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Ticchiolatura: Scopri le risposte dei nostri esperti

Leggi qui sotto tutte le domande sull’argomento e le risposte date dai nostri Esperti di Giardinaggio. Guarda i titoli qui sotto elencati e clicca sul titolo che più si avvicina all’argomento di tuo interesse. Una volta cliccato sul titolo potrai leggere, per intero, sia la domanda dell’appassionato che la risposta del nostro Esperto.

Buona lettura!

Scegli l'argomento di tuo interesse:

  • Piante di rose, pero e melo sono state attaccate dalla ticchiolatura: cosa fare?

    Barbara di Roma chiede:

    Piante di rose, pero e melo sono state attaccate dalla ticchiolatura. Come posso disinfettare il terreno, in quanto le foglie e i frutti sono caduti per terra infettando anche il terreno?
    samueledalmonte
    Risponde l'esperto
    Samuele Dalmonte

    Buonasera Barbara,
    non è necessario disinfettare il terreno, è sufficiente portare via tutti i residui delle foglie e dei frutti e poi trattare con solfato di rame al dosaggio maggiore consentito e consigliato dal prodotto che lei ha acquistato, ripetendo il trattamento a fine gennaio e subito prima del germogliamento/fioritura delle piante.
     
    Cordiali saluti,

    Samuele Dalmonte

  • Come posso avere frutti di nespolo sani e non neri per l'attacco delle malattie fungine?

    Barbara di Follo chiede:

    Come posso avere frutti di nespolo sani e non neri per l'attacco delle malattie fungine? Ho provato anche il vecchio rimedio del nonno: bruciare zolfo sotto la pianta nel mese di Novembre ma nulla, anzi, ho arrecato solo danno alle foglie.
    Fabio_DiGioia
    Risponde l'esperto
    Fabio Di Gioia

    Salve gentilissima signora Barbara.

    La più importante e temibile malattia che colpisce il nespolo del Giappone e che anche lei ha indicato nella sua domanda, è rappresentata dalla Ticchiolatura del nespolo (Fusicladium eriobotryae).

    La lotta a questa malattia, si avvale di:

    1. Metodi agronomici.
    2. Metodi chimici.

    I metodi agronomici o preventivi, prevedono:

    • Selezione varietà più resistenti.
    • Regolari interventi di potatura con asportazione dei rami di malati o danneggiati.
    • Rimozione dei rami che si ombreggiano tra loro e che quindi sottraggono aria e luce alla pianta.
    • Eliminazione del fogliame attaccato dal patogeno.

    I metodi chimici o curativi prevedono invece l'esecuzione di un trattamento con ossicloruro di rame o con prodotti rameici equivalenti (poltiglia bordolese) all'inizio dell'apertura delle gemme.

    In alternativa è possibile utilizzare con cadenza (a seconda del clima e della piovosità della stagione), prodotti a base di ditiocarbammati.

    Se l'infezione è in atto, si possono utilizzare anche prodotti a base di Triazoli come il Bitertanolo o il Penconazolo.

    Ringraziandola della domanda, la saluto cordialmente.

    Dott. Fabio Di Gioia
    Specializzato nel recupero e valorizzazione di varietà vegetali antiche.