la potatura ornamentale.

Piante adatte

Affinché la topiaria si mantenga bella tutto l'anno, si dovranno scegliere specie a fogliame persistente. Tra queste preferibilmente quelle rustiche, che tollerino bene potature ripetute. Si consigliano piante con un fogliame denso ed una crescita piuttosto lenta: quanto più vigorosa sarà la crescita, tanto più frequenti saranno le potature. Per questo motivo, il bosso ha sempre riscosso la simpatia dei giardinieri. A seconda della specie desiderata, si sceglieranno specie a foglie più o meno grandi: le piante a fogliame piccolo, come il bosso, permettono più precisione nella modellatura e consentono la creazione di figure più complicate. Invece le specie a foglie grandi, come l'alloro, si riservano per le figure geometriche semplici. A volte, la realizzazione di una topiaria si accompagna con una spalliera delle dimensioni della forma desiderata: in questo caso, si dovranno usare specie capaci di produrre germogli lunghi e flessibili.

Parterre e bordure

Un parterre è un insieme di aiuole basse, delimitate da una siepe tagliata molto bassa o da una bordura, che si organizza in modo simmetrico e presenta motivi geometrici. In certe occasioni, i disegni sono molto elaborati, si parla quindi di broderie (parola francese che significa «ricamo››) o di intrecci.

Queste siepi comprendono, di solito, fiori bassi, ortaggi o aromatiche; altre volte sono costituite semplicemente da elementi minerali colorati (ghiaia, sabbia, eccetera). Per questo tipo di creazione, si scelgono specie naturalmente basse, come Buxus sempervirens 'Suffruticosa’, B. microphylla 'Faulkner', B. microphylla 'Herrenhausen', a fogliame verde giallo, e anche B. sempervirens 'Fiesta', le cui foglie sono di color verde scuro con le punte colorate di giallo. Altre specie utilizzate: Lonicera nitida, che si dovrà tagliare con frequenza; il Teucrium chamaedrys, a fogliame piccolo brillante; la santolina (Santolina chamaecyparissus), per bordure argentate e la lavanda (Lavandula).

Realizzazione di sculture con forme diverse

Bosso (Buxus)

Il bosso (e le sue diverse specie e varietà) è generalmente rustico, a fogliame denso e crescita regolare. Si presta perfettamente per la creazione di forme scultorie. Alcune sue varietà hanno un portamento naturale e delle qualità che le predispongono ad assumere certe forme: così Buxus microphylla, a fogliame piccolo e denso, si presta particolarmente per la realizzazione di sfere; Buxus sempervireris 'HandsWorthensis', varietà vigorosa, si riserverà per la formazione di grandi topiarie; Buxus sempervirens 'Suffruticosa’ chiamato di solito bosso di bordura, a soggetti piccoli, perfetti per questo uso. Si ricorda anche Buxus sempervirens 'Pyramidalis', a portamento naturale conico.

Ginepro (juniperus)

Il ginepro (Juniperus communis), specie rustica e che tollera bene la potatura, si usava spesso nel XVIII secolo per la creazione di forme semplici, di pergole o di siepi. Attualmente, si impiegano molto le sue specie a sviluppo medio, come Juniperus 'Pfitzeriana

Agrifoglio (Ilex)

La maggior parte degli agrifogli sono a fogliame persistente, rustici, non ha bisogno di molte cure e resistono bene anche all'inquinamento o all'ombra. Ilex aquifollium è una specie adatta alla creazione di siepi spinose o di grandi topiarie. Le sue grandi foglie hanno bisogno di una potatura con forbici tagliasiepi, in primavera o a fine inverno. Ilex crenata o ilex cornuta specie a crescita più lenta e che sviluppano un piccolo fogliame denso, sono ideali per siepi basse e piccole topiarie.

 Tasso (Taxus) 

Con il bosso, è la specie più adatta per l'arte topiaria. Rustico e adatto alle potature più severe, si adatta a tutti i terreni e sopporta anche l'ombra. La sua longevità eccezionale giustifica il suo utilizzo per forme particolarmente elaborate e che necessitano di molto tempo per la loro realizzazione. Si adatta anche alle tecniche a spalliera, dato che ha rami abbastanza flessibili.


Sul piano ornamentale è molto apprezzato il suo magnifico fogliame scuro, ma ne esistono anche forme dorate (Taxus baccata 'Elegantissima').

 Alloro (Laurus nobilis) 

Specie non sempre rustica, nelle zone fredde è spesso coltivata in vaso ricoverati in ambienti protetti. Fogliame elegante e denso, che conviene tagliare con tagliasiepi piuttosto che con forbici, 1 o 2 volte l'anno, in estate. Il portamento naturale dell'alloro è piuttosto conico, ma si presta a numerose forme, in particolare a quella sferica sulla cima di un fusto.

Edera (Hedera)

Pianta rampicante persistente, che ha bisogno di poche cure e che sopporta l'ombra. Le varietà di edera sono molto numerose, e offrono un'ampia gamma di fogliame con colori e forme differenti. Queste varietà si differenziano anche per il loro vigore e rusticità. La pianta è interessante, perché si attacca da sola ai supporti grazie alle sue radici avventizie. Per questo motivo è molto apprezzata per la creazione di “quadri”, ossia, motivi potati in 2 dimensioni sui muri e sulle facciate. Si utilizza sempre di più per realizzare topiarie veloci, grazie alla sua crescita vigorosa, guidando i suoi rami lungo strutture con le forme più diverse.

Lonicera nitida

Questa specie è interessante perché il suo piccolo fogliame persistente assomiglia a quello del bosso, con la differenza che la sua crescita è molto più veloce. Si dovrà potare, quindi, con frequenza dato che ha la tendenza ad impoverirsi alla base. In generale, la lonicera nitida è una pianta che tollera bene la potatura e che si adatta alla spalliera, con rami abbastanza flessibili.

Ligustro (Ligustrum)

Il ligustro è una pianta vigorosa che ha bisogno di poche cure. Alcune specie, come Ligustrum ovalifolium, sono persistenti in clima mite e semipersistenti in altri climi. La crescita rapida del ligustro e il suo bel fogliame denso fanno sì che si utilizzi in forme topiarie, a volte formate direttamente sulla cima di una siepe. Il suo vigore è ideale per il giardiniere che ha fretta, ma fa sì che le potature diventino frequenti in estate e la definizione delle sue figure sarà più grossolana rispetto alle realizzazioni con il bosso. Potatura a nuvola

Le forme a nuvola si creano di solito a partire da conifere come juniperus pfitzeriana o Pinus parviflora. Però, si possono anche impiegare altre piante, come il bosso o ilex crenata.

Regole e consigli di potatura

Aspetti generali

La chiave della potatura ornamentale è ottenere il rispetto della simmetria, che si dovrà controllare costantemente durante il taglio. Per questo motivo si consiglia di eseguire dei tagli leggeri: sarà più facile ripassarli e potare di nuovo per sistemare un difetto; una potatura molto drastica lascerebbe un vuoto antiestetico e difficile da riempire.

Si cerchi di «ragionare» sulla potatura, immaginando quello che deriverà da questa: che gemme si svilupperanno? In che direzione cresceranno i rami? Vanno bene per la forma che si vuole ottenere? D'altra parte, è consigliabile evitare di potare corto una pianta poco ramificata: prima si devono potare leggermente e varie volte i germogli giovani, per stimolare una buona ramificazione. Saranno possibili tosature più accentuate una volta che la pianta sarà sufficientemente cespugliosa. A seconda della specie e del vigore della sua crescita, si dovranno potare i germogli giovani 2 o 3 volte l'anno, iniziando in primavera. Si consiglia di lasciar passare abbastanza tempo tra le potature, per permettere alla pianta di recuperarsi da quanto è, in fin dei conti, un trauma.

L'ultima potatura avrà luogo da fine agosto a metà settembre. Le specie a foglie piccole si potranno potare con le forbici tagliasiepi, ma quelle a foglie grandi, come l'alloro, si tratteranno con le cesoie; questo per evitare la mutilazione delle foglie con un taglio e il loro successivo imbrunimento. Infine si tenga presente che la parte della pianta esposta al sole crescerà prima di quella all'ombra. Non c'è quindi da sorprendersi se il motivo decorativo non si sviluppa in maniera totalmente omogenea.

I metodi: taglio e allevamento a spalliera

La creazione di una topiaria può essere il risultato di un lavoro esclusivo di potatura, lunga e minuziosa se si tratta di figure elaborate. È possibile aiutarsi con delle strutture, come gabbie di filo di ferro che hanno la forma che si desidera dare alla pianta. Queste sagome si pongono sulla pianta giovane. Inizialmente non si poterà molto, dato che si deve lasciare il tempo affinché la gabbia si riempia. Successivamente, sarà sufficiente potare tutto ciò che fuoriesce con lo scopo di creare la forma desiderata. Il primo anno in cui i rami iniziano ad uscire dalla sagoma, si poteranno abbastanza corti per stimolare la ramificazione. Dopo, però, si lasceranno più lunghi, affinché la gabbia, che rimane installata, risulti totalmente dissimulata da un fogliame denso.

Un'altra tecnica usata frequentemente è l'allevamento a spalliera su strutture dello stesso tipo. Questo è possibile con specie i cui rami sono abbastanza flessibili. Se ne possono selezionare alcuni, che si disporranno ad allevamento a spalliera lungo la sagoma. Successivamente i rami si poteranno con regolarità per favorire la ramificazione e una buona copertura della struttura. Il tasso è particolarmente adatto a questo tipo di allevamento. È opportuno ricordare, nello stesso tempo, l'utilità di certe piante rampicanti a fogliame persistente, come l'edera, la cui crescita vigorosa è indicata per la realizzazione di topiarie con l'allevamento a spalliera su di un'intelaiatura.

Curvatura e movimento della linfa

Si ricorda che un ramo curvo è soggetto a modificazioni nei movimenti della sua linfa: questa non salirà molto rapidamente verso la parte alta di una curva, e avrà la tendenza ad accumularsi in quel punto, cosa che favorisce la formazione di nuove gemme (perciò, di nuovi rami). La linfa avrà difficoltà nel suo flusso di discesa, perciò ci saranno meno gemme e rami nella parte discendente della curva di un fusto.

Forme geometriche semplici

Forme arrotondate

La realizzazione di una forma arrotondata è relativamente facile se si rispettano alcune semplici regole:

  • la modellatura di una curva deve sempre iniziare dalla metà superiore e deve proseguire progressivamente, nelle due direzioni allo stesso tempo.
  • Se si tratta di una sfera (si veda la figura 1), si procede nello stesso modo e si ripete l'operazione formando un anello perpendicolare al primo. Così si definiranno 4/4, che si poteranno più facilmente.
  • È sconsigliabile l'impiego di tutta la parte tagliente delle forbici, questo rischierebbe di creare zone piane; si consiglia l'uso della punta, più rispettosa dei movimenti curvi.

Forme ad angoli e facce piane e orizzontali

Le forme geometriche, con le loro facce piane e i loro angoli retti sono le più difficili da ottenere. Per lavorare nelle migliori condizioni, si consiglia di utilizzare tutti gli strumenti che possono facilitare il lavoro: spago, livella, sagoma o intelaiatura con la forma desiderata. Questo è importante se si desidera ripetere varie volte uno stesso motivo, per esempio una serie di piramidi in una strada, poiché si otterrà l'effetto desiderato solo nel caso in cui le piante abbiano rigorosamente la stessa forma. Si dovranno quindi impiegare delle intelaiature con il motivo desiderato (come descritto più in alto). Queste intelaiature si possono comprare, ma si possono anche costruire facilmente con alcune stecche di legno e con del fil di ferro.

Forme più complesse, personaggi o animali

Quando le forme che si rappresentano hanno dimensioni importanti, è preferibile iniziare utilizzando varie piante, affinché l'insieme si copra più rapidamente. I diversi piedi finiranno con l'unirsi e col formarne uno solo. Ovviamente, si dovranno usare piante di origine rigorosamente identica. In questo caso, una delle specie migliori è il tasso, abbastanza flessibile per assumere forme complesse. Se il disegno finale ha molti particolari, si consiglia di lavorare con forbici da foglie corte, più precise, e di non esitare a pronunciare ed accentuare i particolari, che altrimenti finirebbero col cancellarsi durante le potature successive.

Topiaria e piante rampicanti

Le piante rampicanti a fogliame perenne permettono di realizzare rapidamente delle topiarie, per mezzo di spalliere su strutture della forma desiderata.

La crescita rapida e il fogliame abbastanza grande dell'edera fa di esse un buon materiale su cui lavorare per realizzare disegni e forme semplici. Esistono, però, edere a foglie piccole, così come piante striscianti (Ficus pumila, Stephanotis floribunda o Cissus rhoicissus), che si prestano all'allevamento a spalliera in forme più elaborate. La rusticità limitata di queste ultime non permette di usarle in tutte le parti. Si potranno coltivare in vaso affinché passino l'inverno al riparo. Per questo tipo di potatura ornamentale è opportuno cimare molto regolarmente i germogli lunghi, per stimolare una vegetazione più folta.

Potatura a nuvola

Questo metodo, d'ispirazione asiatica, ha come effetto quello di mettere in evidenza una parte del tronco e dei rami. Il fogliame si poterà in modo da ottenere una forma a nuvola con dei contorni morbidi, lungo i rami o alle loro estremità. Questo intervento si può fare in piante già adulte e, a volte, permette persino di restituire una seconda gioventù agli esemplari che non si potano da molto tempo. Tuttavia si deve studiare attentamente la struttura dell'albero o dell'arbusto per scegliere in modo coerente le zone che si lasceranno spoglie.


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Questo articolo è stato scritto da Redazione

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