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Ailanto: l'albero del paradiso

Ailanto: l'albero del paradiso

L'ailanto, nome specifico dell'Ailanthus altissima, è una pianta non originaria dell'Italia e dell'Europa, ma proveniente dall'Asia, precisamente dalla Cina e dall'isola di Taiwan. Importata in Europa verso la fine del 1700, come albero da giardino, si è diffusa in modo veloce in tantissimi paesi non solo Europei, ma anche negli Stati Uniti e in alcuni paesi dell'Oceania. Il suo nome, albero del paradiso, deriva dal fatto che cresce velocemente in pochi anni, quasi ad allungarsi a toccare il cielo. In altri paesi viene anche chiamato albero del sole, albero del cielo o anche albero dell'inferno, per l'odore sgradevole che emana. In Cina invece viene anche chiamato "chouchun", la cui traduzione significa albero dal cattivo odore.
Questa pianta preferisce climi temperati e non climi tropicali come altre varietà. Non vive molto a lungo, di solito raggiunge i 50 anni di età, ma ha la capacità di non morire del tutto. Grazie ai polloni che riesce a produrre, essa si rigenera per tantissimi anni.

Caratteristiche generali

Tronco

L'ailanto può raggiungere altezze che variano dai 17 fino ai 20 metri, con un tronco di circa 1 metro di diametro. Ha una corteccia color grigio chiaro, solitamente liscia. Quando l'ailanto inizia ad invecchiare la corteccia diventa ruvida e presenta molte "cicatrici", dette lenticelle; quando una foglia cade e resta su di un ramo si forma una macchia nera a forma di cuore, per questa particolarità si forma una piccola cicatrice. Tutto l'albero e non solo le foglie producono un odore sgradevole.

Foglie

Le foglie sono lunghe fino a 90 cm; sono larghe e hanno una forma pennata, disposte alternate sullo stelo. Esse contengono circa 12 foglioline più piccole organizzate in coppia. I nuovi germogli sono di colore rosso chiaro, per poi diventare di colore verde scuro. Alla base delle foglie presentano una ghiandola che emana un cattivo odore.

Fiori

I fiori dell'ailanto sono piccoli e possono raggiungere circa 50 cm di lunghezza. Il colore dei fiori può variare dal verde chiaro fino al rossiccio e sono composti da 5 o 6 petali. L'ailanto produce fiori sia maschili che femminili, solitamente quest'ultimi venivano preferiti per scopi ornamentali, perché non emanavano un brutto odore nei confronti di quelli maschili. La fioritura avviene verso il mese di maggio e l'inizio del mese di luglio.

Varietà più conosciute di ailanto

Esistono tantissime varietà di ailanto, ma quella più conosciuta e coltivata in Europa è la varietà Ailanthus altissima. Tutte le specie di questa pianta sono originarie dell'Asia e dell'Australia; amano le zone tropicali e possono raggiungere altezze massime di 25 metri.

Terreno e clima ideali

Questa pianta preferisce climi temperati, ma si adatta facilmente anche a climi più caldi o a temperature molto basse, anche sotto lo zero. Si adatta a zone ombreggiate, ma solitamente cresce in zone molto assolate.
L'ailanto cresce su qualsiasi tipo di terreno, come quelli salini, aridi, argillosi o acidi. Il terreno migliore per la crescita della pianta è quello limoso e umido, mentre non ama terreni con eccessivo ristagno di acqua.
Crescono in qualsiasi ambiente, ma nelle zone urbane crescono ancora più rigogliose, infatti si adattano anche a zone con forte inquinamento. Per questa sua caratteristica viene usato per rigenerare ambienti e luoghi inquinati.

Ailanto: concimazione e irrigazione

L'ailanto non richiede una particolare concimazione, ma solitamente il concime che deve essere usato è un fertilizzante liquido o in polvere. Quando si concima una pianta bisogna saper somministrare tale concime, per non provocare problemi ad essa.

La concimazione risulta essere un passaggio molto importante e per effettuarla al meglio bisogna scegliere anche un prodotto completo. Portale del Verde ha selezionato per te uno dei migliori concimi che puoi trovare su Amazon con spedizione gratuita.

Bisogna sapere che l'ailanto sviluppa radici molto profonde, per questo può danneggiare l'ambiente circostante. Se la pianta si trova in un clima mediterraneo, bisogna concimarlo ogni 8/10 giorni circa, con un prodotto con giuste sostanze nutritive; solitamente la concimazione avviene solo una volta all'anno durante il periodo primaverile.
Essendo una pianta rustica l'ailanto non ha bisogno di essere innaffiato, perché si accontenta dell'acqua piovana e di qualsiasi tipo di terreno si trova.

Leggi le risposte dell'esperto sugli ALBERI ORNAMENTALI:

Come moltiplicare l'ailanto?

La pianta di ailanto si moltiplica in diversi modi, tramite talee, dai semi, dalla radice o tramite i tanti polloni che produce. I semi devono essere piantati in un terreno sabbioso e molto fertilizzato. Le talee e i polloni invece devono essere sistemati in un composto fatto di torba e sabbia.

Potatura dell'ailanto

L'ailanto, considerata anche una pianta molto infestante, va potata eliminando i polloni della base, i rami secchi e i rami con i frutti, quelli destinati alla riproduzione della pianta.

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Ailanto: malattie e rimedi

Questa pianta non ha molti nemici come parassiti perché è una pianta molto resistente. Un parassita che può colpire la pianta è la larva del Philosamia cynthia, chiamata anche larva dell'ailanto; i danni che essa provoca sono molto contenuti. Altri parassiti e malattie che possono colpire la pianta, ma in modo molto raro, sono la cocciniglia, la ruggine, il mal bianco e gli afidi. Tutti questi problemi possono essere risolti con specifici prodotti come l'Olio di Neem e il sapone molle; con un giusto utilizzo la pianta ritorna ad essere forte e molto rigorosa.

Diversi usi dell'ailanto

- Usi medicinali dell'ailanto
In Cina questa pianta e usata sin dall'antichità e ancora oggi viene usata per preparare prodotti e creme curative. Un tempo veniva usata per curare malattie mentali e la perdita dei capelli, mentre oggi, usando le radici, la corteccia e le foglie viene usata come astringente, contro la diarrea e contro il raffreddore. Con la corteccia viene anche preparato un composto adatto a chi soffre di asma, di epilessia e di problemi di cuore.

- Usi ornamentali dell'ailanto
Arrivata in Europa verso la fine del 1700 questa pianta iniziò ad essere usata come pianta ornamentale, vista la sua facile adattabilità e una crescita veloce. In pochi anni si è diffusa nei giardini di nobili e ricche famiglie, ma anche lungo i lati delle strade, come ornamento. Altro uso di questa pianta è il rimboschimento dei terreni franosi o secchi, lungo le ferrovie o le strade, per contenere il terreno scosceso.

- Miele di ailanto
Un uso della pianta molto apprezzato è la produzione di miele, detto appunto miele di ailanto. Le api si nutrono dei fiori di questa pianta, per cui viene creato un miele monoflora, dal gusto fruttato, simile all'uva moscata, alla pesca o simile al fico. Viene utilizzato molto per preparare macedonie e gelati. Può capitare che le api raccolgano il nettare di tiglio, di acacia e di ailanto contemporaneamente, producendo cosi un miele dal sapore misto e gustoso.

- Produzione del baco da seta
Uno degli usi che non riuscì a svilupparsi come previsto fu quello della produzione per il baco da seta. Dopo aver piantato tante piante di ailanto si decise di introdurre in Europa un tipo di baco da seta, simile a quello originale, il bruco Philosamia cynthia. Questo insetto non riuscì ad adattarsi al clima europeo e non produsse mai seta a sufficienza per il commercio. Cosi la produzione cessò in breve tempo, anche se l'insetto iniziò a naturalizzarsi sugli alberi di ailanto e tutt'ora e ancora presente in Italia.

- Altri usi dell'ailanto
Il legno dell'ailanto può essere usato come combustibile, perché emana una fiamma di colore chiaro e non produce molta cenere. Oltre ad essere bruciato, il legno viene usato anche nell'industria cartaria. Anche le foglie possono essere utilizzate, per colorare la lana, perché producono un colore giallo.

Diffusione massiccia dell'ailanto

La pianta di ailanto può essere considerata una pianta infestante e invasiva per tanti motivi. Uno dei motivi principali è la sua veloce crescita in qualsiasi ambiente si trovi, anche in ambienti angusti, con poco terreno; infatti cresce anche tra le crepe di edifici, tra i muri delle case, provocando danni alla struttura. Inoltre, cresce anche dopo che si e verificato un incendio o una tempesta, per questo viene detta anche pianta pioniera.
Un altro motivo è la particolare sostanza che emana dalle sue foglie e radici, l'ailantone; questa sostanza blocca la crescita di altre piante, favorendo la crescita del solo ailanto.
Altro motivo è la sua veloce riproduzione, che avviene tramite semi o polloni lungo la base della pianta. Per eliminare del tutto la pianta, non serve semplicemente tagliarla, ma sradicarla, facendo attenzione ad eliminare qualsiasi traccia vegetativa di essa. Tagliando la pianta, essa si riprodurrà con facilità e continuerà ad infestare l'ambiente circostante. Per controllare la riproduzione massiccia di questa pianta si possono usare anche prodotti specifici come potenti erbicidi oppure usare la tecnica della cercinatura, ovvero tagliare una parte della corteccia, affinché la pianta non muoia del tutto.

L'ailanto come pianta tossica

Oltre al suo odore sgradevole, la pianta di ailanto è anche tossica. Viene usata in ambito farmaceutico, ma un uso non controllato, è molto sconsigliato proprio per la sua tossicità. Le sostanze tossiche che possiede sono molte e possono provocare irritazioni cutanee e dermatiti. In caso di allergie molto forti rivolgersi al proprio medico. Nonostante sia tossico, l'ailanto viene prescritto in piccolissime quantità sempre inferiori ai 10 gr.

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Questo articolo è stato scritto da Redazione

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