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Melo Cotogno: coltivazione e potatura

Melo Cotogno: coltivazione e potatura

Melo Cotogno - Cydonia oblonga

Caratteristiche del melo cotogno

Il melo cotogno si coltiva in Europa da secoli; in alcuni testi classici greci, latini ed arabi si menzionano già le sue proprietà. Il frutto del melo cotogno è aspro e si usa nella preparazione di marmellate o per fare il tipico dolce di cotogna per la merenda dei bambini.

Durante il suo sviluppo, si presenta ricoperto da una peluria che perde quando raggiunge il punto ottimo di maturazione. L'albero cresce lentamente, ma si tratta di una specie rustica, che richiede poche cure. È a foglia caduca e, come il pero e il melo, la sua fioritura avviene una volta che sono spuntate le foglie. La sua sagoma è irregolare ed il tronco presenta un portamento tortuoso; normalmente non misura più di 4 o 5 m. l fiori appaiono isolati, da marzo a maggio, e sono grandi e di colore bianco.

Frutto del melo cotogno: varietà, caratteristiche 

Il frutto del melo cotogno è un pomo pirifome che matura in autunno. Si distinguono due tipologie di cotogno, in base alla forma del frutto: maliformi e piriformi, di cui la prima è più apprezzata. Il panorama varietale si riferisce alla forma del frutto maliformi (Del Portogallo, Mollesca, Champion, Ronda, Maliforme Tencara) e piriformi (Di Bazine, Gigante di Vrania, Lescovatz, Di Smirne). Le varietà più diffuse sono il cotogno comune, dai frutti di colore giallo e produzione media; il Gigante di Vranja, molto fertile, vigoroso e dal frutto grande e con polpa aromatica, e il cotogno del Por togallo, vigoroso e produttivo. La maturazione delle mele cotogne avviene in ottobre: la raccolta comincia quando i frutti iniziano a emanare la loro fragranza caratteristica; normalmente si raccolgono a mano.

Coltivazione melo cotogno: temperatura, terreno ed innesto 

Preferisce i climi temperati, tuttavia, nel caso delle coltivazioni amatoriali, si può piantare in qualunque regione, poiché resiste a temperature fino a -20°C. Per quanto riguarda il tipo di suolo, è più esigente: preferisce quelli leggermente acidi, quindi la presenza di calcare rappresenta un fattore limitante. In questi casi conviene piantare meli cotogni innestati sul portainnesto BA29. Si usa anche il piede franco a partire da seme, sia nella selezione di nuove varietà di melo cotogno, sia per utilizzarlo come portainnesto in pero o melo, poiché il melo cotogno è capace di sviluppare un sistema radicale esteso e profondo. Tuttavia, a volte si desidera il contrario: diminuire il vigore dell'albero; in questo caso il melo cotogno si innesta su Adams, MC o BA 29; per ottenere delle buone condizioni di coltivazione su terreni pesanti, si usa il portainnesto EMA. Bisogna sottolineare, inoltre, che i portainnesti EMA e MC sono resistenti ai nematodi.

Propagazione melo cotogno

Il metodo di moltiplicazione del melo cotogno è quello vegetativo, sia per talee ottenute su legno dello stesso anno, alle quali sono state eliminate le foglie, sia per margotta con rincalzatura; quest'ultima si effettua in luglio e in dicembre, e le talee si possono separare, previa potatura di spuntatura. Analogamente, il melo cotogno non è un albero difficile da potare.

Potatura del melo cotogno

La potatura del melo cotogno si esegue subito dopo la caduta delle foglie. Di norma si lascia in forma libera, a vaso oppure viene allevato a palmetta. La potatura di formazione consiste nel tagliare i rami principali per formare la struttura a vaso aperto e praticare leggere potature per accorciare i rami secondari; l'obiettivo è mantenere una chioma estesa ed evitare che alcuni rami si incrocino con altri e facciano ombra al resto della chioma. Il melo cotogno comincia a dar frutto dopo 5 o 6 anni. Durante la coltivazione, si praticano potature di mantenimento per migliorare la produzione, eliminando i rami deteriorati e i succhioni, poiché quest'albero produce spontaneamente le gemme fruttifere all'estremità dei rami.


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Questo articolo è stato scritto da Redazione

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