Cicoria - Cichorium sativus
Cicoria - Descrizione generale
La Cichorium sativum, fa parte della grande famiglia delle cichorium intybus. Meglio conosciuta con il nome di cicoria, nella varietà sativum si utilizza la radice e, per questo, viene denominata cicoria da caffè. Ha foglie lunghe, dentate e frastagliate e può raggiungere un’altezza di un metro e mezzo ed ha un ciclo biologico perenne.
È composta da radici, fusto e foglie che nascono durante l’autunno e si seccano in estate. È una pianta erbacea resistente, per cui è possibile trovarla in diversi ambienti, dagli orti coltivati, ai cigli delle strade ed è comune in tutto il mondo.
Cicoria bianca a palla - Cichorium sativus
Cicoria catalogna a foglia frastagliata - Cichorium sativus
Cicoria catalogna a puntarelle - Cichorium sativus
Cicoria pan di zucchero - Cichorium sativus
Cicoria rossa di Chioggia - Cichorium sativus
Cicoria rossa di Treviso - Cichorium sativus
Cicoria rossa di Verona - Cichorium sativus
Cicoria spadona - Cichorium sativus
Cicoria variegata di Castelfranco - Cichorium sativus
Cicoria variegata di Lusia - Cichorium sativus
Cicoria zuccherina di Trieste - Cichorium sativus
Particolarità della cicoria
La pianta ha origine antichissime e, per via del suo aspetto, è anche conosciuta con il nome di bruttona. Plinio il Vecchio ne decantò le virtù diuretiche e spesso i romani facevano accompagnare le loro portate con piatti di cicoria per favorire la digestione. Secondo alcune credenze del popolo germanico, la cicoria era una pianta magica che permetteva, a chi la ingeriva, di diventare invisibile e invulnerabile e di spezzare incantesimi, secondo alcuni era anche in grado di far trovare l'amore a chi la ingeriva.
Il gusto amarognolo della cicoria la rende adatta a cotture ma le foglie più fresche e nuove possono essere utilizzate anche crude. Ha diversi benefici medicamentosi perché contiene diversi antiossidanti che la pianta riesce a produrre per proteggersi dai raggi solari.
Le sue proprietà curative e digestive la rendono utile per tantissimi disturbi legati all’intestino, al fegato e ai reni, è inoltre utilizzata per depurare e disintossicare. I fiori della cicoria possono inoltre essere spremuti per ottenere un liquido utile per la cura di alcuni tipi di oftalmie, mentre la radice può guarire alcune infiammazioni.
Miglior esposizione per la cicoria
Essendo una pianta rustica si adatta a qualsiasi tipo di clima, anche se predilige temperature medie e ambienti umidi, tuttavia è in grado di sopportare in modo adeguato il freddo e l’afa ma non ristagni d'acqua.
Di norma, la miglior esposizione per la cicoria è alla luce diretta del sole, per cui è opportuno posizionarla in un luogo soleggiato. Stesso discorso non vale per le tipologie soggette a imbianchimento che necessitano di un'alternanza tra zone soleggiate e ombrose.
Substrato per la cicoria
Se si vogliono ottenere delle belle radici va fatta attenzione alla coltivazione: è necessario lavorare il terreno in profondità preferendo un substrato alcalino. Il terreno su cui sarà posizionato il seme dovrebbe essere drenante e dotato di sostanze organiche, inoltre va lasciato soffice per permettere alle radici una maggior espansione. Una volta disposto il terreno possono essere piantati i semi di cicoria in qualsiasi periodo dell’anno, con eccezione dei mesi più freddi durante i quali è comunque possibile interrare i semi in piccoli contenitori per poi trapiantare le piantine in terreno.
Concimazione cicoria
La concimazione più importante per la cicoria si effettua al momento della preparazione del terreno e viene fatta tramite il letame. Il terreno va lavorato in profondità e, nei solchi dell’aratura, andrà interrato lo stallatico, è molto importante che il concime sia maturo e decomposto perché le piantine di cicoria sono sensibili a residui organici freschi. Per ogni metro quadrato occorrono dai due ai tre chili di letame. Al momento della semina può essere utilizzato un concime minerale che sarà integrato, durante la crescita delle piantine, con polvere di nitrato di calce.
Irrigazione cicoria
La pianta della cicoria non richiede particolari quantità di acqua ma, prediligendo un terreno umido è bene accertarsi che il suolo non sia mai asciutto del tutto. L’irrigazione trova applicazione nei primi caldi della primavera fino ad autunno inoltrato ma, non amando ristagni d’acqua è bene predisporre una pacciamatura abbastanza spessa che può essere a base di paglia, fasci o foglie che riescono a mantenere più umido e meno asciutto il terreno. Una quantità di acqua troppo elevata potrebbe nuocere alla crescita delle piantine per cui è consigliabile utilizzare un impianto di irrigazione ad ala gocciolante, che può essere tarato a seconda della necessità, o con tubo poroso.
Malattie della cicoria
Come detto in precedenza, la cicoria è una pianta resistente, tuttavia alcune malattie potrebbero insediarla. In primo luogo, evitando i ristagni d’acqua si possono evitare i problemi legati all’ingiallimento delle foglie. Le radici della cicoria possono essere attaccate dalle larve dei maggiolini e dal grillotalpa, mentre le foglie possono essere colpite dagli afidi, vanno quindi usati prodotti opportuni per evitare la comparsa di questi animaletti. Le foglie della pianta andrebbero pulite con regolarità cercando di eliminare quelle ingiallite o secche.
Oltre alle malattie, la cicoria può essere soggetta a crittogame come Sclerotinia spp e Botrytis cinerea e batteri.
Per risolvere i problemi relativi a batteri e crittogame vanno effettuati appositi trattamenti da applicare nelle piante nel tardo pomeriggio e non in pieno sole.
Propagazione della cicoria
La propagazione della cicoria è molto semplice, il seme può essere piantato direttamente nel terreno con la tecnica a spaglio o grazie all’aiuto di uno spandiseme. Le piantine possono essere interrate direttamente nel terreno. La propagazione può avvenire anche tramite i fiori.