Portale del Verde

Principali mezzi di lotta alle malattie e parassiti delle piante da frutto

Il 06/12/2016, Cosimo di Caulonia chiede:

Salve, desidero sapere come curare le piante da frutto come melo, pero, albicocca e ciliegio per non avere frutti pieni di parassiti. Grazie, Cosimo.

Il 09/12/2016, Fabio Di Gioia risponde:

Salve gentilissimo signor Cosimo.
Senza entrare troppo nel merito della risposta, volevo innanzitutto descriverle quali sono i principali mezzi di lotta alle malattie e parassiti della piante.

I mezzi di lotta ai parassiti possono essere:

  1. Mezzi agronomici
  2. Mezzi fisici
  3. Mezzi meccanici
  4. Mezzi chimici
  5. Mezzi biologici
  6. Mezzi biotecnologici
  7. Mezzi genetici
  8. Mezzi naturali

mezzi agronomici non sono altro che delle semplici pratiche colturali, effettuate in momenti diversi dello sviluppo delle piante che hanno come scopo di prevenire e/o ostacolare lo sviluppo dei patogeni. 

mezzi fisici agiscono sul controllo del patogeno sia per via diretta che per via indiretta impiegando appunto parametri fisici (es. calore, luce, suono, fuoco, radiazioni ecc.).

mezzi meccanici consistono in una serie di pratiche colturali volte alla distruzione meccanica diretta del parassita.

mezzi chimici consistono nell’utilizzo di principi attivi sia organici che inorganici naturali o di sintesi, capaci di prevenire e curare le malattie delle piante provocate dai parassiti.

I prodotti che posseggono tale funzione si chiamano fitofarmaci, antiparassitari o pesticidi. 

mezzi biologici consistono nel ricorrere all’uso di organismi antagonisti presenti normalmente in natura, allo scopo di controllare lo sviluppo delle malattie, insetti, acari e nematodi.

mezzi biotecnologici consistono nel ricorso a preparati o tecniche particolari, capaci di controllare o ridurre lo sviluppo dei parassiti delle piante. 

mezzi genetici sono basati nel ricorso a strategie selettive, in grado di utilizzare o ottenere delle piante e/o varietà resistenti alle malattie delle piante. 

I mezzi naturali, infine, sono basati sul ricorso a preparati fitoterapici (es. macerato d'ortica), in grado di prevenire o curare le malattie delle piante e lo sviluppo degli organismi parassiti.

Venendo invece alla lotta specifica alle più importanti malattie e parassiti delle piante (melo, pero, albicocco e ciliegio) che lei mi ha chiesto nella sua domanda, di seguito le indico l'analisi dettagliata con i prodotti da impiegare.

1) MELO

a) Ticchiolatura del melo (Venturia inaequalis)

Interventi chimici

Cadenzare i trattamenti secondo un turno biologico, oppure adottare un turno fisso o allungato in funzione dell'andamento climatico e della persistenza del prodotto.

Interrompere i trattamenti, dopo la prima fase di accrescimento del frutto se non si rilevano attacchi del fungo.

Tra i prodotti da utilizzare, ricordiamo:

  • Prodotti rameici
  • Ditianon
  • Dodina e Tifloxystrobin

Al massimo 3 interventi all'anno indipendentemente dall'avversità. Se ne sconsiglia l'utilizzo in miscela con altri prodotti aventi diverso meccanismo d'azione o quando l'infezione è già in atto.

- IBE (Inibitori della sintesi dell'ergosterolo).

Al massimo 4 interventi all'anno indipendentemente dall'avversità. Se ne sconsiglia l'utilizzo in miscela con altri prodotti anticrittogamici.

  • Fluazinam
  • Pirimetanil e Ciprodinil

Al massimo 4 interventi all'anno indipendentemente dall'avversità. Se ne sconsiglia l'utilizzo in miscela con altri prodotti aventi diverso meccanismo d'azione.

  • Pyraclostrobin + Boscalid 

Al massimo 3 interventi l'anno indipendentemente dall'avversità.

  • Mancozeb e Metiram

Non possono essere utilizzati dopo la metà di giugno.

b) Oidio o mal bianco (Podosphaera leucotricha)

Interventi agronomici

Asportare durante la potatura invernale, i rametti con gemme attaccate ed eliminare in primavera - estate i germogli colpiti.

Interventi chimici

Sulle varietà più sensibili e nelle aree di maggior rischio infettivo, intervenire preventivamente in prefioritura. Negli altri casi aspettare l'eventuale comparsa dei sintomi.

Tra i prodotti da impiegare, ricordiamo:

  • Zolfo polverulento e/o bagnabile
  • IBE

Al massimo 4 interventi nel corso dell'anno.

  • Pyraclostrobin e Trifloxystrobin.

Al massimo 3 interventi all'anno indipendentemente dall'avversità.

  • Boscalid

Al massimo 3 interventi all'anno indipendentemente dall'avversità.

  • Quinoxifen

Al massimo 3 interventi all'anno.

  • Bupirimate 

Attenzione: il prodotto è fitotossico per le varietà del gruppo Imperatore.


c) Cancro delle pomacee (Nectria galligena)

Interventi agronomici

Durante la potatura, asportare e bruciare i rami colpiti.

Interventi chimici

Di norma si esegue una distribuzione autunnale, poco prima della caduta delle foglie, ed una primaverile durante la fase di accrescimento delle gemme. 

Nei frutteto particolarmente colpito o in quelli giovani, è opportuno agire anche alla fine dell'estate prima dell'inizio della caduta delle foglia.

Gli unici prodotti utilizzabili, sono:

  • Prodotti rameici

 

d) Marciume del colletto (Phytophthora cactorum)

Interventi chimici

Intervenire in maniera localizzata, solo sulle parti colpite con prodotti rameici e mastice protettivo.

 

e) Colpo di fuoco batterico dei fruttiferi (Erwinia amylovora)

Interventi agronomici

- Asportare le parti colpite con tagli da realizzarsi almeno 50 cm al di sotto del punto in cui si sono riscontrati i sintomi della malattia.

- Provvedere sempre alla disinfezione degli attrezzi utilizzate nelle potature.

- Bruciare immediatamente il materiale asportato.

Interventi chimici

Tra i prodotti da impiegare, ricordiamo:

- Prodotti rameici

- Acibenzolar solfuro di metile

Al massimo 6 interventi l'anno.

Interventi biologici

- Bacillus subtilis

Al massimo 4 interventi l'anno.

 

f) Cocciniglia di San Josè (Comstockaspis perniciosa)

Interventi chimici

Per i trattamenti alla fine dell'inverno intervenire solamente, se ci sono stati danni alla raccolta dell'anno precedente, oppure se si è osservata la presenza dell'insetto sul legno di potatura, sulle piante o in presenza della migrazione delle forme giovanili (neanidi).

Tra i prodotti da impiegare, ricordiamo:

  • Polisolfuro di calcio

Il trattamento con questo prodotto, è attivo anche nei confronti della ticchiolatura e del cancro delle pomacee.

  • Olio bianco e Buprofezin

Il loro impiego, è ammesso anche nel periodo primaverile - estivo.

  • Clorpirifos metile

Sono ammessi al massimo 2 interventi all'anno indipendentemente dall'avversità. Il suo impiego è consigliato, soltanto durante la migrazione delle forme giovanili dell'insetto risultando attivo anche nei confronti della Carpocapsa (Cydia pomonella).

 

g) Afide grigio del melo (Dysaphis plantaginea)

Interventi chimici

Si interviene soltanto al superamento della soglia che in prefioritura si verifica alla comparsa delle forme adulte riproduttrici (fondatrici).

In post fioritura si interviene solo nel caso di infestazioni in atto al momento della caduta dei petali, nelle prime fasi di accrescimento del frutto o in presenza di melata zuccherina.

Tra i prodotti da impiegare, ricordiamo:

  • Fluvinate

Al massimo 1 intervento all'anno e solo in prefioritura.

  • Imidacloprid, Thiamethoxan e Acetamiprid

Al massimo 1 intervento all'anno indipendentemente dall'avversità.

Interventi biologici

  • Azadiractina

 

h) Carpocapsa (Cydia pomonella)

Interventi biotecnologici

Si consiglia di intervenire soltanto al superamento della soglia, che si verifica quando si catturano 2 adulti per trappola in una o due settimane. 

Per la 1 e 2 generazione dell'insetto, si interviene al superamento della soglia dell'1% di fori iniziali di penetrazione nel frutto.

Per questo tipo di intervento vengono impiegate le trappole a confusione e disorientamento sessuale. Queste devono essere installate almeno 2 per appezzamento entro la fine del mese di aprile.

Interventi biologici

L'intervento, è basato sull'impiego del Virus della granulosi soprattutto per combattere l'insetto durante la 1 generazione. Si consiglia di non utilizzare il virus in miscela con altri principi attivi di sintesi nei confronti della carpocapsa, oppure di mescolarlo assieme ai prodotti rameici a causa della sua incompatibilità con tali prodotti.

  • Spinosad

Al massimo 2 interventi l'anno indipendentemente dall'avversità.

Interventi chimici

Si basano sull'impiego di:

  • Diflubenzuron, Teflubenzuron, Triflumuron, Metoxifenoxide, Tebufenozide, Flufenoxuron, 

Al massimo 3 interventi l'anno indipendentemente dall'avversità. 

Nei casi di perdita di efficacia di questi principi attivi, si consiglia il ricorso alle tecniche di confusione sessuale, oppure all'utilizzo del virus della granulosi.

  • Flufenoxuron

Al massimo 1 intervento all'anno indipendentemente dall'avversità è solo entro la fine di maggio.

  • Etofenprox

Al massimo 1 intervento l'anno indipendentemente dall'avversità.

  • Thiacloprid

Al massimo 1 intervento l'anno indipendentemente dall'avversità. Non ammesso contro le larve di prima generazione.

  • Diazinone

Al massimo 3 interventi l'anno indipendentemente dall'avversità. Se ne sconsiglia la distribuzione prima della raccolta dei frutti.

  • Fosmet

Al massimo 3 interventi l'anno indipendentemente dall'avversità.

  • Malathion

Al massimo 3 interventi l'anno indipendentemente dall'avversità.

  • Clorpirifos etile e Azinfos metile

Al massimo 3 interventi l'anno indipendentemente dall'avversità. Il loro uso è sconsigliato per combattere le larve di 1 generazione.

Al fine di prevenire l'insorgenza di resistenze da parte dell'insetto, si consiglia di evitare l'impiego ripetuto degli stessi principi attivi sulle diverse generazione del parassita.

 

i) Rodilegno rosso (Cossus cossus) e Rodilegno giallo (Zeuzera pyrina)

Interventi biotecnologici

Si basano sull'impiego di trappole a ferormoni, installandone circa 5/10 ad ettaro al fine di eseguire la cattura massiva dei maschi.

Interventi chimici

Si interviene solo dopo 3 settimane dall'inizio degli sfarfallamenti, rilevati in base all'impiego delle trappole sessuali. In base al grado di infestazione, eventualmente ripetere il trattamento dopo circa 20 giorni.

Tra i prodotti da impiegare, ricordiamo:

  • Triflumuron e Teflubenzuron

Al massimo 3 interventi l'anno indipendentemente dall'avversità.

Al fine di evitare l'insorgenza di resistenze dell'insetto, si invita ad usare con cautela tali principi attivi o di evitarne l'impiego ripetuto.

 

l) Ragnetto rosso (Panonychus ulmi)

Interventi biologici

Prima di fare trattamenti chimici, è necessario verificare la presenza di predatori dell'acaro (es. Stethorus). 

Indicativamente un individuo predatore ogni 2/3 foglie è sufficiente a far regredire l'infestazione.

Interventi chimici

Si interviene solamente al superamento del 90% di foglie attaccate dal parassita.

Tra i prodotti da impiegare, ricordiamo:

- Clofentezine, Etoxazole, Exitiazox, Fenazaquin, Fenpiroximate, Pyridaben, Tebufenpirad.

Al massimo 1 intervento all'anno.

 

2) PERO

a) Ticchiolatura del pero (Venturia pyrina)

Interventi agronomici

Procedere allo sminuzzamento delle foglie attaccate dal fungo in autunno, per accelerarne la loro  decomposizione.

Interventi chimici

Disinfezione delle piante con trattamenti a base di polisolfuro di calcio. Trattamenti preventivi, in presenza di foglie bagnate e secondo lo sviluppo vegetativo della pianta.

Tra i prodotti da utilizzare dopo la caduta delle foglie, ricordiamo:

  • Poltiglia bordolese
  • Idrossido di rame
  • Ossicloruro di rame.

Tra i prodotti da utilizzare nello stadio di gemma rigonfia, ricordiamo:

  • Poltiglia bordolese
  • Idrossido di rame
  • Ossicloruro di rame
  • Dithianon.

Questi interventi vanno eseguiti, specialmente in caso di piogge prolungate nel mese di marzo e ripetuti dopo 7 - 8 giorni.

Tra i prodotti da utilizzare in fase di prefioritura, caduta dei petali, allegagione e accrescimento del frutto, si ricorda:

  • Poltiglia bordolese
  • Ossicloruro di rame
  • Dodina
  • Dithianon
  • Mancozeb
  • Penconazolo
  • Tetraconazolo
  • Cyprodinil.

Evitare di ripetere i trattamenti oltre 3 volte con prodotti aventi lo stesso meccanismo d'azione. In caso di pioggia ripetere i trattamenti secondo quanto indicato sulla confezione.

 

b) Cancro delle pomacee (Nectria galligena)

Interventi agronomici

Controllare le piante giovani ed eliminare quelle a rischio. Evitare i ristagni di umidità. Asportare e bruciare il materiale infetto durante la potatura invernale. Disinfezione e protezione dei tagli effettuati.

Interventi chimici

Tra i prodotti da utilizzare dopo la caduta delle foglie, ricordiamo:

  • Poltiglia bordolese
  • Idrossido di rame
  • Ossicloruro di rame.

Tra i prodotti da utilizzare, durante il riposo vegetativo a metà gennaio, ricordiamo:

  • Poltiglia bordolese
  • Idrossido di rame
  • Olio minerale.

Tra i prodotti da utilizzare nello stadio di gemma rigonfia, ricordiamo:

  • Poltiglia bordolese
  • Idrossido di rame
  • Ossicloruro di rame
  • Dithianon.

Questi interventi vanno eseguiti, specialmente in caso di piogge prolungate nel mese di marzo e ripetuti dopo 7 - 8 giorni.

 

c) Maculatura bruna (Stemphylium vesicarium)

Interventi agronomici

Ridurre l'irrigazione a pioggia sovrachioma. Distruggere e bruciare le foglie e i frutti colpiti. 

Interventi chimici

Tra i prodotti da utilizzare in prefioritura, caduta dei petali e allegagione dei frutti, ricordiamo:

  • Poltiglia bordolese
  • Ossicloruro di rame
  • Tiram
  • Tebuconazolo
  • Cyprodynil
  • Fludioxonil.

 

d) Colpo di fuoco batterico (Erminia amylovora)

Interventi agronomici

Accurata asportazione delle parti compromesse dall'attività del batterio. Irrigazione localizzata.

Interventi chimici

Distribuzione settimanale di prodotti a base di rame nei momenti di maggiore rischio infettivo.

Nella fase di accrescimento dei frutti, si interviene con questi prodotti:

  • Poltiglia bordolese
  • Idrossido di rame
  • Ossicloruro di rame.

Interventi biologici

Impiego del Bacillus subtilis all'1,46% pari a 2 kg/ha nella fase di prefioritura, caduta dei petali e allegagione e di accrescimento del frutto.

 

e) Afide grigio del pero (Dasyneura pyri)

Interventi agronomici

Contenere l'eccessivo sviluppo delle piante. Evitare il diffondere delle formiche ponendo delle strisce adesive a livello del tronco della pianta. 

Interventi chimici

Tra i prodotti da utilizzare nella fase di caduta dei petali, ricordiamo:

  • Imidacloprid
  • Acetamaprid.

Agire in caso solamente di accertata presenza del parassita.

Nella fase di invaiatura e maturazione del frutto, i prodotti da impiegare sono:

  • Imidacloprid
  • Pirimicarb
  • Teflubenzuron
  • Clorpirifos etile
  • Indoxacarb
  • Diottilsulfosuccinato di sodio
  • Olio minerale
  • Diflubenzuron
  • Amitraz.

Interventi biologici

L'afide grigio del pero, viene controllato in natura da una serie di antagonisti specifici che agiscono sia sulle forme giovanili che sugli adulti.

In caso di necessità, intervenire ricorrendo all'uso di prodotti come:

  • Piretro
  • Rotenone
  • Spinosad.

 

f) Carpocapsa (Cydia pomonella)

Interventi biotecnologici

Utilizzare diffusori per la confusione sessuale, che saturando l'aria di ferormoni disorientano i maschi limitando gli accoppiamenti.

Interventi chimici

Tra i prodotti da impiegare nella fase di allegagione e accrescimento del frutto, ricordiamo:

  • Diflubenzuron
  • Teflubenzuron
  • Triflumuron
  • Clorpirifos etile
  • Diazinone.

Nella fase di invaiatura e maturazione del frutto, i prodotti da impiegare sono:

  • Imidacloprid
  • Pirimicarb
  • Teflubenzuron
  • Clorpirifos etile
  • Indoxacarb
  • Diottilsulfosuccinato di sodio
  • Diflubenzuron
  • Amitraz.

Interventi biologici

Prevedono l'utilizzo del virus della granulosi, oppure l'impiego dello Spinosad.

 

g) Psilla del pero (Cacopsylla pyri)

Interventi agronomici

Controllare le concimazioni, le potature e la carica dei frutti per evitare che un'elevata vigoria della pianta favorisca lo sviluppo del parassita. Intervenire con irrigazione a pioggia sovrachioma abbondante per ridurre la presenza di melata zuccherina.

Interventi chimici

Tra i prodotti da utilizzare nella fase di allegagione e accrescimento del frutto, ricordiamo:

  • Olio minerale
  • Diflubenzuron
  • Teflubenzuron
  • Triflumuron
  • Clorpirifos etile
  • Diazinone.

Nella fase di invaiatura e maturazione del frutto, i prodotti da impiegare sono:

  • Imidacloprid
  • Pirimicarb
  • Teflubenzuron
  • Clorpirifos etile
  • Indoxacarb
  • Diottilsulfosuccinato di sodio
  • Olio minerale
  • Diflubenzuron
  • Amitraz.

Interventi biologici

Si basano sul controllo del parassita attraverso il ricorso a vari antagonisti come l'Anthocoris nemiralis, l'impiego del Virus della granulosi, l'uso dello Spinosad, oppure l'esecuzione di interventi con saponi e bagnati seguiti da trattamenti a base di piretro.

 

h) Cocciniglia di San Josè (Quadrispidiotus perniciosus)

Interventi chimici

Trattamenti preventivi con polisolfuro di calcio su piante in fase di riposo.

Tra i prodotti da utilizzare, durante il riposo vegetativo a metà gennaio, ricordiamo:

  • Olio minerale.

Tra i prodotti da impiegare nella fase di apertura delle gemme, si ricorda:

  • Olio minerale
  • Imidacloprid
  • Buprofezin.

L'impiego dell'olio minerale, è utile per combattere, anche le uova di ragnetto rosso.

Tra i prodotti da utilizzare nella fase di allegagione e accrescimento del frutto, ricordiamo:

  • Olio minerale
  • Diflubenzuron
  • Teflubenzuron
  • Triflumuron
  • Clorpirifos etile
  • Diazinone.

Interventi biologici

Impiego di antagonisti del genere Encarsia e Aphytis.

 

3) ALBICOCCO

a) Monilia (Monilia laxa e Monilia fructigena)

Interventi agronomici

All'impianto scegliere appropriate distanze di piantagione, tenendo conto della vigoria del portinnesto e di ogni singola varietà. Successivamente calibrare adeguatamente le concimazioni azotate e gli apporti irrigui in modo da evitare un'eccessiva vegetazione. Eseguire un accurato drenaggio del suolo.

Interventi chimici

È necessario trattare in prefioritura. Se nella fasi fenologiche successive fino all'allegagione dei frutti si verificano condizioni climatiche favorevoli all'infezione (elevata umidità atmosferica e prolungata bagnatura della pianta) si consiglia di ripetere il trattamento. 

Si consiglia invece di limitare gli interventi chimici prima della raccolta dei frutti, tenendo conto della sensibilità delle varietà agli effetti fitotossici degli antiparassitari e delle condizioni climatiche favorevoli allo sviluppo dell'infezione.

Tra i prodotti da impiegare, ricordiamo:

  • Propiconazolo, Fenbuconazoli e Tebuconazolo

Al massimo 3 interventi l'anno indipendentemente dall'avversità.

  • Pyraclostrobin e Boscalid

Al massimo 2 interventi l'anno.

  • Fludioxonil e Cyprodinil

Al massimo 2 interventi l'anno.

  • Fenexamid.

 

b) Corineo (Coryneum beijerinkii)

Interventi agronomici

Concimazioni equilibrate. Asportazione e bruciatura dei rametti colpiti.

Interventi chimici

Si interviene al momento della caduta delle foglie, con:

  • Prodotti rameici
  • Thiram.

Al massimo 2 interventi l'anno.

 

c) Oidio o mal bianco (Oidium crataegi)

Interventi chimici

Si interviene preventivamente nella fase di allegagione e di accrescimento dei frutti. Successivi interventi andranno effettuati in base alla comparsa delle prime tracce di muffa sulle foglie e frutto.

Tra i prodotti da impiegare, di ricorda:

  • Zolfo polverulento e/o bagnabile
  • Propiconazolo, Fenbuconazolo e Tebuconazolo

Al massimo 3 interventi l'anno indipendentemente dall'avversità.

  • Quinoxifen.

Al massimo 3 interventi l'anno.

 

d) Cancro batterico delle drupacee (Xanthomonas campestris pv. pruni)

Interventi chimici 

Si interviene con la distribuzione di prodotti rameici nella fase d'ingrossamento delle gemme, se sono stati evidenziati infezioni sui rami e danni sui frutti nell'annata prececente.

 

e) Sharka o vaiolatura ad anello (Plum pox virus)

Interventi agronomici

Impiegare materiale vivaistico certificato ed eseguire controlli periodici per evidenziare la presenza di sintomi della malattia. Distruggere completamente le piante in caso di sospetta infezione e sintomi della malattia.

 

f) Anarsia o tignola della frutta (Anarsia lineatella)

Interventi biotecnologici

Installare trappole per la confusione o il disorientamento sessuale all'inizio degli sfarfallamenti dell'adulto. Installare almeno 2 trappole per azienda entro l'ultima decade di aprile.

Interventi chimici

Il trattamento viene effettuato solamente al superamento della soglia corrispondente a 7 catture per settimana, oppure 10 catture per trappola in 2 settimane.

Tra i prodotti da impiegare, ricordiamo:

  • Teflubenzuron
  • Metoxifenozide
  • Thiacloprid.

Al massimo 1 interventi all'anno.

  • Etofenprox

Al massimo 2 interventi l'anno. Il prodotto è attivo anche nei confronti delle furficole.

  • Indoxacarb

Al massimo 1 interventi all'anno.

Interventi biologici

Si basano sull'impiego del Bacillus thuringiensis e dello Spinosad.

 

4) CILIEGIO

a) Monilia (Monilia laxa e Monilia fructigena).

Interventi agronomici

Sono basati su una serie di interventi colturali che prevedono la potatura verde per contenere la vigoria della pianta per migliorare la circolazione dell'aria, nell'evitare eccessi di azoto nel terreno e nella distruzione del materiale infetto.

Interventi chimici

Dopo la caduta naturale delle foglie e in inverno nella fase di pieno riposo vegetativo, i prodotti da utilizzare sono:

  • Poltiglia bordolese
  • Ossicloruro di rame
  • Ziram
  • Tiram.

Nella fase di prefioritura, i prodotti da impiegare sono:

  • Tebuconazolo
  • Fenbuconazolo
  • Propiconazolo.

L'intervento è da consigliare, solo nel caso di stagione piovosa.

Nella fase di allegagione, accrescimento del frutto ed invaiatura, i prodotti da impiegare sono:

  • Tebuconazolo
  • Fenbuconazolo.

Per la vicinanza al periodo di raccolta, occorre rispettare il tempo di carenza dei vari principi attivi. 

Nella fase dalla prefioritura, fino al massimo all'invaiatura è possibile ricorrere all'impiego degli IBE (Inibitori della sintesi dell'ergosterolo), rispettando i limiti imposti dai vari disciplinari.

 

b) Corineo (Coryneum beijerinkii)

Interventi chimici

Dopo la caduta naturale delle foglie e in inverno nella fase di pieno riposo vegetativo, i prodotti da utilizzare sono:

  • Poltiglia bordolese
  • Ossicloruro di rame
  • Ziram
  • Tiram.

Nella fase di prefioritura, i prodotti da impiegare sono:

  • Tebuconazolo
  • Fenbuconazolo
  • Propiconazolo.

L'intervento è da consigliare, solo nel caso di stagione piovosa.

Nella fase di allegagione, i prodotti da impiegare sono:

  • Tebuconazolo
  • Fenbuconazolo.

 

c) Cancro batterico delle drupacee (Xanthomonas campestris pv. pruni)

Interventi chimici

Dopo la caduta naturale delle foglie, i prodotti da utilizzare sono:

  • Poltiglia bordolese
  • Ossicloruro di rame.

 

d) Afide nero del ciliegio (Myzus cerasi)

Interventi chimici

Nella fase che precede la fioritura, i prodotti da impiegare, sono:

  • Olio bianco attivato.

Può essere utilizzato da solo o in miscela con prodotti a base di esteri fosforici.

Nella fase di caduta dei petali, i prodotti sono invece:

  • Pirimicarb
  • Imidacloprid.

Nella fase di invaiatura, il prodotto da impiegare è il:

  • Malation.

Vista la concomitanza con la raccolta dei frutti, occorre osservare il periodo di carenza del principio attivo.

 

e) Mosca delle ciliegie (Rhagoletis cerasi)

Interventi biotecnologici

Sono basati sull'installazione di trappole cromotropiche, al fine di identificare il numero di popolazioni dell'insetto.

Interventi chimici

I prodotti da impiegare nella fase di invaiatura, sono

  • Dimetoato
  • Triclonfon
  • Etonfenprox
  • Esche proteiche al Dimetoato.

Vista la concomitanza con la raccolta dei frutti, occorre osservare il periodo di carenza del principio attivo, rispettando i limiti stabiliti.

Interventi biologici

Sono basati sull'impiego del fungo chiamato Beauveria bassiana.

 

Rimanendo a disposizione per qualsiasi altra domanda, la saluto cordialmente.

Dott. Fabio Di Gioia 

Fabio Di Gioia Fabio Di Gioia

Fabio Di Gioia è nato a Montelupo Fiorentino nel febbraio del 1980, da una famiglia caratterizzata da una lunga e radicata tradizione contadina. Esperto di recupero e valorizzazione delle varietà vegetali antiche.

Dal 2010 a oggi organizza corsi e seminari sulle buone pratiche di conservazione e coltivazione delle varietà antiche vegetali sia in ambito erbaceo e orticolo che arboreo e frutticolo.

Lo scopo principale del suo lavoro è quello principalmente di recuperare le varietà locali e poterle reinserire in un contesto agricolo e produttivo, verso tutti coloro come le aziende agricole credono sempre di più nelle potenzialità di questo settore.

Blog: fabio13280 - fabio13280.wordpress.com