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Euphorbia (Euforbia)

Famiglia: Euphorbiaceae

Nome Volgare: Euforbia

Euforbia o Euphorbia - Descrizione generale

Appartenente alla famiglia delle Euphorbiaceae, l'Euphorbia comprende un vastissimo numero di specie sia legnose che erbacee, quindi si possono avere rampicanti, arbusti e piccoli alberi.

Addirittura alcune somigliano a cacti sebbene non vi sia familiarità con queste altre tipologie di piante. Nella sua quasi totalità, con poche eccezioni, sono specie di piante ermafrodite: i fiori maschili si sviluppano dopo quello centrale.

Le euforbie contengono un lattice velenoso il quale ha proprietà emetiche; molte tipologie hanno anche grandi spine.
È più diffusa nelle zone tropicali del mondo sia in America che in Africa, ma si può trovare anche nelle zone dal clima temperato, come quelle mediterranee.

Diverse varietà hanno delle foglie che danno loro un aspetto di albero e le loro fioriture non sono dovute a veri e propri fiori, ma alle bratte, cioè alle foglie che cambiano la loro pigmentazione trasformandosi. 
La particolarità di questa pianta sta nel fatto che, una volta raggiunta la maturità, i semi contenuti nei frutti vengono lanciati lontano dalla pianta originaria

Euphorbia amygdaloides 'Purpurea'

Euphorbia amygdaloides 'Purpurea'

Euphorbia amygdaloides var. robbiae

Euphorbia amygdaloides var. robbiae

Euphorbia characias

Euphorbia characias

Euphorbia characias ssp. wulfenii

Euphorbia characias ssp. wulfenii

Euphorbia corallioides

Euphorbia corallioides

Euphorbia cyparissias

Euphorbia cyparissias

Euphorbia dulcis 'Chameleon'

Euphorbia dulcis 'Chameleon'

Euphorbia griffithii 'Fire Glow'

Euphorbia griffithii 'Fire Glow'

Euphorbia lathyris

Euphorbia lathyris

Euphorbia x martinii

Euphorbia x martinii

Euphorbia mellifera

Euphorbia mellifera

Euphorbia myrsinites

Euphorbia myrsinites

Euphorbia palustris

Euphorbia palustris

Euphorbia polychroma

Euphorbia polychroma

Euphorbia rigida

Euphorbia rigida

Euphorbia seguieriana ssp. niciciana

Euphorbia seguieriana ssp. niciciana

La varietà del dell'Euforbia 

L'Euphorbia racchiude oltre 1700 specie di piante che provengono da tutto il mondo. 
Per la maggior parte producono tutte, se tagliate in qualche loro parte, un sostanza bianca piuttosto urticante. Sebbene molto diverse tra loro, la cosa che le accumuna tutte è il fiore unisessuale.

In linea di massima si può scegliere di dividerle tra piante grasse e non. Una tra le più conosciute, non grasse, è la cosiddetta Stella di Natale ovvero l'Euphorbia Pulcherrima
Euforbia arborea è presente nel bacino del Mediterraneo e si può trovare fino a 600-700 metri di altezza. Si presenta con le caratteristiche del cespuglio, dal colore molto verde. Durante l'estate perde le foglie e rimane solo l'apparato scheletrico. Se i rami si spezzano producono un lattice irritante per la pelle e le foglie cadono in terra quando sono rosse, mentre i fiori tendono al giallo, tra aprile e giugno, quando raggiungono la loro maturazione. I semi grigi e piatti sono letteralmente espulsi dalla pianta.

L'Euforbia spina di Cristo o milii, invece, una pianta succulenta che si può tenere anche in casa.

Esposizione dell'Euphorbia 

Predilige una esposizione al sole, ma è opportuno non lasciarla pienamente sotto i raggi solari nelle ore più calde della giornata.

La fioritura dell'Euforbia 

Si verifica tra la fine dell'inverno ed il principio della primavera, sbocciando, i fiori, dagli apici dei fursti. Data la diversità della specie, questi si presentano riuniti in grappoli, con colori diversi, anche se il più tipico è il giallo, sebbene ne esistano di rossi e rosati.

Euforbia: concimazione 

Si può concimare ogni 10 giorni circa con un concime ad azoto ridotto ed a lento rilascio, per dare un adeguato apporto di sali minerali; con lo stabilizzarsi della pianta serviranno sempre meno cure.

Irrigazione dell'Euphorbia 

La pianta deve essere irrigata con una certa regolarità, anche se resiste piuttosto bene al caldo dell'estate. Quando il terreno diventa troppo asciutto, è necessario innaffiare altrimenti la pianta rischia di perdere le foglie e si riduce il numero dei fiori. 

La potatura dell'Euforbia 

È possibile effettuarla nella parte bassa della pianta per ovviare il problema della perdita delle foglie; si fa alla fine dell'estate od all'inizio dell'autunno in modo da garantire uno sviluppo più omogeneo di tutta la pianta.  

Le malattie dell'Euphorbia 

Può essere soggetta all'attacco di afidi e cocciniglie e spesso si deve ricorrere proprio all'eliminazione manuale di questi insetti, per sempio nell'Ephorbia trigona, data la sua particolare forma sviluppata verso l'alto, si può operare proprio con i cotton fioc, sulle parti interessate.  

La particolarità dell'Euforbia 

Linneo le diede l'attuale nome che deriva dal latino a sua volta dal greco euphórbion, in ricordo di un medico della Mauretania, come registrato nelle fonti di Plinio, ma un'altra possibile etimologia, va ricercata nell'accostamento delle due parole greche che significano buono e foraggio, che si potrebbero tradurre come 'ben nutrito'.

La temperatura dell'Euphorbia 

Anche se molto sono piante grasse, non ama i climi eccessivamente caldi ed anche il freddo troppo rigido potrebbe bloccarne la crescita e far cadere le foglie. Non è recuperabile in caso di gelate perchè queste potrebbero addirittura far marcire la pianta alla radice. Possono arrivare a sostenere temperature non inferiori ai 4 gradi

Rinvaso dell'Euforbia 

Particolarmente per tutte le specie grasse si può effettuare il rinvaso in ogni periodo dell'anno, ma è preferibile farlo tra aprile e giugno, aumentando la dimensione del vaso di qualche centimetro.

Il substrato dell'Euphorbia 

Il terreno ideale è soffice e ben drenato, che sia capace di mantenere una certa umidità al suo interno, ma la pianta è piuttosto diffusa anche in ambienti più aridi, purchè calcarei degli ambienti litoranei. Il terriccio universale può andare bene, meglio se arricchito da pietra pomice, corteccia e perlite il che consente una migliore aerazione della terra.

La propagazione dell'Euforbia

È la pianta stessa a provvedere all'espulsione del seme, ma per alcune specie è meno semplice ottenere il seme, per esempio per quelle a cespuglio.

Un volta che questi si sono ottenuti, si possono anche deporre in un semenzaio, lasciandoli in un ambiente ombreggiato e provvedendo a lasciare umido il terreno fino a che le piante abbiano raggiunto qualche centimetro.

Il metodo più immediato per avere altre piante, però, è quello della talea; durante l'estate di possono prendere porzioni di fusto, meglio quelle che non abbiano fiorito, lasciarle in immersione nell'acqua tiepida e poi riporle in un terriccio umido di torba e sabbia. Al contrario dei semi, le talee si lasciano in ambienti luminosi anche se non direttamente sotto il sole. E' necessario ricordarsi che essendo urticanti i loro liquidi, tutte le operazioni vanno fatte usando dei guanti a protezione delle mani.

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