Portale del Verde

Come far germinare i semi di Olea Europaea?

Il 07/03/2017, Pietro di Maddaloni chiede:

Vorrei sapere quale procedimento "pratico" dovrei eseguire per far germinare i semi di OLEA EUROPAEA, con successo. Grazie mille. Pietro

Il 07/03/2017, Fabio Di Gioia risponde:

Salve Pietro.
L'olivo (Olea europea), produce dei frutti con nocciolo chiamate drupe, le quali al pari di quelle di altri frutti (es. pesco, albicocco, susino, ciliegio) come anche altre specie da frutto producono dei semi che vanno incontro al fenomeno della dormienza.La dormienza, è definita come quel processo fisiologico a cui va incontro un seme secondo il quale vengono interrotti alcuni processi interni di sviluppo e di germinazione dei semi. Questa interruzione interna, consente al seme di andare incontro al processo di germinazione nel momento e nel luogo migliore di crescita della futura pianta. Per questo possiamo affermare che la dormienza è un fenomeno fisiologico positivo e importante del seme soprattutto per quanto riguarda la riproduzione e l'evoluzione della specie. In generale esistono vari tipi di dormienza tra cui:

1) Dormienza fisica
Si verifica quando gli organi di protezione esterni del seme sono impermeabili all'acqua e di conseguenza l'embrione non può scambiare ne acqua e ne ossigeno. Molto spesso tale impermeabilità è dovuta alla presenza di una parete cellulare molto spessa che circonda gli organi di protezione. E' possibile rimuovere questo tipo di dormienza semplicemente rompendo il tegumento esterno naturalmente per abrasione, attraverso sbalzi termici e di umidità, oppure attraverso il ricorso a microrganismi o sostanze acide.

2) Dormienza meccanica
Si verifica quando i tegumenti esterni del seme sono troppo duri l'assorbimento di acqua e ossigeno per l'embrione. Questo tipo di dormienza è quasi sempre associata alla precedente e può essere rimossa con gli stessi mezzi.

3) Dormienza chimica
Si verifica nel caso in cui alcune sostanze che inibiscono la germinazione dei semi (acido abscissico ABA), tendono ad accumularsi nella polpa del frutto che circonda i semi fino ad interessare le strutture di protezione del seme stesso. 
Questo tipo di dormienza può essere interrotta o attraverso la rimozione della polpa del frutto oppure lavando ripetutamente i semi.

4) Dormienza morfologica
Si verifica quando l'embrione del seme non è ancora maturo e richiede di un ulteriore periodo di tempo per completare lo sviluppo. Per questo possiamo distinguere gli embrioni non sviluppati, ossia dei piccoli embrioni meno sviluppati del normale immersi in una massa fluida dell'endosperma, dagli embrioni immaturi ossia embrioni già sviluppati ma che richiedono un certo periodo a temperature alte (circa 20°C), per superare la fase di dormienza.

5) Dormienza fisiologica
Questo tipo di dormienza si verifica quando il seme per poter germinare richiede delle specifiche caratteristiche ambientali (temperatura, acqua e luce). Normalmente il meccanismo che controlla questo blocco germinativo è 
dovuto alla impermeabilità dei tegumenti all'acqua e all'ossigeno. Questo tipo di dormienza scompare normalmente con la conservazione dei semi.

6) Dormienza dell'embrione
Si verifica quando a causa della scarsa impermeabilità del seme all'acqua e all'ossigeno si ha un accumulo di sostanze inibitrici della germinazione del seme le quali determinano anche un inattivazione del processo stesso. Questo 
tipo di dormienza può essere interrotta con il processo di stratificazione dei semi, che consiste nel porre il seme a basse temperature (2-7°C), per un periodo di circa due mesi con elevata umidità e cercando di favorire gli scambi 
gassosi.

Nel caso specifico dell'olivo, si possono avere due tipologie diverse di dormienza:

  1. Meccanica (determinata dalla struttura resistente del nocciolo).
  2. Chimica o fisiologica (dovuta all’accumulo di acido abscissico ABA).


Per rimuovere la dormienza meccanica determinata dall’estrema durezza del nocciolo, si interviene attraverso il processo di scarificazione, che consiste nell’andare ad intaccare la parte legnosa del seme in modo da favorire gli 
scambi gassosi.

La scarificazione, può essere:

  1. Meccanica (mediante l’immissione del seme in una betoniera con all’interno della sabbia).
  2. Chimica (mediante la digestione del legno del nocciolo provocata dall’impiego di acido solforico H2SO4 al 10%).

La scarificazione chimica non è sempre sicura, perché dosi blande non hanno effetto sul seme, mentre dosi elevate di acido lo possono danneggiare. Per rimuovere invece la dormienza fisiologica o chimica dovuta all’accumulo nel seme di acido abscissico ABA, può essere interrotta ricorrendo a:

  1. Immersione prolungata di semi in acqua.
  2. Stratificazione con sabbia.

Le ricordo infine anche che la germinabilità di un seme d'olivo e la % di semi vani (cioè senza embrione), è una caratteristica genetica che dipende dalla varietà. Per questo nella pratica di propagazione per innesto, si utilizzano soltanto semi di alcune varietà con percentuali di germinabilità compresi tra il 40 – 50% (es. Frantoio) e oltre l’80% (es. Leccino).

Rimanendo a sua disposizione per eventuali chiarimenti, la saluto cordialmente.

Fabio Di Gioia

Voto:
Fabio Di Gioia Fabio Di Gioia

Fabio Di Gioia è nato a Montelupo Fiorentino nel febbraio del 1980, da una famiglia caratterizzata da una lunga e radicata tradizione contadina. Esperto di recupero e valorizzazione delle varietà vegetali antiche.

Dal 2010 a oggi organizza corsi e seminari sulle buone pratiche di conservazione e coltivazione delle varietà antiche vegetali sia in ambito erbaceo e orticolo che arboreo e frutticolo.

Lo scopo principale del suo lavoro è quello principalmente di recuperare le varietà locali e poterle reinserire in un contesto agricolo e produttivo, verso tutti coloro come le aziende agricole credono sempre di più nelle potenzialità di questo settore.

Blog: fabio13280 - fabio13280.wordpress.com