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Albizia JULIBRISSIN (Mimosa di Costantinopoli)

Albizia JULIBRISSIN o Mimosa di Constantinopoli

Copyright immagini by ©Nova-Photo-Graphik.
Vietata la riproduzione.

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Fogliame Persistente Fogliame Persistente
Fogliame Caduco Fogliame Caduco
Fogliame Semi persistente Fogliame Semi persistente
Esposizione soleggiata Esposizione soleggiata
Esposizione a mezz'ombra Esposizione a mezz'ombra
Esposizione in ombra Esposizione in ombra
Adatto ai climi miti Adatto ai climi miti
Sensibile al freddo Sensibile al freddo
Pianta poco diffusa Pianta poco diffusa
Varietà brevettata Varietà brevettata
Fogliame Caduco Sensibile al freddo

Nome Volgare: Mimosa di Costantinopoli

Descrizione:

Albizia Julibrissin, conosciuto anche col nome di Mimosa o Acacia di Costantinopoli, è un albero dalla forma semiarrotondata ed allargata e a fogliame leggero, verde chiaro, doppiamente composto.

I suoi rami flessibili e allargati ne fanno un eccellente albero per ombra.

Raggiunge un'altezza che va da 8 a 10 m., mentre il diametro è di 8 m.

Una magnifica fioritura rosa avviene in Luglio-Agosto.

Albizia Julibrissin si adatta su ogni terreno, ma gradisce l'esposizione soleggiata.

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Origine: Iran, Cina
Portamento: albero piccolo a chioma aperta
Foglie: verde chiaro divise in segmenti
Fiori: rosa tenue in grappoli profumati
Epoca di fioritura: Giugno, Luglio, Agosto
Frutti: baccelli decorativi
Terreno: ben drenato
Clima: temperato
Temperatura Minima: -15/-10 °C

Albizia julibrissin o Acacia di Costantinopoli: cure e consigli 

L’Albizia julibrissin, conosciuta anche come Acacia di Costantinopoli, è una pianta facente parte della famiglia delle Fabacee e deve l’origine del suo nome scientifico al nobile Filippo degli Albizzi che la introdusse in Europa, oltre all’adattamento del termine persiano, gul-i abrisham, che indica fiore di seta. Quest’albero dall’aspetto esotico, con una folta chioma verde a forma di ombrello e spettacolari fiori profumati dai colori pastello, è originario dell’Asia orientale, ma è molto presente anche nell’Italia centro-settentrionale e sulle coste.

Le varietà dell’Albizia julibrissin

L’Albizia julibrissin è l’unica del genere Albizia che è coltivata nei giardini, ed è divisa in diverse specie che si differenziano per colore e sopportazione al freddo. I fiori dell'Albizia sono bianchi e resiste fino a -15°C di temperatura.
Le altre varietà sono:

• il Cyrano, che ha i fiori di un rosso intenso e sopporta fino a -10 °C di temperatura; 

• l’Ombrella, dai boccioli color cremisi che con il portamento decombente resiste fino a -17°C;

• la Pendula, anch’essa piangente, ha fiori fucsia e rossi ed è in grado di sopportare temperature fino a -13°C;

• la Rosea, la più diffusa e conosciuta, ha corolle color ciclamino e resiste fino ai -22°C;

• la Summer chocolate, con fioritura rosa chiara, si difende fino ai 12 °C di temperatura.

Fioritura dell’Albizia julibrissin

I fiori dell’Albizia julibrissin sono delicati e hanno colori esotici come viola, rosso, rosa e bianco. Sono ben visibili nei mesi di giugno e luglio e in alcuni casi fino agli inizi di settembre.

La corretta esposizione per l’Albizia julibrissin

L'Albizia julibrissin non richiede notevoli attenzioni, tanto è vero che non teme né il freddo né l’aria salmastra, ciò nonostante, predilige le zone soleggiate con un clima mite e al riparo dai venti rigidi invernali che possono avere la capacità di rovinare i rami nuovi. È da tenere sempre presente che il modo migliore per esaltarne l’aspetto è impiegarla in modo isolato

Come e quando piantare l’Albizia julibrissin

L’Albizia julibrissin si trova in vendita sia come radice nuda sia in vaso o con piccola zolla di terra. Si consiglia di piantarla durante la prima metà dell’inverno se abitate in aree dal clima mite, in caso contrario attendete il mese di marzo. Prima di procedere con la messa a dimora è necessario scegliere una zona soleggiata e sgombera, poi bisognerà scavare una buca profonda circa sessanta centimetri dove andrà inserita la radice. Una volta ricoperta la buca con la terra, irrigare leggermente. Nel caso in cui il terreno risultasse troppo pesante, è necessario creare uno strato drenante sul fondo della buca con materiale idoneo come la ghiaia e alleggerire il substrato con sabbia e materiale organico decomposto.

L’irrigazione corretta per l’Albizia julibrissin

Per una corretta irrigazione del'Albizia julibrissin è necessario tenere presente alcuni fattori: nel caso si tratti di un albero giovane piantato in primavera, avrà bisogno di un terreno innaffiato con costanza in modo da evitare che esso possa seccarsi; nel caso di alberi adulti non è necessario irrigare manualmente poichè è una pianta prevalentemente autonoma a cui bastano le piogge. Tuttavia durante periodi prolungati di siccità si consiglia di innaffiare. 

Concimazione dell’Albizia julibrissin

Si consiglia di dare all’Albizia del concime organico durante la fine del periodo invernale, in corrispondenza delle radici, amalgamandolo al terreno. Nel caso ne notiate la necessità, è possibile dare alla pianta una manciata di concime in grani a lento rilascio in primavera.

Potatura dell’Albizia julibrissin

Il momento migliore per eseguire la potatura dell’Albizia julibrissin è tra i mesi di gennaio e febbraio ed è possibile effettuarne tre tipologie differenti. Esiste la potatura a corona, questa pratica ha lo scopo di creare la figura di un cono rovesciato aperto al centro. Per fare questo è necessario tagliare i rami centrali, verticali e quelli che si intrecciano con altri rovinandone la sagomatura. Dopo alcuni anni, la pianta manterrà la forma desiderata.
L’altra tipologia di potatura è quella per la realizzazione di un alberello. Il procedimento parte quando la pianta è ancora giovane. Bisogna scegliere il getto più dritto e solido, eliminando gli altri e, non appena raggiunge l’altezza desiderata, tagliare la cima e lasciare che crescano i rami laterali. Procedere così ogni anno mantenendo l’altezza e le dimensioni di apertura.
La terza tecnica serve per contenere le dimensioni dell'Albizia, donando alla pianta un aspetto giovane. Per questa pratica si consiglia di dividere il lavoro in diversi anni in modo da non stressare la pianta, intervenendo da metà estate in poi, in modo da trovare l'Albizia in un periodo di linfa discendente.

Malattie e parassiti dell’Albizia julibrissin

L’Albizia julibrissin viene attaccata da diversi parassiti tra cui la psilla e la cocciniglia. Tra i due è la psilla a creare maggiori danni, tanto è vero che le parti infette andrebbero immediatamente tagliate, mentre nel caso della cocciniglia basta trattare la parte con un insetticida sistemico. Nel caso la pianta risulti marcia all’interno si consiglia di cambiare il terreno, prediligendo quelli non acidi e pesanti.

La condizione dell’Albizia julibrissin in vaso

La coltura in vaso dell'Albizia non è consigliata, ma nel caso decideste di tentare è importante ricordarsi che ha bisogno di molto terreno per le radici e che deve essere innaffiata con regolarità. Per tale scelta ha una grande importanza la potatura, la quale ha il compito di ridurre le dimensioni naturali. Nel caso abbiate scelto una pianta sagomata ad alberello ricordatevi di mantenere pulito il tronco fino a un metro di altezza, proteggendola durante i periodi invernali coprendo le radici con un pacciamante, il tronco con un tessuto non tessuto, e la chioma. Durante i periodi estremamente caldi è bene proteggere la chioma con una rete ombreggiante per almeno i primi due anni di vita della pianta.

La propagazione dell’Albizia julibrissin

L’Albizia julibrissin si propaga per seme molto facilmente durante la primavera, effettuando un processo di auto-semina; per questo motivo in alcuni Stati è considerata una pianta invasiva. È possibile anche una propagazione per talea nei periodi estivi, anche se come processo richiede maggiore cura e impegno.

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