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Spatifillo: consigli su cura e coltivazione

Spatifillo: consigli su cura e coltivazione

Lo spatifillo, comunemente conosciuto come giglio della pace, è una pianta d'appartamento molto popolare, e considerato un esemplare in grado di purificare l’ambiente in cui viene posizionato. Questa pianta da interno è piena di foglie e fiori che possono regalare ad una casa un nuovo e raffinato aspetto. Infatti, con le giuste condizioni è possibile coltivarlo per diversi anni, sfruttando le sue capacità di crescita che lo rendono esteticamente gradevole in un contesto d’arredo domestico.

Caratteristiche generali dello spatifillo

Lo spatifillo è una pianta d'appartamento che non ha bisogno di una particolare manutenzione ed appartiene alla famiglia delle Araceae. I suoi fiori assomigliano a quelli della calla (entrambe le piante appartengono alla stessa famiglia), e la parte appariscente del fiore stesso presenta una guaina bianca simile a un cappuccio (conosciuta come una spata) ed è proprio per questo motivo che gli è stato attribuito il nome di giglio della pace. Fatta questa premessa e completata la descrizione per linee generali dello spatifillo, vale la pena aggiungere alcune significative note su questo esemplare di fiore. Oggi in natura ce ne sono una grande varietà in termini di dimensioni e tipi di gigli della pace. La maggior parte serve come piante da pavimento poiché possono raggiungere un’altezza che oscilla tra i 45 e i 60 centimetri e allargarsi con foglie grandi, mentre alcuni ibridi presentano un fogliame verde-bronzo con un'abbondanza di fiori a coppa. Questa pianta tropicale che ama l'ombra aiuta a purificare l'aria che respiriamo. Per tale motivo vale la pena inserirla in un contesto abitativo tenendo conto che è anche facile da curare, e non richiede molta manutenzione se non i soliti interventi di routine. Sempre a riguardo dello spatifillo va altresì aggiunto che in primavera produce fioriture bianche di lunga durata. La pianta stessa ha foglie ovali lucide con una punta che emerge dal terreno. Sono piante tropicali e fanno abbondanti fiori quando sono poste in vaso in una casa con le giuste condizioni climatiche e l'esposizione al sole. A margine è importante sottolineare che sebbene non sia letale, lo spatifillo può essere pericoloso per gli animali o per gli esseri. Ci sono almeno 36 specie l’una diversa dalle altre e tra queste le più comuni sono lo Spathiphyllum Blandum che vanta delle foglie allungate, dalla forma ellittica e sostenute da lunghi piccioli. Le spate invece sono di 15 cm di lunghezza e si presentano di una tonalità verde chiara quindi decisamente diversa da quella delle foglie che sono più scure. Un altro esemplare di questa pianta purificante è lo Spathiphyllum Cannaefolium che si propone in natura con delle foglie di circa 40 cm di lunghezza, mentre le spate sono bianche sulla parte alta e verde invece in quella bassa. Infine, citiamo lo Spathiphyllum x meglio conosciuto come Mauna Loa, ovvero un esemplare ibrido con foglie lunghe intorno ai 25 cm. Questo spatifillo nel mese di maggio produce dei fiori sorretti da uno stelo che può raggiungere anche i 55 cm di altezza.

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Terreno e clima ideali

Per far crescere sano e rigoglioso lo spatifillo conviene mescolare una parte di terriccio con muschio di torba e sabbia in modo da crearne uno ben drenato. Anche un qualsiasi terreno specifico per le piante d'appartamento funzionerà, ma tuttavia bisogna assicurarsi che sia in grado di trattenere bene l'umidità e di drenare abbastanza. A tale proposito, come supporto al suddetto drenaggio a base di muschio e sabbia si può aggiungere della perlite mista a torba oppure del pellet. Per quanto riguarda l’acidità del suolo lo spatifillo ne richiede uno con un pH che va da 5,8 a 6,5. Una volta ottimizzato il terreno per coltivare lo spatifillo, la pianta bisogna posizionarla in un'area con una temperatura ambientale media. Se poi si tratta di un esemplare come ad esempio lo Spathiphyllum Wallisii (Mauna Loa), quest’ultimo necessita di un alto livello di umidità (di solito superiore al 50%). Una bassa umidità farà in modo che la pianta smetta di fiorire, producendo allo stesso tempo delle foglie dalle punte marroni che di conseguenza appassiranno. Lo spatifillo per natura in una casa predilige l'ombra da leggera a moderata, anche se alcune varietà possono sopportare più luce rispetto ad altre. Le foglie se si presentano arricciate e pallide indicano generalmente che la pianta riceve troppa luce, mentre su quelle bruciate vi è un eccessivo sole diretto. In entrambi i casi, il contenitore con all’interno lo spatifillo dovrebbe essere spostato in una posizione più ombreggiata e leggermente ventilata.

Concimazione dello spatifillo

Lo spatifillo è una pianta a bassa manutenzione dal punto di vista della concimazione, ma tuttavia per ottimizzarne la crescita è sempre opportuno applicare un buon fertilizzante liquido diluito specifico per piante da appartamento. L’operazione può essere eseguita ogni mese durante l'estate e la primavera, ma è opportuno prestare attenzione a non eccedere con il prodotto fertilizzante poiché potrebbe bruciare le radici o le punte della pianta. Anche in questo caso nel momento in cui si aggiunge un concime liquido è necessario cospargere il terriccio con un materiale drenante come ad esempio del pellet o della torba specifica che si può trovare nei migliori vivai mescolata a della perlite. Infine, va sottolineato che lo spatifillo non va concimato in inverno.

Spatifillo: irrigazione e moltiplicazione

Lo spatifillo essendo un esemplare di pianta tropicale ama molto l’umidità quindi l’acqua deve essere abbondante. A tale proposito va però aggiunto che per non far marcire l’apparato radicale conviene lasciar asciugare il terriccio tra un’innaffiatura e l’altra. Tale accortezza si rivela particolarmente appropriata, poiché serve ad evitare che lo spatifillo produca meno fiori e che venga esposto al rischio di malattie generati dalla muffa. Durante l'estate, l'acqua va cosparsa nebulizzata sulle foglie della pianta tramite uno spruzzino poiché lo spatifillo prospera con un'umidità più elevata simile a quella di una foresta pluviale. In inverno bisogna poi ridurre l'irrigazione ma non lasciare mai asciugare il terreno. Se l’acqua è ad alto contenuto di cloro, il consiglio è di usare quella filtrata. A margine va sottolineato che lo spatifillo è un esemplare che si può moltiplicare facilmente per divisione delle talee e quindi le piantine si propagano in un vaso usando vari ciuffi, troncando le radici ed eliminando alcune foglie.

Potatura dello spatifillo

Anche lo spatifillo necessita di una potatura seppur parziale e molto più semplice rispetto a tante altre piante. Per eseguire correttamente l’operazione è importante disinfettare le forbici da giardino con alcool denaturato prima di tagliare i fiori, dopodiché bisogna selezionare gli steli contenenti più gemme, incluso un germoglio che sta appena iniziando ad aprirsi. La raccomandazione in merito è di non tagliare troppo in profondità i gambi; infatti, questi ultimi insieme al restante fogliame aiuteranno la pianta ad accumulare le sostanze nutrienti necessarie per la fioritura della primavera successiva. Un’altra accortezza quando si esegue la potatura dello spatifillo è di eliminare i capolini quando iniziano a sbiadire tagliando il gambo appena sotto il fiore. L’operazione serve a mantenere la pianta in ordine e impedire allo spatifillo di trasferire la sua energia ai semi. Per completare l’intervento di potatura di questa pianta da appartamento, bisogna infine rimuovere eventuali steli morti a livello del suolo non appena vengono notati e aggiungere uno strato di almeno 3 centimetri di pacciamatura organica ogni primavera. Man mano che i gambi crescono il pacciame va rimosso in modo che non tocchi la pianta. Il pacciame tra l’altro aggiunge sostanze nutritive al suolo oltre a tenere lontano le erbacce e a regolarne la temperatura.

Malattie e rimedi

In uno stato favorevole e con le cure essenziali lo spatifillo è altamente resistente ai parassiti. Tuttavia, ce ne sono alcuni che potrebbero presentarsi ed arrecare dei danni come ad esempio il coleottero dei gigli (Lilioceris lilii) che è stato segnalato anche nell'America settentrionale orientale. Le larve adulte si nutrono infatti delle foglie e si presentano di colore giallo con una testa scura che si ricopre di escrementi viscidi. L'adulto è lungo fino a 8 millimetri con zampe nere ed antenne. Quando si nota l’invasione di queste larve sullo spatifillo, il rimedio consiste nel cospargere le foglie con un insetticida spray e un altro nel suolo allo scopo di ucciderle. Un ottimo rimedio naturale è una miscela di Olio di Neem e sapone molle. Un’altra potenziale malattia che potrebbe interessare lo spatifillo è di origine fungosa; infatti, si tratta di una spora denominata Botrytis che colpisce le foglie quando c’è eccessiva umidità e temperature estremamente calde. I primi segni possono essere delle macchie bianche sulle foglie. Nei casi più gravi l'intera foglia e il gambo tendono ad infettarsi e la pianta a decadere fino a morire del tutto. Anche la presenza di eventuali ferite all'esemplare, come quelle da gelo o da grandine, rendono più facile per le spore di Botrytis entrare nella foglia. Il rimedio in tal caso consiste nelle prime fasi dell'infezione nel rimuovere quelle macchiate in modo evidente. La spruzzatura tuttavia è altamente consigliabile ed è efficace solo quando il fogliame è asciutto. Si può in tal caso usare uno spray a base di solfato di rame o anche optare per dei rimedi naturali come ad esempio una miscela di bicarbonato di sodio (1/4 cucchiaini per litro di acqua) spruzzati settimanalmente sul fogliame durante i periodi umidi. L’intervento in presenza delle suddette spore fungine serve ad impedire la propagazione della malattia, e quindi non farla influire sulla fioritura l'anno successivo. Per concludere questa rapida carrellata in merito a malattie e rimedi che interessano lo spatifillo parliamo del cosiddetto Rotolo Basale. Questo fungo invade il bulbo attraverso le radici e la piastra basale. I sintomi sulle piante in crescita sono di solito l'ingiallimento venato e precoce del fogliame e la malattia può presentarsi nei terreni caldi umidi. Come prevenzione bisogna dunque evitare di innaffiare troppo durante i caldi mesi estivi e fornire un buon drenaggio come del resto già accennato nella sezione dedicata proprio all’irrigazione del suolo. Un fungicida appropriato per piante a foglie è poi consigliato dopo aver eseguito la suddetta pulizia dello spatifillo.


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Questo articolo è stato scritto da Redazione

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