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Preparare l'orto in primavera

Quali sono i lavori da realizzare in questo periodo per avere un orto produttivo e fertile

Preparare l'orto in primavera

Ci siamo: con l'arrivo della primavera, si ha il momento ideale per cominciare a preparare il terreno per i trapianti. Dopo il lavoro fatto a fine autunno/inverno, la terra sarà ben fertilizzata e pronta per essere coltivata. Per cominciare, sarà necessario rimuovere un po' la terra che, durante le piogge del periodo invernale, si sarà ricompattata. Il lavoro che dobbiamo svolgere è quello di rendere la terra friabile per permettere alle radici delle piantine che vogliamo coltivare, di crescere comodamente.

La preparazione del terreno per il trapianto consiste nei seguenti passaggi: vangare nuovamente il suolo, estirpare bene tutte le erbacce facendo attenzione a non lasciare le radici altrimenti queste rispunteranno nuovamente, gettate il tutto nel vostro contenitore per il compost.

Dovete cercare di rendere il terreno più friabile possibile. Più lavorate in questa fase, meglio crescerà la pianta

Arrivati a questo punto, il lavoro più pesante è finito, ma quello che vi aspetta adesso è altrettanto importante e da questo dipenderà la produzione e il tempo che dovrete dedicare alla raccolta dei prodotti. Pensate bene a quali ortaggi coltivare e alla quantità, dividete il terreno in aeree non troppo grandi, in modo da organizzare le varie colture in settori ben delimitati, non dimenticate di considerare una ragionevole distanza per il passaggio.

Le varie piantine andranno poste in solchi ben delimitati, pensando anche a come dovrete irrigare, quindi andranno realizzati trasversalmente rispetto alla pendenza che seguirà lo scorrimento dell'acqua. Per la coltivazione di ortaggi primaverili ed estivi, consiglio di mettere le piantine nel solco, così eviterete di disperdere acqua. Per gli ortaggi invernali invece è conveniente mettere le nostre coltivazioni in cima alla montagnola di terra creata con il solco (baulatura), evitando così che durante il periodo invernale ci sia un ristagno di acqua, molto dannoso per le piante. Pensate alla dimensione che il prodotto raggiunge poco prima della raccolta e tenetevi larghi, è bene che la pianta abbia più spazio per crescere rigogliosa. È meglio una pianta ben sviluppata che due più piccole non cresciute completamente per la mancanza di spazio.

La preparazione del terreno è finita, ora non vi resta che scegliere gli ortaggi e trapiantarli.

I lavori nell'orto

Vangate il terreno a una profondità di almeno 30 cm, eliminando tutte le radici di piante infestanti per evitare che queste ricrescano in primavera, invadendo il vostro orto, togliendo spazio e sostanze nutritive alle vostre colture. Togliete anche il maggior numero di sassi (se presenti) in modo da facilitare la lavorazione del suolo in un secondo momento.

Rendete il terreno più friabile. Se la terra è troppo argillosa aggiungete un po' di sabbia e arricchitelo di sostanze nutritive con il concime. Per l'orto i migliori sono gli organici pellettati. Anche il compost è ottimo per la concimazione e rende il terreno molto friabile senza contare che, se autoprodotto, significa risparmio economico oltre che ecologico. Fresate il terreno sminuzzando le grosse zolle che si sono create con la vangatura.

Sgretolate la terra, mescolandola bene con il concime che avete aggiunto e che andrà a fertilizzare lo strato di terra dove ci saranno le radici delle nostre colture. Cercate di rendere la superficie del terreno il più uniforme e piana possibile per agevolare il lavoro futuro. Raccogliete tutte le piante infestanti che avete rimosso dal terreno e buttatele nella compostiera.

Seminare o trapiantare

Un tempo le piante crescevano selvatiche e spontanee ovunque e l'uomo le raccoglieva scegliendo tra quelle più adatte alla sua alimentazione ed al suo gusto. Quindi selezionò le piante migliori e da esse cominciò a produrre il seme per poterle coltivare nel suo orto. Qui convivevano magnificamente bene tra di loro tanti ortaggi.

Ma, con il passare del tempo, le piante diventavano sempre più deboli e i semi sempre più scadenti. Un bel giorno notò che le api, nel loro frenetico movimento e posandosi di fiore in fiore, avevano incrociato i fiori di due piante che, a loro volta, avevano dato origine a una nuova varietà più forte e resistente: la scoperta delle sementi ibride F1. Nel corso del tempo le sementi ibride F1 trovarono sempre più impiego per le loro rese e resistenze. Per non sprecare un seme così prezioso si pensò di farlo crescere in luoghi protetti (serre) per poi trapiantare a dimora le piantine senza rischi di perdite come succedeva con le semine dirette in campo.

Il Corretto Trapianto

Il trapianto permette lo sviluppo delle piante in periodi non troppo favorevoli e di anticipare la raccolta.

Rimuoviamo la piantina, con tutta la terra, dal vasetto di plastica utilizziamo una piccola paletta per fare un buco nel solco della larghezza del vaso e 5 cm più profondo, inseriamo la piantina con la terra nel buco e avviciniamo la terra al fusto della piantina, premendo un po' per stabilizzarla. Una volta trapiantate tutte le piantine bagniamo abbondantemente.

È la terra che va bagnata abbondantemente non la pianta, evitate quindi di vaporizzare l'acqua su tutta la superficie coltivata. Il solco che avete precedentemente creato serve proprio per trattenere l'acqua quindi con il classico tubo da giardino o con l'innaffiatoio versate l'acqua nel solco.

Se non bagnate le foglie eviterete fastidiose malattie delle piante che potrebbero influire negativamente sulla produzione delle vostre colture. Trapiantare permette di diminuire molto i tempi di coltivazione ottenendo risultati sicuri e superiori.

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