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Piante grasse: propagazione e cura delle malattie

Pubblicato il 15/08/2016 da Marco Alberti in Piante grasse
Piante grasse: propagazione e cura delle malattie

Senza dubbio, la tecnica per moltiplicare le piante succulente che vuole più tempo è la semina; molte delle più diffuse tra queste piante impiegano parecchi anni a raggiungere dimensioni esteticamente apprezzabili. Volendo seguire questa strada è necessario disporre di semi certificati o semplicemente raccoglierli dalle proprie piante, dopo la fruttificazione.

La semina si può fare in cassette o vasi con terreno che abbia una temperatura tra i 16 ed i 22 °C, con terriccio adatto facilmente rintracciabile in commercio, bagnando accuratamente, in modo che la terra non si asciughi mai completamente, senza esporre a luce diretta; i semi molto piccoli non vanno interratti, mentre per quelli di dimensioni maggiori (Opuntia) si può effettuare un leggero sotterramento. La via più veloce è invece quella della moltiplicazione vegetativa (agamica), attuabile per molte specie. Ricordiamo le principali:

  • Talea di foglia o di fusto: si prendono porzioni di questi organi e le si interra, dalla parte del taglio, in un substrato sabbioso, tenendolo al caldo e leggermente umido, onde favorire la radicazione, processo che può essere velocizzato tramite l'uso di ormoni radicanti;
  • Utilizzo di polloni: molti cactus ed euforbie, nel corso della loro vita, emettono dalla base del fusto nuovi getti che possono essere, con le dovute cautele, staccati e piantati per la radicazione;
  • Innesto: su alcuni cactus, dopo averne asportato una porzione apicale, è possibile tentare di inserirvi un altro soggetto detto marza, di specie diversa ma della stessa famiglia, legandolo con elastici per farli combaciare e saldare; il periodo adatto per questa pratica è quello in cui le piante delle due specie sono in pieno vigore vegetativo.

Leggi le risposte dell'esperto su PIANTE GRASSE:

Piante grasse: malattie e problemi 

Tralasciando i danni da eventi meteorici (grandine e neve) da cui ci si può riparare coprendo con teli le piante o trasportandole in tempo al coperto, si può incorrere a volte in infezioni od infestazioni anche gravi da parte di microrganismi fungini od insetti. Tra i primi, quelli più insidiosi colpiscono a livello radicale o del colletto e causano il marciume dei tessuti e la conseguente morte della pianta: causati da un eccesso idrico e conseguenti a piccole ferite, vanno curati asportando tutte le parti malate e utilizzando preventivamente per le parti sane un fungicida specifico, dopo però avere consultato un esperto.

Nel caso di insetti, i principali agenti di danno sono le cocciniglie, spesso biancastre ed immobili, che si combattono con leggere spazzolature se queste sono poche oppure con insetticidi a base di olio minerale attivato con esteri fosforici; i pidocchi, verdi o neri, e la mosca bianca, compaiono nella bella stagione in colonie numerose e, poiché possono far seccare in poco tempo foglie o steli, devono essere senz’altro combattuti con prodotti chiamati aficidi.

Infine, un altro temibile predatore di succulente si rivela essere il ragnetto rosso che lascia striature rosse sui tessuti quando viene schiacciato: se l’attacco è molto forte, soprattutto sui germogli, usare un acaricida specifico.

Leggi anche "Le Piante Grasse", l'e-book scaricabile gratuitamente dal nostro Portale!

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Questo articolo è stato scritto da marco_alberti

marco_alberti

Marco Alberti è Dottore Forestale, esperto in Piante Cactacee e Succulente, e autore di alcuni studi e volumi sulla flora spontanea e ornamentale. In particolare si occupa di piante succulente coltivate in Italia sia nei giardini pubblici che a livello amatoriale e acquistabili presso vivai specializzati.

La lunga carriera professionale del professor Alberti è costellata di esperienze lavorative di successo, arricchite da Studi botanici, ecologici e paesaggistici, Consulenze per progettazione di aree verdi con analisi paesaggistica, valutazione di impatto ambientale, studi d’incidenza ecologica, Pianificazione forestale per le proprietà di numerosi comuni ed istituzioni locali; Progettazione e direzione lavori in ambito forestale.

Il professor Alberti è docente e autore di numerose pubblicazioni scientifiche e divulgative ed è stato relatore in seminari e convegni.

Se desideri saperne di più sulle Piante Cactacee e Succulente, contatta Marco Alberti:

Dottore Forestale Marco Alberti
via Giulio Cesare, 61
18012 Bordighera (IM)
cellulare: 3293115080