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Catalpa

Famiglia: Bignoniaceae

Catalpa - Descrizione generale

La Catalpa è un albero a foglia larga caduca, costituito da un fusto robusto che si sviluppa notevolmente in altezza quando dispone dello spazio necessario. Si tratta di una pianta scoperta per la prima volta nelle Americhe che ha trovato un terreno fertile di crescita anche in Europa. Per le sue caratteristiche è molto apprezzata in quanto, formando delle fronde dense e compatte, produce moltissima ombra. I piccoli uccelli e i roditori trovano riparo tra i suoi rami, nutrendosi anche delle piccole bacche che, nei mesi primaverili, sfociano in infiorescenze di colore bianco o rosa chiaro.
 

Catalpa BIGNONIOÏDES (Catalpa comune)

Catalpa BIGNONIOÏDES (Catalpa comune)

Catalpa BIGNONIOÏDES 'AUREA'

Catalpa BIGNONIOÏDES 'AUREA'

Catalpa BIGNONIOÏDES x ERUBESCENS 'PURPUREA'

Catalpa BIGNONIOÏDES x ERUBESCENS 'PURPUREA'

Catalpa BIGNONIOÏDES 'NANA' (Catalpa a palla)

Catalpa BIGNONIOÏDES 'NANA' (Catalpa a palla)

Catalpa - Varietà 

Esistono due varietà di Catalpa, una detta Catalpa bignonioides, tipica dell'America del Sud, e l'altra detta Catalpa speciosa, tipica dell'America del Nord. La differenza tra questi due alberi è data dall'altezza e dalla crescita. Infatti, mentre per il primo esemplare, grazie alle temperature miti e alla diretta esposizione ai raggi solari, è possibile raggiungere una grande estensione, per il secondo, gli inverni rigidi bloccano il totale sviluppo della pianta che, generalmente, non supera mai i 6 metri di altezza.

Lo sviluppo della Catalpa avviene in una forma sferica e tondeggiante. Il fusto è la base centrale dal quale partono dei rami nodosi che, prima di salire in verticale, si estendono in orizzontale quasi a creare una sorta di barriera. Le fronde, inoltre, sono ben fitte e realizzano un colpo d'occhio di totale unità e compattezza.

Esposizione della catalpa

La Catalpa è un albero che necessita di una esposizione costante del sole in quanto, per il processo della fotosintesi clorofilliana, riesce a rigenerarsi e ad intraprendere il ciclo biologico. La perfetta collocazione è in parchi o giardini che vengono annaffiati quotidianamente o sottoposti a piogge ed umidità naturali.

É frequente vedere la Catalpa spontanea in prossimità di laghi e corsi d'acqua, in quanto necessita di una idonea idratazione per nascere e svilupparsi adeguatamente.

Fioritura della catalpa

La Catalpa è una pianta caduca, perde le foglie durante l'autunno, in inverno è totalmente brulla, in primavera spuntano i fiori e le gemme, in estate è totalmente ricoperta di fronde. Il periodo della fioritura è individuabile dunque intorno a marzo-aprile, a seconda delle temperature. 

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Catalpa: concimazione

La Catalpa è un albero che, al fine di crescere in altezza e dimensioni, necessita di una concimazione trimestrale, equamente ripartita durante tutto l'anno solare. Tale ripartizione consente alla pianta di assorbire il nutrimento in maniera graduale, onde irrobustirsi dalle radici sino ai rami più alti. Il concime più idoneo è certamente quello biologico ma, soprattutto negli ultimi anni, sono molto interessanti quegli addittivi che, seppur frutto di lavorazione in laboratorio, non rilasciano scorie ma, al contrario, svolgono egregiamente il loro compito.

Irrigazione della catalpa

L'irrigazione rappresenta l'aspetto più importante per la Catalpa infatti, per le sue peculiarità e per non interrompere il ciclo produttivo, occorre una irrigazione quotidiana da eseguire nelle prime ore del mattino o in tarda serata. Mai innaffiare la pianta in pieno sole in quanto, a contatto con i raggi diretti, potrebbe comportare un dannoso effetto inverso.

Coloro che hanno diverse piantagioni di Catalpa predispongono un impianto di irrigazione automatizzato che possa provvedere all'incombenza in modo rapido e preciso, chi invece ha uno o pochi esemplari, può procedere con il metodo classico facendo attenzione a non esagerare con il quantitativo di acqua per non soffocare la pianta.

Potatura della catalpa

La potatura costituisce un adempimento indispensabile per la salute e la bellezza della Catalpa. Si tratta di un'operazione che deve essere eseguita esclusivamente da mani esperte nel periodo invernale, onde non intaccare il ciclo produttivo della pianta.

Poiché l'albero assume naturalmente la forma sferica, il potatore deve accertarsi di rispettare tale orientamento, partendo dalle fronde più alte sino a quelle più vicine al fusto. Non bisogna temere di tagliare troppo in quanto la potatura è utile quando si vuole consentire alla pianta di crescer verticalmente.

Malattie della catalpa

La Catalpa, essendo una pianta di derivazione americana, è abbastanza resistente alle infezioni ma, come per ogni albero, soffre delle infestazioni da parassiti che, attratti dal profumo e dai colori dei fiori, vi si insediano. In tali circostanze, oltre ad utilizzare i metodi chimici che, con una trattamento mensile riescono a debellare completamente il problema, è possibile optare per un metodo naturale di grande efficacia. Gli antichi trattavano le infestazioni della Catalpa con una mistura di acqua calda e sapone di Marsiglia, da spruzzare direttamente sulle foglie. I risultati sono immediatamente visibili e non vi sono controindicazioni.

Particolarità della catalpa

La Catalpa ha la particolarità di essere uno dei pochi alberi da potere essere trattato come bonsai. Non si tratta certamente di una pratica semplice, in quanto sono richieste delle particolari velleità, ma il risultato è veramente straordinario, perfetto anche come funzione arredativa, ad arricchimento degli ambienti domestici.

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Catalpa: temperatura ideale 

La Catalpa è un albero molto resistente che vive bene alle basse temperature, come ad esempio agli inverni americani ma, al contempo non disdegna il caldo e l'umidità propria degli ambienti caraibici. In sostanza, essendo una pianta che si adatta all'ambiente in cui cresce, riesce a rispondere alla temperatura mediante la crescita. Se, a seguito della piantagione, ci si accorge che i rami non si sviluppano o la crescita si blocca, è il campanello d'allarme per provvedere allo spostamento in un luogo più favorevole.

Rinvaso della catalpa

In genere, quando si acquista un albero di Catalpa presso un negozio di fiori o un vivaio, lo stesso si trova all'interno di un piccolo vaso. Per le prime settimane non bisogna effettuare nessun trasferimento onde consentire alle radici di ampliarsi e al fusto di irrobustirsi.

Dopo circa tre settimane è possibile procedere al rinvaso, usando molta delicatezza. Innanzitutto deve trattarsi di un vaso con un diametro almeno doppio di quello originario, proprio per favorire lo sviluppo e, altro dettaglio fondamentale, deve essere un contenitore di coccio o ceramica, materiali che consentono alle piante di respirare.

Substrato della catalpa

Quando si pianta un albero di Catalpa, sia in una vaso, sia all'interno di una aiuola o in un giardino, occorre fare attenzione a predisporre un substrato di terriccio fertile, arricchito di humus. Tale accorgimento consente non solamente alla pianta di attecchire quasi immediatamente ma, al contempo, di beneficiare di numerose sostante nutritive che infondono forza e vigore duraturo.

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