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Pianta di Goji: coltivazione e cura

Pianta di Goji: coltivazione e cura

La pianta di Goji è molto conosciuta per le sue peculiarità in campo medico e soprattutto per la sua ampia coltivazione in tutto il mondo. Si tratta di un arbusto e di un frutto consumato da grandi e piccini.
Per far sì che la pianta cresca bene e abbia i canoni adatti per l'industria agricola e quella alimentare, c'è però bisogno di molta cura e di molta dedizione nei riguardi di ogni parte della coltivazione dell'arbusto stesso, anche se esso si trova in vaso. Questo viene fatto per andare a preservare tutte le caratteristiche dl Goji e per ottenere così ottimi risultati in seguito.

Le caratteristiche generali della pianta dei Goji

La pianta del Goji è appartenente alla famiglia delle Solanaceae. Si tratta di un arbusto, sempre rigoglioso e pieno di frutti, il quale genera un frutto di colore rossastro e rotondeggiante particolarmente rugoso al tatto. Se si apre il frutto a metà si può facilmente osservare come esso al suo interno possiede dei piccoli semini piatti e allungati.

A livello gustativo ha un sapore abbastanza dolciastro e succoso simile a quello di una fragola. I frutti si hanno settimanalmente: per essere raccolti dalla pianta si deve aspettare che essi abbiano una forma rotonda e un colore piuttosto acceso. Al contrario saranno aspri e di conseguenza avranno un sapore sgradevole.
Il fiore in genere è di colore violaceo ed è caratterizzato da cinque petali finemente allungati e molto sottili. Si tratta di una pianta autofertile.

La parola Goji proviene dalla lingua cinese e significa 'bacca'. Inoltre, si deve dire che questo arbusto è molto utilizzato in Oriente per le sue proprietà benefiche ed è proprio la Cina il paese più ricco di questi arbusti a livello territoriale. Proprio per i benefici che apporta all'organismo, il frutto di questa pianta è piuttosto conosciuto ed utilizzato anche nel resto nel mondo, soprattutto essiccata. Viene coltivata anche in Italia.

Pianta di Goji: terreno e clima ideali

La pianta del Goji è abbastanza semplice da coltivare e non richiede molte cure. Nello specifico essa richiede un terreno drenato senza ristagni eccessivi d'acqua per crescere in modo rigoglioso. In questo caso per rendere il terreno più drenante si può creare un substrato con della perlite.

La cosa che più caratterizza questa pianta è la sua innata propensione all'esposizione solare: può stare infatti a contatto diretto col sole senza recare alcun danno ai suoi fiori o frutti. Essa inoltre può essere coltivata sia a terra sia in vaso.La differenza è la crescita della pianta: in vaso cresce sostanzialmente di meno rispetto a quando è a terra. 
Richiede però molto spazio in entrambi i casi.

  • Le piante a terra, proprio per questo motivo, vanno distanziate in modo minuzioso per permetterle di crescere.
  • Le piante coltivate in vaso, invece, hanno bisogno del giusto spazio per crescere: per questo il vaso che le conterrà deve essere scelto con estrema diligenza. Deve essere ampio e abbastanza profondo per contenere anche le radici. Si deve tener comunque presente che ogni pianta coltivata in vaso va comunque messa in un terreno più ampio dopo poco tempo per non farla soffrire.

La pianta del Goji va piantata in periodi ben precisi e quando le temperature sono gradevoli.
I mesi migliori riguardano il periodo autunnale o la primavera. In particolare, ci si riferisce ai mesi di ottobre e marzo.
Quindi si può dire che questa pianta preferisce un clima piuttosto mite e temperato al clima troppo afoso dell'estate o troppo rigido dell'inverno.
Proprio per questo il clima mediterraneo dell'Italia è uno dei climi che la pianta predilige per crescere rigogliosa.

La concimazione e l'irrigazione

Molti coltivatori si preoccupano di come irrigare in modo consono la pianta, ma in realtà essa non ha bisogno di molta acqua se non nella fase iniziale di crescita.
L'irrigazione di questa pianta va fatta in modo metodico e graduale: nel corso del primo anno di vita dell'arbusto, esso va irrigato con minuziosità ad intervalli piuttosto regolari e quotidiani. Col passare del tempo la sua annaffiatura però dovrà essere sempre regolare ma dovrà diminuire in termini di frequenza. Il tutto sempre in modo molto consequenziale e in modo decrescente per permettere alla pianta di crescere bene senza traumi. L'irrigazione quindi è una componente piuttosto fondamentale per la crescita della pianta stessa. Va comunque sottolineato che l'annaffiatura diventa più abbondante nel periodo estivo: questo per non far seccare i frutti.

Oltre all'irrigazione, un'altra componente importante, che sostiene la pianta di Goji nella sua crescita, è la concimazione. Essa va data alla pianta nei momenti più delicati: nel momento di avvio alla vita, quando la si pianta a terra, e al momento della ripresa vegetativa, allo scoccare della primavera quando i germogli si risvegliano dopo il rigido inverno. Al contrario, la concimazione non deve mai essere fatta in periodi troppo afosi come in estate perché si rischierebbe di danneggiare in modo irreparabile la pianta e di conseguenza i suoi frutti e fiori. Va comunque sempre apportata sulla zona interessata e fatta in piccole dosi.
Il dosaggio del concime è fondamentale e anche la sua consistenza: ci sono infatti dei periodi in cui deve essere più secco rispetto ad altri in cui deve necessariamente essere più malleabile. Questo andrà a sostegno della pianta.

La moltiplicazione della pianta del Goji

La moltiplicazione della pianta del Goji è presa in considerazione per far avere una buona propagazione dell'arbusto. Questo perché il frutto nasce solo dagli alberi giovani, negando la sua propagazione a quelli più vecchi. Quindi essa è molto importante e deve essere continua per avere sempre buoni risultati.
La propagazione di questa pianta può avvenire in due modi differenti:

  1.  Il primo è la talea: si tratta di tagliare un pezzettino di ramo, o di parte di pianta, e di impiantarlo nel terreno. Per fare questo puoi aiutarti con l'utilizzo di una cesoia adatta a questo tipo di lavoro. Inoltre per aumentare le possibilità di attecchimento viene utilizzato il radicante in polvere ; stimola ed accelera l'emissione e lo sviluppo delle radici nelle talee offrendo un’elevata rapidità d’uso garantendo risultati costanti su qualsiasi specie.
  2. Il secondo modo riguarda invece i semi: si prende un semino, contenuto all'interno della bacca del Goji e si inserisce nel terreno.

Entrambi hanno poi bisogno di cure immediate: si deve scegliere per prima cosa un buon substrato drenato e si deve quindi procedere con l'irrigazione regolare e continua resa possibile anche attraverso l'uso di semplici e comuni micro impianti goccia a goccia; per far in modo che la pianta cresca nel migliore dei modi.

Le differenze principali dei due metodi sono osservabili per quanto riguarda i termini riproduttivi dell'arbusto di Goji. Si può dunque affermare come la riproduzione per seme è più lenta rispetto a quella per talea. Per questo la propagazione per talea è molto più frequente quando si tratta di spazi aperti e di piantagioni vaste, mentre quella per seme si usa se la pianta cresce in vaso, quindi per uso domestico e in uno spazio molto più ristretto.

Prima della moltiplicazione, va tenuto sempre presente che è opportuno apportare un controllo e una buona potatura di tutti gli arbusti presenti nella piantagione. Questo è importante perché si eliminano per prima cosa i componenti vecchi della pianta, come i rami secchi, e fa in modo che ci sia una selezione delle piante pià rigogliose e quindi più propense e dare i frutti migliori durante la stagione riproduttiva.

 

Le bacche della pianta di Goji: proprietà e benefici

Le bacche della pianta del Goji sono dei frutti piuttosto conosciuti nel mondo occidentale per i loro innumerevoli benefici. Esse sono infatti molto usate nel campo medico per curare i muscoli o le ossa di un individuo.
All'interno di esse ci sono numerose vitamine importanti per il fabbisogno calorico individuale. Queste bacche contengono inoltre degli elementi antitumorali e protettivi nei riguardi delle difese immunitarie dell'organismo di ogni essere umano. Non danno però particolare dispendio di energia o di nutrizione.

Si pensa anche che le bacche di questa pianta siano un aiuto e un sostegno contro la fase degenerativa delle cellule e che prevengano il loro invecchiamento. Non c'è però una vera e propria validità scientifica in merito.

I frutti della pianta del Goji non sono considerati, in genere, dannosi per l'individuo ma sono comunque ampiamente sconsigliati alle donne in dolce attesa.
Queste bacche, inoltre, vengono utilizzate e assunte sia appena raccolte, sia essiccate. Esse trattengono in entrambe le forme le stesse proprietà senza alcuna differenza. Sono effettivamente anche piuttosto presenti sul mercato alimentare sotto forma di succhi o merendine di vario genere. Questo comporta di conseguenza la loro vasta consumazione, anche grazie al gradevole sapore che hanno le sue bacche.

Le malattie della pianta di Goji

Quando si parla di avversità in merito alla pianta di Goji, si deve dire che essa ne viene colpita molto raramente. Non è propensa ad attirare qualsivoglia malattia o agente infestante. Le uniche minacce che possono colpirla sono principalmente i funghi.
Per liberarsene occorre agire prontamente e con degli antiparassitari consoni sia alla situazione, sia alle avversità.
Questa è un'altra delle peculiarità di questo arbusto: è difficile minacciarla. La scarsità di avversioni che la possono colpire la aiuta a crescere rigogliosa in brevissimo tempo e a ottenere così ottimi frutti e fiori delicati.
 

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Questo articolo è stato scritto da Redazione

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