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Piante aromatiche/officinali: Scopri le risposte dei nostri esperti

Leggi qui sotto tutte le domande sull’argomento e le risposte date dai nostri Esperti di Giardinaggio. Guarda i titoli qui sotto elencati e clicca sul titolo che più si avvicina all’argomento di tuo interesse. Una volta cliccato sul titolo potrai leggere, per intero, sia la domanda dell’appassionato che la risposta del nostro Esperto.

Buona lettura!

Scegli l'argomento di tuo interesse:

  • È citronella quella in foto?

    È citronella quella in foto?

    Floriana di Portoscuso chiede:

    Buongiorno, vorrei fare delle domande in merito alle foto della pianta che ho allegato. Mi è stata regalata e mi è stato detto che si tratta di una varietà di Citronella Lemon grass ma purtroppo non sono molto convinta perché dopo aver fatto svariate ricerche non ho trovato niente che potesse somigliare vagamente alla citronella. Ho pensato che al massimo poteva trattarsi di qualche varietà di origano ma non essendo esperta non saprei proprio; sarebbe possibile scoprire di che pianta si tratta? Grazie
    Fabio_DiGioia
    Risponde l'esperto
    Fabio Di Gioia

    Salve gentilissima Floriana.

    La pianta in questione di cui hai allegato le foto, non si tratta di origano perché quest’ultimo presenta delle foglie più strette e seghettata. Quindi escludiamo l’origano. 

    Però anche io sono sicuro come lei che si tratta di Lemon Grass (citronella), non sono se lei ha sentito l’odore della pianta strofinando leggermente le foglie. Dovrebbe odorare di limone.

    La cosa che dovrebbe fare è odorare le foglie e capire se sa di limone o altro, perché così vedendola mi sembra più una pianta di maggiorana, perché il Lemon Grass è un po' diverso.

    Dovrebbe odorare le foglie per avere la prova definitiva, altrimenti si tratta di un’altra specie aromatica.

    Ringraziandola della domanda, la saluto cordialmente.

    Dott. Fabio Di Gioia
    Specializzato nel recupero e valorizzazione di varietà vegetali antiche

  • Oleolito di iperico rancido: meglio buttarlo?

    Sandro di Bruino chiede:

    Ho creato un oleolito di iperico, ma è leggermente irrancidito. è ancora utilizzabile in cosmesi o devo gettarlo via?
    Redazione
    Risponde l'esperto
    Redazione Portale del Verde

    Salve Sandro,

    in quanto appunto rancido, l'oleolito sarebbe meglio buttarlo via.

    La Redazione di Portale del Verde

  • Aromatiche con diversi problemi: come aiutarle?

    Aromatiche con diversi problemi: come aiutarle?

    Giulia di Mantova chiede:

    Buonasera, vi scrivo per avere aiuto riguardo le mie aromatiche. Sono nuova nel campo e ho ricevuto queste piantine già invasate come regalo. Quella più problematica è quella del rosmarino. Praticamente non cresce e sembra abbia il tronco secco. Le altre (come in foto) hanno puntini bianchi (ho salvia, timo, origano, sedano, rosmarino e basilico). Basilico e sedano non hanno problemi (il sedano sta germogliando di nuovo). I vasi prendono sole al mattino per 5-6 ore buone poi arriva l’ombra. Le ho annaffiate troppo? Sono malate? Grazie per qualsiasi risposta.
    Fabio_DiGioia
    Risponde l'esperto
    Fabio Di Gioia

    Salve gentilissima Giulia.

    Avendo esaminato accuratamente le foto da lei allegate e dopo i aver descritto che i vasi prendono il sole la mattina e aver eseguito irrigazioni troppo frequenti, si è verificato un’alternanza umido/secco e questo ha favorito lo sviluppo di una malattia fungina chiamata Oidio o mal bianco. Questa muffetta bianca è visibile sul timo e sulla salvia. Ovviamente se l’attacco è forte come nel caso del rosmarino, si può arrivare al disseccamento completo della pianta.

    Per poter combattere questa muffa, come metodo agronomico le consiglio di togliere le foglie malate bruciarle e soprattutto di non irrigare troppo frequentemente le piante.

    Come rimedio di natura chimica, per non utilizzare prodotti chimici sistemi troppo aggressivi, il sistema migliore si basa sulla distribuzione dello zolfo S, sia ventilato che bagnabile.

    Come rimedio naturale, il sistema migliore consiste nell’utilizzo del bicarbonato di sodio. Si sciolgono due cucchiaini di bicarbonato di sodio e un cucchiaino di olio d’oliva in un litro di acqua. Si amalgama bene il tutto e poi si spruzza sulle piante. Il bicarbonato di sodio evita e blocca la diffusione del fungo non direttamente, ma indirettamente andando ad elevare il pH a livelli alcalini, bloccando la crescita del fungo in quanto quest’ultimo si sviluppa in ambiente a pH acido.

    Ringraziandola della domanda, la saluto cordialmente.

    Dott. Fabio Di Gioia
    Specializzato nel recupero e valorizzazione di varietà vegetali antiche.

  • Origano: come riprodurlo?

    Francesco di Ardore chiede:

    Buongiorno, seguo con molto interesse quello che pubblicate, credo di non essere l'unico a complimentarmi con voi. Vi volevo chiederle informazioni su come riprodurre l'origano (seme, talea e divisione dei cespi), tempistiche per le varie modalità, insomma tutto per la riproduzione; se fosse possibile magari un bel video esplicativo come tutti questi da voi pubblicati. Grazie e buon lavoro.. continuate così..
    Fabio_DiGioia
    Risponde l'esperto
    Fabio Di Gioia

    Salve gentilissimo Francesco e grazie tante nel seguire con costanza l’attività del Portale del Verde e dei ringraziamenti che ci da.

    L’origano (come tutte le altre piante aromatiche), si può riprodurre attraverso varie modalità che già lei ha indicato nella domanda.

    La propagazione per seme, meglio conosciuta come riproduzione sessuale o gamica, si esegue prima cercando di far seccare bene la pianta in campo in modo da avere dei semi maturi. Dopodiché il seme va liberato dei residui secchi che lo avvolgono tramite battitura e successiva ventilazione e vagliatura.

    Il seme una volta asciutto e conservato in maniera idonea, si può seminare alla fine di febbraio in semenzaio in modo da avere già le piantine pronte per il trapianto ad aprile.

    La propagazione per talea o per cespi, meglio conosciuta come propagazione asessuata o agamica, ha la particolarità che le piante figlie che si formeranno hanno le stesse caratteristiche esteriori della pianta madre in quanto non è avvenuto nessun rimescolamento tra padre e madre.

    Anche la propagazione per talea e/o per cespi si esegue alla fine di febbraio, perché in questo periodo riparte l’attività vegetativa, ma soprattutto si accrescono le radici e quindi è molto più facile avere l’attecchimento delle piante.

    Per quanto riguardano i video, se va nella sezione delle piante aromatiche anche in quel caso viene spiegato come propagare le erbe aromatiche.

    Ringraziandola della domanda, la saluto cordialmente.

    Dott. Fabio Di Gioia
    Specializzato nel recupero e valorizzazione di varietà vegetali antiche.

  • Che varietà di epilobi sono quelli in foto?

    Che varietà di epilobi sono quelli in foto?

    Pietro di Lecce chiede:

    Gent.mo dott. Fabio di Gioia mi chiamo Pietro. Un mese fa circa le inviai una mail circa l'identificazione di due tipologie forse di epilobio. Nel ringraziarla per la sua risposta e avendo ritenuto la foto da me inviata non abbastanza esaustiva in quanto per via del periodo le piante non avevano ancora i fiori quindi di non semplice identificazione attraverso una foto seppur chiara ma solo delle foglie. Per questo motivo le invio "finalmente" due foto degli epilobi fioriti e vorrei sapere se quello a fiore più grande violetto è un tetragonum e che tipologia è, sopratutto quello a foglia liscia senza peluria come quello più grande ma a fiore molto piccolo e di un violetto più chiaro. Le invio in fine una foto di un ginestrino e mi piacerebbe sapere se è un lotus cornicolatus o di un lotus ornithopoides e se eventualmente fosse quest'ultima specie, vorrei chiederle se si può fare lo stesso uso erboristico sedativo che ha il cornicolatus. Mi scuso per la lettera così prolissa ma sono un appassionato botanofilo e conoscendo alcune piante selvatiche, ne faccio talvolta un uso erboristico personale. Nel ringraziarla nuovamente, le porgo cordiali saluti! Pietro
    Fabio_DiGioia
    Risponde l'esperto
    Fabio Di Gioia

    Salve di nuovo gentilissimo Pietro.

    L’epilobio a fiore grande e di colore violetto non appartiene al genere Tetragonum, ma è invece chiamato Epilobio irsuto o Violetta di padule (Hepilobium hirsutum).

    Mentre l’epilobio piccolo a foglia liscia e con un colore del fiore violetto più chiaro, non è altro che lo stesso Epilobio irsuto ma una variante di quest’ultimo che per cause di natura ambientali ha una forma, dimensione e colore del fiore diverso.

    Per quanto riguarda il Ginestrino di cui ha allegato l’ultima foto si tratta infatti di un Lotus corniculatos, per cui ne può fare uso erboristico secondo le prescrizioni fitoterapiche che di solito trova nelle confezioni e che le consiglia l’erborista.

    Ringraziandola ancora della domanda, le porgo i miei Distinti saluti.

    Dott. Fabio Di Gioia
    Specializzato nel recupero e valorizzazione di varietà vegetali antiche.

  • Piante aromatiche sul balcone con insetti bianchi: cosa fare?

    Piante aromatiche sul balcone con insetti bianchi: cosa fare?

    Andrea di Trento Italia chiede:

    Buonasera, dovrei risolvere un problema con le mie piante in particolare della Calendula e Geranio. Io sul mio balcone ho in totale 10 piante tra aromatiche e non, solo che mi sono accorto che nella pianta di prezzemolo ci sono dei piccolissimi insetti bianchi e dopo essermi documentato ho letto che vanno trattati con acqua e aglio faccio bene o lei mi consiglia altro? Invece, per quanto riguarda l'altra pianta ovvero la calendula, sono passato da foglie verdi e parecchi fiori a foglie mosce secche e con un solo fiore anch'esso moscio e non so cosa fare per salvare la mia pianta. Le chiedo cortesemente una mano per risolvere questo problema. Infine il geranio presenta sulle foglie una patina bianca. La ringrazio e attendono un suo riscontro. Cordiali saluti. Andrea
    Fabio_DiGioia
    Risponde l'esperto
    Fabio Di Gioia

    Salve gentilissimo Andrea.

    Per quanto riguarda le piantine di prezzemolo che sono state attaccate da piccoli insetti bianchi, va molto bene trattarle facendo ricorso all’infuso d’aglio. Lei prende dei bulbi d’aglio, li trita finemente e li mette a bollire per 30 minuti. Aspetta che si raffreddi un po’ dopodiché filtra il prodotto e lo distribuisce sulla pianta. L’infuso d’aglio essendo un prodotto naturale ha un tempo di carenza molto breve di circa 2 giorni, quindi è necessario che lei intervenga più volte fino a che non sono stato debellati i parassiti.

    Per quando riguarda la calendula, l’ammosciamento delle foglie e successivamente del fiore, è dovuto ad un eccesso idrico e questo lo si vede bene perché nella parte marginale delle foglie a partire dalla punta c’e una necrosi fogliare, tipico e chiaro segno di eccesso d’acqua. In questi casi l’unica cosa da fare è quella di sospendere la distribuzione dell’acqua facendo asciugare il terreno al fine di far rientrare l’aria nei pori del suolo di modo che le radici possono nuovamente respirare.

    Per quanto riguarda infine la sua pianta di geranio, la patina bianca che osserva sulle foglie, è causata da un fungo epifita chiamata oidio o mal bianco. Per poterlo contrastare senza impiegare prodotti chimici, può far ricordo all’utilizzo del bicarbonato di sodio mescolato assieme a dell’olio di oliva in emulsione. A quel punto lo spruzza sulle piante. Il bicarbonato di sodio non uccide il fungo, ma va semplicemente ad innalzare il pH a livello alcalino creando un ambiente ostile allo sviluppo del fungo, visto che la maggior parte di questi organismi si sviluppano in ambiente acido. Anche il trattamento con bicarbonato va ripetuto fino alla scomparsa del fungo.

    Ringraziandola della domanda, la saluto cordialmente.

    Dott. Fabio Di Gioia
    Specializzato nel recupero e valorizzazione di varietà vegetali antiche.

  • Che pianta è quella in foto? Simile all'epilobio tetragonum

    Che pianta è quella in foto? Simile all'epilobio tetragonum

    Pietro di Lecce chiede:

    Salve mi chiamo Pietro e scrivo da Lecce. Ho allegato una foto perché nel mio giardino ho scoperto crescere piante di epilobio tetragonum dopo varie ricerche che ho fatto sono riuscito a identificarlo. Nella foto in allegato ho confrontato pare un'altra tipoligia di epilobio: accanto a quello a foglia un po' più grande (che ho accertato essere epilobio tetragonum) c'è un'altra pianta come si vede in foto a foglia più stretta e piccola...il resto è tutto uguale ossia foglia liscia senza peluria. I fiori ogni hanno sono di diverso colore ma uguali nella forma ovvero quattro petali disposti a croce e ogni petalo a forma quasi di cuore. Ma mentre il tetragonum ovvero quello che ha la foglia più grande fa i fiori di un violetto scuro, l'altro a foglia più stretta li fa più piccoli e di colore più chiaro sul rosa violetto. Volevo chiedere ai vostri esperti se fosse possibile dalla foto capire che varietà è quello in foto a foglia più stretta e piccola grazie!
    Fabio_DiGioia
    Risponde l'esperto
    Fabio Di Gioia

    Salve gentilissimo Pietro.

    Per poter meglio identificare la pianta, è necessario che lei fotografi la pianta quando fiorisce per capire se si tratta di epilobio grande con fiori di colore violetto, oppure di epilobio a foglia stretta con fiori di colore violetto.

    In attesa di un suo riscontro e delle ulteriori foto che ci manderà, le porgo i miei Distinti saluti.

    Dott. Fabio Di Gioia
    Specializzato nel recupero e valorizzazione di varietà vegetali antiche.

  • Che pianta officinale è quella in foto?

    Che pianta officinale è quella in foto?

    Chiara di Marano Marchesato chiede:

    Salve, vorrei sapere se questa in foto è salvia. Se non lo è cos'è? Grazie
    Fabio_DiGioia
    Risponde l'esperto
    Fabio Di Gioia

    Salve gentilissima Chiara.

    La pianta di cui ha allegato la foto, non si tratta della salvia, ma della melissa.

    La salvia si riconosce bene perché ha un colore delle foglie e dei germogli con verde virante al chiaro su di un velo argenteo, mentre la melissa è di colore verde più scuro, con foglie più pelose nella pagina inferiore.

    Entrambe le specie appartengono alla famiglia delle Labiate o Lamiacee.

    Ringraziandola della domanda, le porgo i miei Distinti saluti.

    Dott. Fabio Di Gioia
    Specializzato nel recupero e valorizzazione di varietà vegetali antiche.

  • Salvia ed eremophilia: come curarle?

    Veronica di Cremona chiede:

    Buonasera, spero di aver scelto la categoria corretta. Vi scrivo per avere informazioni circa la cura della Salvia Love and wishes e dell'Eremophilia nivea. Cordialmente, vi ringrazio.
    Fabio_DiGioia
    Risponde l'esperto
    Fabio Di Gioia

    Salve gentilissima veronica

    La cura della Salvia Love and Wishes, è uguale a quella di altre salvie, ovvero:

    Se parte dalla semina, può avviare la coltivazione della salvia tra ottobre e novembre. Proceda riponendo i semi nei vasi, meglio quelli rettangolari, a distanza di 10 cm gli uni dagli altri. Ricordi che la pianta mal sopporta i ristagni idrici cui è bene irrigarla solo quando il terreno è asciutto. Le piantine di salvia cresceranno per tutto l’inverno e andranno messe a dimora, in un vaso più grande o in giardino, all’inizio della primavera. La salvia preferisce climi caldi e secchi, ama il sole e la luce.

    Per quanto riguarda invece la cura dell’Eremophilia nivea, proceda come segue:

    Nelle regioni con inverni rigidi l’eremophila coltivata in vaso va riparata ai piedi del cespo con una leggera pacciamatura di paglia e riparata in luoghi protetti dalle gelate notturne. La difesa contro le malattie fungine e le infestazioni parassitarie va fatta con interventi preventivi utilizzando antiparassitari e fungicidi specifici. 

    Per una difesa preventiva si possono adottare opportuni accorgimenti quali:

    • evitare di tenere le piante troppo vicine le une alle altre soprattutto quelle con chioma fitta e compatta;
    • eliminare gli steli appassiti o in via di decomposizione;
    • il vaso destinato ad accogliere la pianta va disinfettato con cura, utilizzando magari un po’ di candeggina;
    • estirpare e bruciare le piante infette per evitare che le spore della muffa grigia trasportate dal vento possano infettare le piante vicine.

    Ringraziandola della domanda, la saluto cordialmente.

    Dott. Fabio Di Gioia
    Specializzato nel recupero e valorizzazione di varietà vegetali antiche.

  • Plectranthus e cedrina: piante aromatiche da abbinarci?

    Camilla di Bologna chiede:

    Plectranthus e cedrina: con quali altre piante aromatiche possono essere abbinate?
    Fabio_DiGioia
    Risponde l'esperto
    Fabio Di Gioia

    Salve gentilissima Camilla

    Dal punto di vista pratico delle consociazioni, le piante aromatiche dovrebbero stare separate in linea di massima tra di loro, proprio a causa dell’emissione di essudati radicali e oli volatili emessi dalle foglie che impediscono la crescita di altre piante nelle vicinanze, generando un fenomeno chiamato di allelopatia.

    Per questo motivo, io queste piante le terrei separate da altre specie aromatiche.

    Ringraziandola della domanda, la saluto cordialmente.

    Dott. Fabio Di Gioia
    Specializzato nel recupero e valorizzazione di varietà vegetali antiche.

  • Salvia e incenso: posso metterle nello stesso vaso?

    Rita di Busnago chiede:

    Posso mettere nello stesso vaso una pianta di salvia e una di incenso?
    Fabio_DiGioia
    Risponde l'esperto
    Fabio Di Gioia

    Salve gentilissima Rita.

    La salvia e l’incenso sono entrambe piante aromatiche che normalmente non stanno bene insieme tra di loro. Quindi trattasi di una consociazione di tipo antagonistico dove almeno una delle due piante riceve uno svantaggio a causa dell’emissione di sostanze nel terreno sotto forma di essudati radicali.

    Quindi queste due piante, vanno tenute separate in due vasi diversi.

    Ringraziandola della domanda, le porgo i miei Distinti saluti.

    Dott. Fabio Di Gioia
    Specializzato nel recupero e valorizzazione di varietà vegetali antiche.

  • Quali piante aromatiche piantare sotto un pino?

    Irene di Garbagnate Milanese chiede:

    Buongiorno. Vorrei sapere quali piante aromatiche possono crescere sotto un pino. Grazie mille
    kety_cialdi
    Risponde l'esperto
    Kety Cialdi

    Buongiorno Irene,

    in linea di massima le aromatiche amano il sole, ma se riesce a posizionarle nel punto dove la luce è più presente e soprattutto, se riesce a provvedere con regolarità alle innaffiature, non credo avrà problemi con nessun tipo di aromatica.

    Le auguro buona giornata 

    Kety Cialdi

  • Santolina non fa i fiori: come mai?

    Luca di Livorno chiede:

    Buonasera, la scorsa primavera (2018) ho piantato una santolina in un giardino roccioso in posizione riparata ed esposto a sud. La pianta è cresciuta senza problemi di quasi 1/3 della sua grandezza ma, purtroppo, la scorsa estate non è fiorita. Anche in questo periodo è bella verde e appare in salute. In vista della ripresa vegetativa, che cosa posso fare per provocare la fioritura della prossima estate? Grazie e cordiali saluti
    kety_cialdi
    Risponde l'esperto
    Kety Cialdi

    Buongiorno Luca,

    per far sì che la pianta fiorisca non deve fare proprio nulla. La sua pianticella messa a dimora ha trovato un habitat favorevole e questo le ha fatto privilegiare la vegetazione alla fioritura

    La lasci stare, vedrà che quest'anno farà i fiori.
    Quando è in fioritura la concimi così che trovi anche le risorse per crescere.

    Poi di nuovo nulla fino all'anno dopo.

    Mi faccia sapere.

    Kety Cialdi 

  • Cosa fare con i nuovi germogli della mia cedrina sul balcone?

    Cosa fare con i nuovi germogli della mia cedrina sul balcone?

    Sergio di Milano chiede:

    Buongiorno, avevo già potato la mia Cedrina da balcone, purtroppo con queste alte temperature sta germogliando cosa devo fare? Tagliare i rami germogliati? Lasciare così senza dare acqua? (purtroppo sul balcone ha preso acqua e penso sia colpa anche di questo ....
    kety_cialdi
    Risponde l'esperto
    Kety Cialdi

    Buongiorno Sergio,
    diradi le innaffiature ma non tocchi la pianta che scendendo la temperatura andrà pian piano fermando la vegetazione in maniera spontanea. La protegga magari con del tessuto non tessuto almeno nelle prime notti di freddo significativo.
    Le auguro buona giornata,

    Kety Cialdi 

  • Piante aromatiche con foglie bucherellate: da cosa è causato e cosa fare?

    Piante aromatiche con foglie bucherellate: da cosa è causato e cosa fare?

    Raffaele di Bologna chiede:

    Salve, mi trovo quasi tutte le piante (principalmente le aromatiche, ma non solo) con dei fori sulle foglie... cosa può essere? Come mi posso difendere? Tempo fa avevo trovato nel basilico dei Neanidi di cimici asiatiche, ma avevo tolto le piante e ne ho piantato del nuovo. Secondo voi possono essercene ancora ed essere loro a mangiare le foglie ? Grazie
    Alberta_Ballati
    Risponde l'esperto
    Alberta Ballati

    Buongiorno, potrebbero essere larve di Lepidotteri, che spesso attaccano le foglie giovani e tenere di numerose piante, ma potrebbero essere anche altri insetti, difficile dirlo solo osservando i fori.

    Trattandosi di piante con foglie eduli è comunque sconsigliabile qualsiasi tipo di trattamento; inoltre, essendo spesso piante annuali o comunque coltivate come tali, conviene tenere cimate le piante, per ridurre gli attacchi, in attesa di metterne a dimora di nuove la prossima primavera.

    Alberta Ballati

  • Rhus coriaria: quella in foto è la varietà commestibile?

    Rhus coriaria: quella in foto è la varietà commestibile?

    Maurizio di Alessandria chiede:

    Buongiorno, mi sono appassionato di piante officinali e giorni fa ho trovato questo rhus sommacco ma non riesco a capire se è quello buono o quello velenoso; mi può aiutare? Ringrazio
    Alberta_Ballati
    Risponde l'esperto
    Alberta Ballati

    Buongiorno,
    difficile dare consigli osservando solo una foto.
    Sulla commestibilità o meno di frutti e foglie occorre essere sempre molto cauti e prudenti: i frutti del sommaco, Rhus coriaria, sono comunque tossici, se freschi.

    Alberta Ballati

  • Qual è il nome di questa pianta? È commestibile?

    Qual è il nome di questa pianta? È commestibile?

    Antonello di Reggio Emilia chiede:

    Sabato mattina ero al mercato una Signora aveva questa pianta sulla bancarella, mi ha detto che si mangia ed è molto nutriente. Volevo sapere il nome di questa pianta e la conferma che è commestibile
    kety_cialdi
    Risponde l'esperto
    Kety Cialdi

    Buongiorno Antonello
    sembra una piantina di portulaca e so che molti la consumano anche se io personalmente non l'ho mai fatto.
    Se la signora del mercato è persona di cui si fida, e non parlo solo dell'edibilita' ma anche della provenienza, assenza di sostanze tossiche, periodo di carenza ecc... allora può decidere di consumarla.
    Cordiali saluti

    Kety Cialdi 
     

  • Piante di salvia e basilico ingiallite: come mai?

    Piante di salvia e basilico ingiallite: come mai?

    Sonia di Ancona chiede:

    Le mie piantine di salvia e basilico da qualche settimana hanno perso colore, specialmente nelle foglie basse. Come mai? Considerate che sono parecchio esposte al sole, le innaffio regolarmente ogni mattina con acqua del rubinetto e vorrei evitare qualsiasi tipo di concime.
    kety_cialdi
    Risponde l'esperto
    Kety Cialdi

    Buongiorno Sonia
    forse innaffiare quotidianamente è anche troppo ed a un eccesso di acqua potrebbe essere imputabile la sofferenza fogliare. Verifichi le condizioni della terra infilando un dito nel vaso prima di bagnare.

    Per la concimazione può usare ammendanti naturali come i lupini.
    Le auguro buona giornata.

    Kety Cialdi

  • Piante di lavanda, menta e rosmarino: va bene come le sto curando?

    Piante di lavanda, menta e rosmarino: va bene come le sto curando?

    Matteo di Modena chiede:

    Salve, ho la pianta di lavanda e menta nella posizione che vedete dalla foto; sono dentro ad un pallett. - la lavanda tende ad essere secca alla base. cosa devo fare? a parte che non capisco quanto sole e acqua bisogna dargli. - la menta è sana, solo che la parte posteriore non prendendo sole non cresce. vorrei lasciare tutto sul pallet, o al massimo mettere la lavanda sul balcone dove il sole batte dalle 12 alle 19. - ho anche del rosmarino però sul balcone. va bene come posizione? vedete che non cresce in verticale e leggermente è secca centralmente. Grazie
    kety_cialdi
    Risponde l'esperto
    Kety Cialdi

    Buongiorno Matteo,
    per quello che posso vedere dalle foto, la lavanda non ha avuto potatura dopo la fioritura e ha finito per vuotarsi alla base;
    proverei a spuntarla leggermente curando con l'innaffiatura che mi pare insufficiente.
    L'esposizione soleggiata per il rosmarino va benissimo, lo tenga pure sul terrazzo.
    La menta ha bisogno di aria e luce, quella parte scura va ripulita ed serata, anche semplicemente tirandola con regolarità.
    le auguro buona giornata 

    Kety Cialdi

  • Pianta aromatica con strisce bianche sulle foglie: di cosa si tratta?

    Pianta aromatica con strisce bianche sulle foglie: di cosa si tratta?

    Carmine di Teverola chiede:

    Salve volevo sapere a cosa è dovuto quelle striscioline bianche sulle foglie?
    kety_cialdi
    Risponde l'esperto
    Kety Cialdi

    Buongiorno Carmine,
    a parer mio è opera della minatrice. Ci sono prodotti per eliminarla
    Le auguro buona giornata

  • Plectranthus in serra all'esterno: la riporto dentro per la neve?

    Plectranthus in serra all'esterno: la riporto dentro per la neve?

    Cristina di Roma chiede:

    Salve, io ho una Plectranthus all'esterno e verso ottobre è gelata. L'ho messa all'interno di una serretta e lentamente si sta riprendendo. Oggi però ha nevicato ed io ho paura che si rovini nuovamente. Meglio portarla dentro casa o lasciarla nella serretta in modo che si abitui sempre all'esterno?
    Fabio_DiGioia
    Risponde l'esperto
    Fabio Di Gioia

    Salve gentilissima Cristina.

    Considerando lo stress da freddo che ha subito nel periodo di ottobre e il fatto che una volta messa nella serra si stia lentamente riprendendo, le consiglio di lasciarla all'interno di essa e di non metterla fuori o in casa perché là dentro evidentemente si sono create le condizioni climatiche e ambientali naturali che hanno fatto si che la pianta lentamente si riprendesse.

    Soltanto quando è passato questo periodo freddo e sempre valutando lo stato di acclimatazione della pianta stessa, molto lentamente e con cautela potrà porla all'esterno. Ma questo potrà farlo solamente quando è sicura che le condizioni ambientali siano ideali per la crescita della pianta e il freddo sia completamente passato. Ad ogni modo ora la lasci dentro la serra.

    Ringraziandola della domanda, la saluto cordialmente.

    Dott. Fabio Di Gioia

  • Consociazione delle piante: qualche consiglio?

    Antonietta di svizzera / italia chiede:

    Salve, ho acquistato una piccola piantina di rosmarino e volevo chiedere se fosse possibile travasare rosmarino in un vaso medio grande al centro e in circonferenza piantate bulbi di narciso e tulipano, anche perché il rosmarino verrà fatto crescere ad alberello.. grazie
    Verdi_e_Contenti
    Risponde l'esperto
    Chiara Brunori

    Ciao Antonietta.

    La consociazione delle piante è importante per la riuscita del tuo spazio verde sia esso un'aiuola che un vaso.

    Ci sono piante che tra di loro trovano una perfetta sintonia aiutandosi nella crescita mentre altre proprio non trovano il modo di comunicare.

    Nella fattispecie delle aromatiche, salvia e rosmarino sono entrambe piante che occupano molto spazio e nello stesso vaso si soffocano.

    Il rosmarino ( non quello prostrato)  diventa un grosso arbusto come anche tu hai già pensato e quindi è giusto dedicargli un vaso tutto suo ( direi 35cm di diametro possono andare per una piantina) al riparo da forti venti freddi e con un buon terreno drenato.

    Il rosmarino appartenente alla top ten delle piante aromatiche e a quelle della macchia mediterrane, non ha bisogno di molta acqua così come i bulbi, per arrivare alla tua domanda.

    La scarsa necessità di cure da parte del rosmarino e dei tulipani così come dei narcisi  potrebbe fornirti un buon abbinamento nel tuo vaso.

    I tulipani spesso in vaso vanno molto d'accordo anche con il timo visto che d'estate non hanno bisogno di molta acqua (nemica dei bulbi)

    Io personalmente ho abbinato il rosmarino con l'erba aglina  che fa un fiore bianco molto bello mentre per i narcisi e i tulipani ho dedicato un paio di  vasetti a parte. Il resto dei bulbi è disseminato qua e la sul balcone e a primavera spuntano facendomi sorprese.

    Spero di esserti stata utile, manda le foto di quando avrai le fioriture del tuo vaso.

    Chiara Brunori

  • Le foglie delle mie piante di borragine sono diventate marroni, perchè?

    Lorenzo di Seregno (MB) chiede:

    Buongiorno, ho delle piante di borragine (borago officinalis) piantate in campo in una località montana sopra Bellagio (CO). Le ho piantate in un terreno molto buono, soffice e ricco, hanno una buonissima esposizione (sole pieno dalle 10 alle 19 circa al momento), e riesco a innaffiarle circa 1 volta a settimana. Mi stanno dando chiari segni di stress (principalmente foglie che diventano marroni), e non riesco bene a capire quale possa essere il problema. Qualche possibile indicazione? Forse hanno bisogno di meno sole e si stanno bruciando? Grazie.
    luca_gelardi
    Risponde l'esperto
    Luca Gelardi

    Buongiorno, senza vedere la pianta è un po' difficile fare una diagnosi.
    La borragine richiede terreni irrigui ma sciolti, freschi, per cui potrebbe essere da una parte un eccesso di acqua (soprattutto se la zona marrone è compresa al bordo delle foglie).
    Potrebbe trattarsi anche di un parassita, specialmente fungino, che attaccando il colletto della pianta tende a fare marcire/seccare tutta la parte aerea. In questo caso le macchie marroni sarebbero estese a fusto e foglie.
    Se il colore è invece marrone chiaro può darsi che sia effettivamente carenza di acqua o di qualche elemento, ma potrebbe anche essere la fine del ciclo biologico annuale della pianta (già in fiore? a seme?).

    Mi dia eventualmente qualche altro elemento da valutare.

    Luca Gelardi

  • Cosa posso fare per far crescere più in fretta la Ruta?

    Marzia Maisto di Specchia ecce chiede:

    Ho piantato la Ruta per allontanare i gatti dall'aiuola 10 giorni fa e sembrerebbe che funzioni (è' un erba sgradevole per tenerli lontani). La pianta però sembra ferma nella crescita, la terra è ben drenata e frolla, qualche volta ho aggiunto del nuovo terriccio con innaffiature regolari. Cosa posso fare per incrementare la crescita della ruta?? Inoltre quali altre piante possono allontanare i gatti? Per fare l'olio di calendula, i petali essiccati vanno messi nell'olio insieme alle corolle? Grazie saluti Marzia
    kety_cialdi
    Risponde l'esperto
    Kety Cialdi

    Buonasera Marzia,
    Da quel che mi dice temo che la sua pianta abbia avuto troppa acqua.
    Lasci asciugare bene il terreno e dia tempo alla sua pianta di ambientarsi. 
    Altre piante sgradite ai gatti sono le aromatiche come il rosmarino e la lavanda.
    Per gli oli essenziali...
    Mi dispiace non credo di poterla aiutare.
    Le auguro una buona serata

    Kety Cialdi 

  • Devo potare il rosmarino? Il basilico presenta delle chiazze, cosa devo fare?

    Marzia di Specchia Lecce chiede:

    Desidero chiedere se è il caso di potare il rosmarino, guardate nella foto! Inoltre il basilico presenta delle chiazze, cosa posso fare?? Ho raccolto la calendula, prima di seccarla devo lavarla? Gradita risposta
    Marco_DelGrosso
    Risponde l'esperto
    Marco Valerio Del Grosso

    RosmarinoSalve Marzia,

    Una leggera potatura al rosmarino è consigliabile certamente. 

    Il basilico o è in carenza di concime o c'è troppa acqua. Riduca un po' l'acqua e dia un concime equilibrato con ferro.
    La Calendula se è pulita e senza polvere inutile lavarla.

    Buona giornata

    Marco V. Del Grosso
     

  • Le mie piantine di basilico e menta hanno le foglie marroni, cosa devo fare?

    Antonella di Como chiede:

    Buongiorno, vorrei gentilmente una mano per capire cosa fare con queste 2 piantine che ho comprato da circa un mese e che da un paio di settimane hanno delle foglie marroni. Ne ha più la menta del basilico. Forse sono già in ritardo per curarle... Nello specifico la menta ha il gambo centrare tagliato (non me ne sono accorta quando l'ho comprata ed anche questo stelo tagliato è un pò marrone). Ho fatto delle foto da vicino ad entrambe le piantine e poi foto del posto sul terrazzo dove sono posizionate insieme alle altre erbe aromatiche. Metto poca acqua a tutte e 6 quando hanno il terreno secco, ovvero ogni 2-3 giorni. Ditemi, per favore, se hanno bisogno di trattamenti diversi. Grazie mille a tutti! Antonella
    kety_cialdi
    Risponde l'esperto
    Kety Cialdi

    MentaBuongiorno, a parte la menta che ha evidentemente subito un trauma con la rottura del gambo, direi che le macchie marroni sono conseguenza di un eccesso di umidità. 

    Proporrei quindi di verificare lo stato dell' apparato radicale, vedere se le radici sono bianche o scure, se il "pane" é troppo bagnato etc etc ed a quel punto valutate il rinvaso.

    Le auguro buona giornata

    Kety Cialdi 

  • Come mai le mie piante di Elicriso non sono più sane?

    Valeria di Bari chiede:

    Buon pomeriggio, da un paio di mesi ho travasato queste piante di Elicriso, come potete vedere due di queste non sono in ottimo stato, non riesco a capire quale possa essere il motivo. Potete consigliarmi un rimedio per rimetterle in sesto? Da precisare che queste sue piante erano nello stesso vaso, successivamente le abbiamo separate in quanto avevano poco spazio. Può essere questa la causa? Possiamo ancora trovare un rimedio? Cosa mi consigliate? Grazie
    kety_cialdi
    Risponde l'esperto
    Kety Cialdi

    ElicrisoBuongiorno Valeria 
    vedo che soprattutto quella a fiori arancio non gode di gran salute.
    Dovrei capire, se la pianta é diventata così subito dopo il rinvaso la causa potrebbe essere il trauma alle radici dovuto alla separazione.

    Altra ipotesi, il ristagno radicale dovuto alla troppa acqua in proporzione alle nuove radici nel nuovo vaso.
    Se vogliamo tentare il recupero, isoli i vasi in questione, li irrighi poco tenendoli un pò al riparo degli agenti atmosferici.
    Se la pianta è vitale in 7-10 gg dovrebbero comparire vegetazioni nuove.
    Le auguro una buona giornata

    Kety Cialdi 

  • Come recuperare una Plectranthus o pianta dell'incenso

    Gabriele di Milano chiede:

    Salve vorrei capire meglio se la mia pianta incenso, o Plectranthus coleoides, dato che ora si è completamente seccata, c'è la possibilità che dalla primavera posso ricacciare lasciando le radici o ormai è completamente andata? Grazie.
    mgvvivai
    Risponde l'esperto
    Giosuè Marrazzo

    Buongiorno Sig. Gabriele

    La maggior parte delle specie del genere delle Plectranthus, sono piante sempre verdi ma che non amano le basse temperature. Il freddo inverno può quindi rovinarle in modo irreversibile.

    Il consiglio tuttavia, è quello di spezzare un ramo e controllare se al suo interno le fibre risultano ancora di colore verde acceso.

    Se così fosse c'è ancora qualche speranza e si potrebbe provare a moltiplicarla con la tecnica delle talee.

    Spero di essere stato chiaro ed esaustivo.

    Distinti saluti e buon lavoro!

    Giosue' Marrazzo 

  • Come si coltiva l'Artemisia? Qual è la giusta esposizione ed innaffiatura?

    Maria di Benevento chiede:

    Buongiorno a tutti. Mi hanno regalato per il compleanno una pianta di artemisia. Volevo chiedere al vostro esperto qual è la miglior esposizione di cui questa pianta ha bisogno per crescere in giardino e ogni quanto deve essere annaffiata, per garantirgli il corretto fabbisogno idrico. Grazie infinite per la risposta. E complimenti per il servizio Esperto Risponde... è davvero utile.
    carlo_parodi
    Risponde l'esperto
    Carlo Parodi

    Gentile Maria Catena,

    del genere Artemisia sono coltivate diverse specie a scopo ornamentale/aromatico.

    In ogni caso sono tutte piante che amano il pieno sole; se la sua è molto tenera (più sul verde che sul grigio) la metta in posizione ben illuminata ma non ancora al sole forte e diretto; se la mette già a dimora definitiva (pieno sole) magari i primi giorni la ombreggi nelle ore più calde. 

    Nel periodo estivo può essere bagnata anche quotidianamente (dipende però dal substrato e dalla dimensione del vaso) con poca acqua.

    Da evitare, in ogni caso, il ristagno continuo: meglio alternare dei periodi asciutti (non secchi) alle bagnature con cui non bisogna eccedere. 

    Sperando di aver soddisfatto la sua richiesta, le auguro una piacevole giornata e resto a sua disposizione per altri quesiti o domande.

    Cordialmente

    Dott. Carlo Parodi
    Florparodi - Azienda Agricola Parodi Carlo

  • Come fare per avere erbe aromatiche sempre fresche a casa e dove acquistarle

    Beatrice di Roncofreddo chiede:

    Buongiorno, siccome mi piace cucinare e mi piace utilizzare le erbe aromatiche vorrei un consiglio su come acquistare dei vasetti con erbe fresche in modo da averle sempre a casa. Grazie mille
    tra_orto_e_giardino
    Risponde l'esperto
    Conversazioni tra Orto e Giardino

    Ciao Beatrice,

    Erbe aromatiche e cucina sono un ottimo binomio e avere le piantine in casa dà certamente un tocco in più di sapore, oltre ad essere più comodo e anche economico.
     
    Innanzitutto ti consigliamo di cercare un vivaio specializzato o comunque focalizzato sul bio: le aromatiche finiscono dirette nel piatto e l'uso di fertilizzanti non è certo una buona pratica per questo tipo di piantine. Tenere le piantine sul proprio balcone è molto semplice: basta evitare il ristagno d'acqua e per il resto le aromatiche si adattano benissimo a tutti i tipi di clima. 
     
    Tutte, dal basilico al rosmarino, dal timo alla melissa, hanno una crescita rigogliosa, se annafiate il giusto e lasciate alla luce naturale per diverse ore al giorno. Per quelle che vanno in fiore, ad esempio il basilico, ti consigliamo di asportare la parte apicale (fiore) così da non sottrarre nutrimento alle foglie, portatrici dell'aroma e degli olii essenziali.

    Jacopo e Silvia
    Conversazioni tra Orto e Giardino