Portale del Verde

Le Buddleja: le piante delle farfalle

Scopri i segreti di questa meravigliosa varietà di arbusto ornamentale

Le Buddleja: le piante delle farfalle

Il mio primo incontro con le Buddleja risale al 2002, quando ho cominciato a lavorare nel vivaio Guido degl’Innocenti. Era inverno e le poverine apparivano sgraziate e spelacchiate, con i resti poco gloriosi delle infiorescenze da tempo sfiorite. Non erano ancora state potate, e, mescolate al resto degli arbusti di cui il vivaio era pieno e che mi erano per lo più sconosciuti, non c’è stato certo un colpo di fulmine.

All'inizio della primavera le Buddleja sono state potate e rinvasate, ma la mia attenzione era attratta da altre piante che andavano via via fiorendo: spiree, lillà, ciliegi e meli da fiore, rose, ortensie, clematidi.

La prima Buddleja di cui ho un ricordo concreto è stata la Buddleja globosa, scaricata da un camion olandese e che ho guardato con un po' di disprezzo, pensando: “ma perché l’avranno acquistata? Guarda come è misera, chi vuoi che se la metta in giardino?” In effetti non si può dire che sia una pianta elegante: è una specie botanica, proveniente dal Sudamerica con portamento un po' rigido, a fogliame semipersistente, che, se non gestita con le forbici, assume una forma un po' disordinata. L’unico pregio, ma l’avrei scoperto più tardi, sono i fiori, globosi anziché a pannocchia, ma soprattutto giallo carico, colore assente nelle più note e diffuse Buddleja davidii di origine asiatica. Ancora oggi la Buddleja globosa è più considerata una pianta per collezionisti che da usarsi in giardino, ma è assolutamente interessante per gli ibridatori, che grazie a lei hanno inserito il giallo negli ibridi di B. Davidii con fiori a pannocchia.

È stato solo nell’estate che questo genere, e in particolare il gruppo delle B. davidii, ha cominciato ad attirare la mia attenzione: intanto è una delle poche piante a fiorire, nonostante il caldo asciutto del clima mediterraneo, quando, ad eccezione di Oleandri, Lagerstroemie e Hibiscus syriacus, tutto il resto si blocca. Sì, checché se ne dica, anche le rose super-rifiorenti a 40°C e con poca acqua fioriscono poco e, se lo fanno, le corolle non hanno nulla a che vedere con la fioritura di maggio. La Buddleja no, comincia a sbocciare a giugno e va avanti imperterrita fino all’autunno.

Caratteristiche e note di coltivazione dell'Albero delle farfalle

È una pianta allegra, con una gamma di colori vivacissimi, dal bianco puro al rosa, fino al blu notte, passando attraverso tutto lo spettro dei rossi e dei viola.

È deliziosamente profumata, e forse per questo attira così tanti insetti, farfalle in primis. Se si chiama "Pianta delle Farfalle" una ragione c’è: in presenza di una Buddleja, le farfalle ci vanno sopra, irrimediabilmente. Raccomando pertanto ai fotografi e collezionisti di farfalle di non comprare un retino, ma di piantare Buddleje: questi insetti ne saranno attratti come le mosche dal miele.

I fiori si possono recidere per formare mazzi dall’allure un po' Buddleja davidii Black Knightcampagnola. In vaso non hanno una lunghissima durata, ma ne sbocciano talmente tanti e così in fretta che non mancheranno, né in casa né sulla pianta, anzi, recidendo gli steli al di sopra di un nodo, la Buddleja viene stimolata ad emettere nuovi rami a fiore che si aprono in un paio di settimane.

È una pianta facile da coltivare, di quelle che riesce anche a chi ha il proverbiale pollice nero. Cresce a tutte le latitudini, da Nord a Sud e dalle coste alle Alpi. Si accontenta di qualunque terreno, dai più schifosi a quelli più fertili, vive sulle scarpate ferroviarie, nasce in mezzo ai calcinacci e ai ruderi e in generale dovunque ci sia sole a volontà e spazio aperto. La sua adattabilità è tale che viene considerata talora infestante (ma di questo parleremo in un post sul blog successivamente). Chiede solo tutto il sole che c’è e di non avere concorrenti, altrimenti comincia a “filare” verso l’alto, con pochi e miseri pennacchi in cima, prima di soccombere.

Cresce in fretta e non richiede di aspettare anni prima di vederla fiorire. Se si mette a dimora una pianta di 30-40 cm in autunno, nell’estate successiva sarà alta oltre il metro e piena di pannocchie.

Quando e come si pota la Buddleja?

Non si sbaglia mai a potarla, dato che fiorisce sul getto della stagione. Per lei è lo stesso, più in alto, più in basso, rasoterra... riparte dal nodo sottostante, dal legno vecchio, dalla ceppaia.

Quando potarla? A partire da fine inverno ogni volta che si vuole. In vivaio (ma anche in giardino), si taglia almeno 2-3 volte nel corso della stagione vegetativa per farla accestire e in 20 giorni ha già ricostituito la parte aerea, pronta a fiorire.

È la gioia di vivaisti e ibridatori, perché si riproduce con facilità sia per seme che per talea.

Tra le tante piante che ho avuto la fortuna di incontrare e con cui mi sono anche “scontrata”, il genere Buddleja, con il tempo, ha acquistato punti su punti, tanto da farmi iniziare una collezione, prima di B. davidii e successivamente di altre specie botaniche altrettanto interessanti e curiose, provenienti da tutto il mondo, che sto costantemente “cacciando” e sperimentando. È una pianta che mi sento di consigliare ogni volta che mi chiedono cosa mettere in un giardino a bassa manutenzione, facilmente gestibile anche per un neofita e che resti fiorito a lungo. Il genere Buddleja infatti comprende un numero molto vasto di specie, molte delle quali fioriscono anche durante l’inverno e la primavera, tanto che con un solo genere è possibile avere un giardino fiorito da gennaio a ottobre.

Scarica l'ebook "Le buddleje: gli aberli delle farfalle" per scoprire come coltivare questo arbusto.


Se hai letto questo articolo, potrebbe interessarti anche:

Come potare la Buddleia o albero delle farfalle

Questo articolo è stato scritto da administrator