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Quali sono le malattie del melo? Come riconoscerle?

Quali sono le malattie del melo? Come riconoscerle?

Le mele sono tra i frutti più amati da grandi e piccini, succulente e deliziose, sono ottime come fine pasto o come spuntino di mezza giornata.
I loro alberi sono spesso presenti nei giardini delle abitazioni, perché eleganti e semplici da curare, ma questo non significa che non esistano malattie del melo che ne possano compromettere la salute.

Sono tante, infatti, le malattie delle pomacee che non risparmiano nemmeno gli alberi di melo, alle quali per fortuna, nella maggior parte dei casi, esiste un rimedio.
È importante prestare la massima attenzione ai primi sintomi della comparsa di una malattia, alle prime avvisaglie di un malessere della pianta.
L'ingiallimento delle foglie e dei rami, la comparsa di macchie sul tronco o di frutti con difetti evidenti, devono essere valutati con estrema attenzione, individuando immediatamente la causa scatenante.

Parassiti, virus e "cancro" sono tra le patologie più comuni nelle piante di melo.
Un'attenta prevenzione può evitare l'attacco e la comparsa delle malattie, ma è necessario prestare cure amorevoli e attenzione a ogni singolo aspetto della coltivazione.

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Cancro delle pomacee

Tra le malattie del melo con maggiore diffusione e con più difficoltà di cura c'è il cosiddetto cancro delle pomacee.
La causa della sua comparsa è un tipo di fungo molto aggressivo, che si insinua nella struttura della pianta partendo dalla sua corteccia. Le piccole lesioni su tronco e rami, causate da tagli o da insetti, sono il lascia passare prediletto di questo fungo, che predilige le parti corticali più recenti.

Una volta che si è insediato all'interno dell'albero, il fungo cresce e fruttifica, arrivando a coprire ampie aree dei rami. Ovviamente, non tutte le piante che presentano lesioni sulla corteccia sono soggette all'azione del fungo, ma è necessario che sussistano determinate situazioni fisiche e ambientali affinché si sviluppi.

Questo fungo ascomicete attacca soprattutto le piante che presentano carenze nutrizionali, che sono quindi più deboli e sensibili alla comparsa delle malattie del melo. Inoltre, piante già deboli che vivono in ambienti particolarmente umidi, sono ancor più soggette a questo tipo di funghi. Ci si può affidare all'uso di integratori biologici per reintrodurre nella pianta le sostanze che sono venute a mancare.

I primi segnali sono il disseccamento delle zone colpite, su cui compaiono fessure da cui si mostra il legno divenuto color rossastro.
Dal lato opposto alle depressioni, invece, la corteccia è come rigonfiata. Questa dissecazione della corteccia ha ovvie ripercussioni sul normale ciclo vitale delle foglie e, quindi, dei frutti. 

Colpisce principalmente in primavera, quando i fiori sbocciano e i frutti fanno la loro prima comparsa, causandone l'avvizzimento. I frutti che sopravvivono sono comunque piccoli, insipidi e di scarsissima qualità, non adatti al consumo.
Sulla loro buccia sono presenti delle piccole macchie che provocano la necrosi del frutto.

Prima di agire con i prodotti chimici, è importante capire le cause che hanno portato alla comparsa di una delle più aggressive malattie del melo. Analizzando il terreno si possono individuare le carenze nutritive che, solitamente, si riscontrano in basse percentuali di azoto, ferro e potassio. Solo in uno stadio avanzato è indispensabile l'azione chimica.

Malattie del melo: la ticchiolatura

È una delle più aggressive malattie del melo, soprattutto se presa all'inizio della sua comparsa, ed è sicuramente una delle più comuni.
È un problema crittogamico particolarmente temuto dagli agricoltori, perché è in grado d causare danni ingenti alle piante del melo.

Si manifesta soprattutto nei periodi di grandi cambiamenti climatici e i principali sintomi della sua presenta possono riscontrarsi su rami e foglie, frutti e fiori. E' importante individuare immediatamente i primi sintomi, che si manifestano come macchie sbiadite nella parte superiore delle foglie. Col tempo, assumono una colorazione e contorni definiti.

Fiori del meloQuesto fungo è favorito da ambienti particolarmente umidi e il suo sviluppo avviene prevalentemente nel periodo primaverile, quando le piogge portano a maturazione le spore delle foglie infette cadute nel periodo invernale. 

I trattamenti preventivi si effettuano solitamente quando la pianta riprende la sua naturale attività vegetativa e, se a maturazione ci si accorge che la pianta del melo non presenta sintomi della patologia, si interrompono a compimento della maturazione del frutto noce. Solitamente, si utilizzano preparazioni a base di azoto.

In agricoltura biologica, per evitare l'impiego dei fungicidi chimici, solitamente si procede con l'eliminazione di tutte le foglie cadute intorno all'albero, oltre che all'impiego di terriccio biologico.
Inoltre, sapendo che il fungo si sviluppa principalmente a elevate condizioni di umidità, si consiglia di evitare di bagnare eccessivamente le foglie.

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Malattie del melo: il mal bianco

Tra le malattie del melo, il mal bianco rappresenta una delle patologie più frequenti ma, in realtà, meno dannose.
Anche in questo si ha uno sviluppo accelerato in caso di condizioni di elevata umidità e infatti i periodi più fecondi per la sua comparsa sono i mesi compresi tra giugno e luglio.

L'oidio, il fungo che ne è la causa, aggredisce principalmente le piante deboli. Il segno della sua presenza è una polverina bianca o marrone sulle foglie, che porta lentamente alle necrosi delle foglie e, quindi, alla loro caduta.

Per prevenirne la comparsa si consiglia di annaffiare le piante sempre alla radice e mai nelle parti aeree e di potare periodicamente la pianta per garantire la giusta aerazione alle foglie.

Concimi azotati e polvere di zolfo sono le strategie preventive più in uso per difendere le piante da una delle più comuni malattie del melo.
Se l'infezione ha già colpito, un ottimo rimedio è il decotto di equiseto, detto anche coda cavallina


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Questo articolo è stato scritto da Redazione

Redazione

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