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Nepenthes ventrata: quale vaso è adatto e quali sono le modalità per coltivarla?

Nepenthes ventrata: quale vaso è adatto e quali sono le modalità per coltivarla?

Il 08/09/2016, Tamara di Novara chiede:

Buongiorno, ho acquistato a luglio, questa Nepenthes ventrata: attualmente sta esposta ad est con sole dall'alba fino all'incirca alle 13, cosa che sembra gradire molto. Irrigazione la sera e niente sottovaso con ristagno d'acqua. Volevo rinvasarla con un mix torba e perlite 50-50 prima di rincasarla per il periodo invernale. Facevo conto di tenerla vicino alla finestra esposta ad est, cambierebbe ben poco dall'attuale posizione che ha, se non che una finestra chiusa. Vorrei sapere gentilmente la dimensione del vaso, pensavo ad un 10/15 cm massimo di diametro. Altra curiosità. Mio padre coltiva lo zafferano selvatico in piena terra, che a differenza del mio, ha dei fusti decisamente molto consistenti e me ne sono fatto regalare qualcuno da usare come tutore per delle piante. Questo fusto secco potrebbe andare bene come tutore oppure potrebbe recare danno alla pianta? Grazie dell'attenzione.

Il 09/09/2016, Marco Oliosi risponde:

Buongiorno Tamara,

la Nepenthes ventrata è l'ibrido (ventricosa X alata) lowland che si trova più comunemente sul mercato, è una pianta estremamente resistente e che ama, come d'altronde lei ha notato, qualche ora di sole estivo.

La posizione scelta per l'inverno, in casa a est davanti alla finestra va benissimo ma tenga presente 2 cose importanti. La prima è quella di evitare che il calore di un eventuale calorifero vicino vada direttamente sulla pianta. La seconda è do tenere conto dell'eventuale calo dell'umidità relativa dell'aria dovuto appunto al riscaldamento.

A tal proposito cerchi di nebulizzare spesso la pianta con acqua demineralizzata in modo da impedire una disidratazione eccessiva.

Per quanto riguarda il rinvaso attenderei il periodo pre-primaverile (febbraio-marzo) in quanto la pianta, al diminuire della luce disponibile, riduce la sua fisiologia (per esempio in inverno difficilmente produce nuovi ascidi per insufficienza luminosa). Ad ogni modo va bene il composto torba e perlite, magari con l'aggiunta, se riesce a trovarla in qualche consorzio agrario, di un pizzico (meno di mezzo cucchiaino da caffè) di vermiculite agricola, la quale sopperisce al fabbisogno di microelementi (le Nepenthes amano una concimazione leggera soprattutto alla ripresa vegetativa).

Infine usi pure il fusto secco dello zafferano, controllando che non abbia macchie dovute a spore fungine, in tal caso non darà nessun problema alla pianta.

Sperando di essere stato esaustivo (resto a disposizione in caso contrario), le invio i miei saluti.

Marco Oliosi
Floricoltura Novaflora
 

Voto:
Marco Oliosi Marco Oliosi

Marco Oliosi, titolare dal 1993 dell'Azienda Agricola Novaflora di Brescia (BS), è esperto in Piante Carnivore.

Quella di Marco è davvero una vita dedicata al mondo vegetale e alla passione per queste piante affascinanti e senza dubbio misteriose. Da anni Marco opera nel settore florovivaistico come produttore e coltivatore di piante. 

Ha studiato agraria, ma già all'età di 13 anni lavorava nei vivai della zona. Da ormai 23 anni Marco conduce, con la moglie Mariuccia Gandioli, il vivaio Novaflora, dove, dal 2005, coltiva la speciale passione per le piante carnivore, un tipo di vegetazione poco noto in Italia. È per questo che decide di entrare a far parte dell'Associazione Italiana Piante Carnivore - www.aipcnet.it - (Aipc).

Il primo vero studioso di questa tipologia di vegetazione fu Charles Darwin. Oliosi adotta ed impiega tecniche di coltivazione alternative ed innovative, che prima di lui non erano mai state utilizzate.

Attualmente Marco è il titolare del più antico vivaio specializzato nella produzione di piante carnivore in Italia e, all'interno della sua azienda, custodisce il clone della più antica pianta carnivora esotica, una Sarracenia Leucophylla, introdotta nel nostro Paese, che si trova oggi all'Orto Botanico di Padova.

Attraverso la collaborazione con l'Aipc, Oliosi contribuisce attivamente ad una serie di iniziative, tra cui alcuni incontri mensili al Museo delle Scienze Naturali di Brescia finalizzati alla divulgazione delle conoscenze relative a queste piante, presenti anche sul nostro territorio.

Non tutti sanno che alcune specie di piante carnivore, un tempo diffuse anche in pianura padana, venivano utilizzate dai nostri nonni come rimedio curativo per le infezioni respiratorie.

Az. Agr. Novaflora

La sede di Novaflora si trova nella zona a nord di Brescia, vicinissima all'ipermercato Auchan di Concesio, all'imbocco della Valtrompia. Vanta una superficie coperta e riscaldata di circa 1200 mq oltre a circa 300 mq di vivaio. All'interno del vivaio vengono coltivate e vendute direttamente piante in vaso verdi e fiorite: stagionali, gerani, aromatiche, erbacee perenni, piante da interno, ciclamini, crisantemi in vaso e da reciso, stelle di Natale, piante da orto, composizioni da regalo. Dal 2005 vengono coltivate e prodotte anche piante carnivore.

Marco Oliosi
Az. Agr. Novaflora
Via passo del Brennero 8
25136 Brescia
http://www.floricolturanovaflora.eu/