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Sir Peter Smithers: l'agente segreto con la passione per il giardinaggio e la natura

Sir Peter Smithers: l'agente segreto con la passione per il giardinaggio e la natura

Non avevo mai sentito parlare di Sir Peter Smithers fino ai primi di settembre 1999 in occasione dell’inaugurazione della prima edizione di una grande mostra di giardinaggio, SINFONIA FLOREALE, che si svolgeva sul lungolago di Arona, sul Lago Maggiore, Sir Peter era tra le autorità che dovevano tenere un breve discorso appunto in occasione dell’inaugurazione. Solitamente alle inaugurazioni partecipa un discreto numero di persone, non tanto per ascoltare i soliti discorsi di circostanza dei politici, che si spera siano brevi, ma perché finita la cerimonia ci si butta all’assalto del buffet, se il buffet fosse in un momento diverso penso che nessuno assisterebbe all’inaugurazione ed ai pomposi discorsi dei politici.

Dopo il discorso del sindaco di Arona e di un politico locale toccò a Sir Peter, che fece un discorso brevissimo ma che riscosse una gran quantità di applausi, raccontò che quando era nel governo inglese un giorno fu convocato per una riunione di governo urgentissima, ma le previsioni meteo annunciavano intense piogge in arrivo e Sir Peter doveva piantare i bulbi, non poteva aspettare, se non li piantava subito, poi pioveva per un pezzo e correva il rischio di non riuscire più a piantarli, dopo brevi consultazioni fu trovata la soluzione: fare la riunione di governo nel suo giardino mentre piantava i bulbi.

“Ma è stato meglio così” disse, “anche gli altri membri del governo furono d’accordo che l’ambiente giardino aveva contribuito alla distensione ed a mitigare gli animi”. Poi Sir Peter, rivolgendosi verso di noi, proseguì “Se dovete fare una discussione, non fatela al chiuso, ma in giardino, in mezzo al verde, perché l’ambiente vi aiuta, la natura vi dà una mano”.

Il discorso fu brevissimo, ma gli applausi no, i presenti, me compreso, affascinati dal discorso non smettevano di battere le mani a questo signore alto alto, secco secco e dal fisico atletico nonostante gli 86 anni d’età e di cui non avevo mai sentito parlare. Sir Peter aspettò pazientemente che finissero gli applausi e aggiunse “E poi è stato meglio anche per i bulbi”.

Domandai ad alcuni colleghi che erano con me ad assistere all’inaugurazione “Ma chi è questo qui?” mi risposero “Ma come non conosci Sir Peter Smithers?”. I vivaisti di piante da giardino lo conoscevano molto bene e ne parlavano con grande ammirazione e deferenza, aveva un magnifico giardino a Vico Morcote, sul lago di Lugano, ad una quarantina di km da casa mia, era diventato un giardino famosissimo tra gli amanti del giardinaggio ed era molto visitato, era diventato una meta turistica, Sir Peter era sempre disponibile a far vedere il giardino a tutti i visitatori, ma alcuni di questi li definiva “bottiglie vuote”.

Dopo l’inaugurazione scambiai qualche parola con lui, ne ebbi l’impressione che era un vero gentlemen, aveva un qualcosa di “magico” infatti tutti quelli che l’hanno conosciuto ne sono rimasti affascinati.

Un mio cliente, che nonostante la giovane età era diventato un buon amico di Sir Peter, mi raccontò un simpatico aneddoto, negli ultimi tempi Sir Peter aveva acquistato due simpatici cagnolini che avevano però il vizio di scavare buche in giardino, una volta una visitatrice gli chiese “Ma quei cani non le fanno danni in giardino?” e Sir Peter le rispose “Ma no… fan più danno i giardinieri!”

L’avventura di un giardiniere

Sir SmithersNel 1995 all’età di 82 anni scrisse in inglese il libro ADVENTURES OF A GARDENER a cui seguì, a cura dell’Accademia Piemontese del Giardino, nel 2005 l’edizione italiana L’AVVENTURA DI UN GIARDINIERE Silvana Editoriale spa.

È un libro bellissimo, tutti gli amanti del verde dovrebbero leggerlo, non avrei mai pensato di emozionarmi tanto nel leggere un libro di giardinaggio, e a chi come me ha avuto il piacere di conoscerlo sembrerà non di leggere il libro ma di vedere Sir Peters raccontarlo.

Il libro parla della sua vita, da bambino, da studente, da agente segreto, da politico e da diplomatico ma sempre con un occhio al giardinaggio e di come in tutti questi anni la sua idea di giardino sia andata man mano evolvendosi fino a tradursi in magnifica realtà nella realizzazione del giardino di Vico Morcote.

Ha creato giardini a New York, in Messico, in Inghilterra ed a Strasburgo dovunque lo portava a vivere la sua particolare professione, con l’esperienza di questi giardini ha stilato un elenco di 12 “comandamenti” a cui attenersi per l’ideazione del giardino di Vico Morcote tra questi riporto i primi 2 e l’ultimo.

1° Darà gioia e piacere al proprietario ed ai suoi amici senza essere di peso o causare ansia.

2° Sarà pertanto concepito e realizzato in modo da ridurre al minimo il lavoro necessario, e ancor più il lavoro dovrà diminuire con il progredire dell’età del proprietario.

12° Nessuna pianta verrà venduta o scambiata. Se disponibili senza particolari difficoltà, saranno volentieri regalate a giardinieri capaci. Il piacere di possedere una pianta molto bella non è completo fin quando non la si è donata ad un amico.

Peter Smithers nacque nel 1913 in una ricca famiglia di industriali inglesi, durante la prima guerra mondiale (1914-1918) i genitori furono impegnati nelle operazioni belliche e Peter fu affidato ad una bambinaia, fu la tata ad insegnargli a costruire il suo primo piccolo giardino ed a trasmettergli la passione del giardinaggio, già da piccolissimo aveva e curava un suo piccolissimo giardino.

Dal libro "L’Avventura di un giardiniere": "L’amore per il verde e per le piante che la tata ha radicato in me quand’ero sotto la sua tutela ha rappresentato un tranquillo rifugio ed è stato come il filo conduttore della mia vita, impegnata nelle contese politiche di un mondo sempre più violento”.

A otto anni entrò al college Hawtrey’s School, non gli piaceva, ma fortunatamente aveva avuto dal preside il permesso di occuparsi di un’aiuola in giardino. A 13 anni entrò nella scuola di Harrow, con l’eccezione del laboratorio di meccanica e della squadra di tiro al bersaglio trovava questa scuola deprimente e sgradevole, qui iniziò a tenere un registro di ogni pianta o pacchetto di semi acquistato, alla morte di Sir Peter nel 2006, il registro è arrivato a superare 32.000 voci.

Quando Peter aveva 15 anni un nuovo insegnante lo contagiò nell’amore per la storia, fino allora considerata una serie di fatti vecchi e superati, il nuovo professore gli fece vedere la storia come un’ eccitante ed appassionante cronaca delle vicende umane, da allora ogni giorno acquistava e leggeva due giornali, ora la sua aspirazione era di poter studiare storia al Magdalen College di Oxford a 17 anni vinse una borsa di studio e con grande soddisfazione entrò in quella scuola, tra l’altro l’entrata dell’orto botanico dell’università era proprio di fronte alla portineria del Magdalen College.

Al servizio di Sua Maestà

Nel 1939 allo scoppiò della guerra Peter, aveva 26 anni, si arruolò nella Royal Naval Volunteer Reserve, venne imbarcato sulla regia nave Radiant ma per poco tempo perchè per la prima ed unica volta nella sua vita si ammalò seriamente, poi convalescente fu dichiarato inabile al servizio in mare e destinato al servizio a terra, gli si prospettava un’attività da burocrate che detestava. Fortunatamente prima di ammalarsi, in un bar del porto aveva conosciuto un capitano del servizio informazioni della marina, collega del capitano di corvetta Jan Fleming che era l’assistente personale del direttore del servizio informazioni della marina e sarebbe poi diventato famoso come l’ autore dei romanzi di James Bond, Fleming aveva 4 anni più di Smithers, arruolò il giovane Peter nell’intelligence e divennero poi amici per tutta la vita.

La prima operazione di Peter nei panni di 007 fu in Francia, poi, in seguito all’invasione tedesca fu spedito all’ambasciata di Washington come addetto navale, tipica copertura degli agenti segreti. A Washington Peter aveva un piccolo terreno adiacente alla sua abitazione e, anche qui, il pochissimo tempo libero cercava di dedicarlo al giardinaggio.

In seguito fu inviato in Messico come addetto per l’America Centrale, sembra che “zio John” così veniva soprannominato l’Ammiraglio Goodfrey, capo dei servizi segreti britannici, ben conoscendo la passione di Smithers per il giardinaggio, mentre firmava l’ordine di trasferimento di Peter abbia raccomandato a Jan Fleming: “Deve ricordarsi che è un addetto navale, e non un addetto botanico!”

In Messico Peter incontrò Dojean che divenne sua moglie dopo un fidanzamento di 3 settimane, ormai il sistema informativo che aveva avuto il compito di organizzare funzionava e non era più necessario viaggiare in continuazione per tutto il Centro America, poteva controllare tutto comodamente dall’ambasciata in Messico, prese in affitto un cottage a Cuernavaca con un giardino attraversato da un ruscello di acqua purissima, e questo divenne il suo eden, in questo giardino coltivò anche molte orchidee che attaccava ad ogni albero disponibile.

Un simpatico aneddoto di questo periodo messicano fu che durante un viaggio in missione a Vera Cruz, aveva visto su un albero, in una posizione accessibile, una bellissima orchidea fiorita, nel viaggio di ritorno raccolse la pianta (Schomburgkia tibicinis) e la mise nell’auto, quella pianta con grandissimi pseudobulbi gli era sembrata stranamente leggera, non sapeva che gli pseudobulbi delle Schomburgkia sono cavi perché queste piante vivono in simbiosi con delle formiche particolarmente grandi ed aggressive che vivono all’interno degli pseudobulbi ma questo l’avrebbe scoperto dolorosamente nel lungo viaggio di ritorno a Cuernavaca.

In questo periodo nel corso di un viaggio si fermò in Costa Rica a Cartago per visitare i signori Lankester, una coppia di anziani coniugi inglesi e lì vide un giardino che influenzò fortemente la sua concezione del giardino che avrebbe costruito molti anni dopo a Vico Morcote, oltre il prato dove era stato invitato a prender il tè, un bosco appariva apparentemente abbandonato con alberi caduti ed in decomposizione e nuovi giovani alberi nati spontaneamente, in questo naturale susseguirsi di vita e di morte erano stati aperti sentieri e i rami degli alberi erano stati usati per attaccarvi orchidee del Costa Rica*.

Nel 1950 fu candidato dal partito conservatore ed eletto nel parlamento inglese nel collegio di Winchester, tornò in Inghilterra e si stabilì a Colebrook house vicino alla cattedrale di Winchester, dove realizzò un nuovo giardino, divenne poi sottosegretario di stato al ministero degli esteri.

Nel 1964 fu nominato segretario generale del consiglio d’Europa a Strasburgo e anche qui realizzò un nuovo giardino nella suntuosa residenza messa a disposizione della sua carica.

Nel 1969, alla fine del mandato, doveva tornare nel parlamento inglese, ma non andava d’accordo con la corrente che dominava nei conservatori e si ritirò da pensionato a Vico Morcote sul lago di Lugano dove ha acquistato un vecchio vigneto abbandonato e qui ha dato sfogo alla sua passione creando il “suo” giardino ideato facendo tesoro dell’esperienza degli altri giardini realizzati in precedenza.

A quel tempo uno straniero non poteva acquistare un immobile in Svizzera, ma per Sir Peter fecero un’eccezione.

In seguito fu un consigliere molto apprezzato da Margaret Thatcher.

Sir Peter Smithers è morto l’8 giugno 2006 all’età di 93 anni.

Sembra che Fleming si sia ispirato alle avventure di Peter Smithers per i suoi romanzi su 007, quando scrisse il primo libro di James Bond, ne mandò una copia a Smithers con la dedica "Ti riconosci?" E quando il Daily Express volle fare un fumetto su James Bond, chiese a Fleming di collaborare con i suoi disegnatori per definire le fisionomie dei personaggi del romanzo, e l’aspetto di 007 era identico a Peter Smithers giovane.

Queste sono 2 frasi del libro di Sir Peter, mi sembra che sintetizzino bene la filosofia della sua vita:

“Considero il giardinaggio e le piante come l'altra metà della mia vita, un contrappeso alle dispute politiche, così la vita è stato un insieme armonioso di due metà contrastanti.”

“Oggi, dopo aver visitato 84 paesi, sono ancora convinto che la propria casa ed il proprio giardino siano il miglior posto dove stare e le piante sono tuttora la mia compagnia preferita.”

*Alla scomparsa dei coniugi Lankester il loro giardino sarebbe sicuramente andato in rovina se un botanico costaricense Rafael Lucas Rodriguez Caballero, non avesse scritto a molte istituzioni di tutto il mondo affinchè intervenissero per salvare quel giardino “unico”.

L’unica istituzione a mostrarsi interessata fu l’AOS (American Orchids Society) che per valutare se ne valeva la pena inviò un allora giovane botanico, Calaway Dodson, che sarebbe in seguito diventato uno dei massimi esperti di orchidee e per molti anni direttore del Mary Selby Botanical Garden, Dodson diede un’opinione favorevole e l’AOS acquistò il giardino e lo regalò all’università del Costa Rica con la clausola che lo conservasse come giardino botanico. Oggi in quel giardino lavora Franco Pupulin.  

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Questo articolo è stato scritto da Giancarlo_Pozzi

Giancarlo_Pozzi

Giancarlo Pozzi, titolare dell'azienda floroviavaistica Orchideria di Morosolo, è esperto di Orchidee.

La sua passione per le Orchidee inizia davvero presto. All'età di 16 anni il sig. Pozzi utilizza le serre del padre per la coltivazione delle prime orchidee, inizialmente come fiore reciso, con Phalaenopsis, Cattleya e Cymbidium. In seguito, un po' per caso, in seguito ad una partita sbagliata di orchidee, comincia la coltivazione di alcune specie botaniche.

Oggi l'Orchideria di Morosolo, con le sue oltre 2.000 orchidee in coltivazione, rappresenta un punto di riferimento essenziale, oltre che un fiore all'occhiello della floricoltura italiana, per gli ibridi creati, che, fino a questo momento, sono ben 39 registrati presso l'Orchid Register della Royal Horticultural Society di Londra, l'"anagrafe" mondiale delle orchidee.

Orchideria di Morosolo 
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