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Oidio: Scopri le risposte dei nostri esperti

Leggi qui sotto tutte le domande sull’argomento e le risposte date dai nostri Esperti di Giardinaggio. Guarda i titoli qui sotto elencati e clicca sul titolo che più si avvicina all’argomento di tuo interesse. Una volta cliccato sul titolo potrai leggere, per intero, sia la domanda dell’appassionato che la risposta del nostro Esperto.

Buona lettura!

Scegli l'argomento di tuo interesse:

  • Ortensie con mal bianco: come trattarle?

    Ortensie con mal bianco: come trattarle?

    Stefano di Trieste chiede:

    Siamo a metà settembre e quasi tutte le mie ortensie (in vaso in un cortile condominiale) si presentano, credo, con il mal bianco come da foto. Devo per forza trattarle (se sì, come?) oppure, vista la stagione inoltrata, attendo che le foglie cadano naturalmente? Come prevenire il danno la prossima stagione? Grazie
    Lucia_Mazzarello
    Risponde l'esperto
    Lucia Mazzarello

    Buongiorno Stefano,

    sì, prevalentemente è un problema di oidio, anche se la bordatura della foglia secca potrebbe segnalare un’altra sofferenza dovuta a qualche carenza di minerale oppure ad un colpo di secco, vedo anche dei piccoli insetti in una foto, o almeno così mi sembra, ma non riesco bene ad individuare il problema.

    In realtà è comune che in questa stagione vengano colpite da oidio e altre piccole sofferenze, siamo a fine stagione, come scritto anche da lei, si può non fare nulla, ma raccogliere le foglie quando cadranno per evitare il diffondersi dei patogeni. Oppure può fare un po’ di zolfo fogliare, blocca il procedere dell’oidio. Le consiglio anche di fare un trattamento con il ferro chelato alla radice perché comunque aiuta la pianta ad evitare la clorosi.

    Niente concime, invece, fino a fine inverno, si stimolerebbero nuovi rami verdi impedendo la lignificazione e rischiando maggiormente sofferenze per il freddo invernale.

    Lucia Mazzarello
    I Giardini e le Fronde società agricola – s.s.

  • Lagerstroemia potata male: come farla riprendere?

    Luca di Tirrenia (PI) chiede:

    Buongiorno, ho ereditato in giardino una lagerstroemia ad alberello di circa 3mt. che l'anno scorso, complice forse una potatura in periodo errato effettuata da giardiniere, ha preso l'oidio. Quest'anno la chioma è rimasta totalmente spoglia mentre dalla base sono spuntati numerosi getti che ho ridotto mantenendone tre e che hanno fiorito copiosamente. Che cosa posso fare per far riemettere getti dalla chioma (i getti basali non possono essere trattenuti causa vicinanza rete confinaria). Oltre a interventi di tipo fitosanitario ho sentito parlare di eliminare la vecchia corteccia, (che in effetti non appare in buona salute ed è già sfaldata), usando un attrezzo chiamato striglia meranese. Grazie a chi potrà fornirmi qualche consiglio.
    kety_cialdi
    Risponde l'esperto
    Kety Cialdi

    Buongiorno Luca,

    utilizzare la striglia può facilitare la rimozione della corteccia ma non credo risolverebbe il problema della mancata vegetazione apicale dove molto probabilmente la pianta è secca.

    Provi a "sbucciare" qua e là a parte alta, se è come credo è seccata e come cespuglio non può tenerla. Le consiglio di sostituirla.

    Saluti

    Kety Cialdi

  • Meli e peri: come combattere oidio per una coltura bio?

    Rossana di Macerata chiede:

    Buonasera, vorrei porvi ancora una domanda. Spero di non disturbare troppo, ma come ho detto sono alle prime armi ed ho bisogno di più consigli possibili. Ho delle piante di mele e pere che hanno preso l'oidio, mi hanno consigliato per uso bio, il bicarbonato per uso agricolo, ma non riesco a trovarlo in nessun consorzio o vivaio. Nel consorzio mi hanno allora consigliato di usare dello zolfo puro liquido diluito nell'acqua da spruzzare sulla pianta quando sarà sfiorita. Io ho detto che non voglio prodotti chimici, (altrimenti i frutti li compro al market) e il commesso (diplomato all'istituto agrario) mi ha detto che si può usare in agricoltura bio perché è un prodotto che esiste in natura. Io l'ho acquistato, ma non sono molto convinta. Cosa ne pensate in merito a quello che ho scritto ed è vero ciò che ha detto il commesso del consorzio agricolo? Grazie mille ancora.
    Fabio_DiGioia
    Risponde l'esperto
    Fabio Di Gioia

    Salve gentilissima Rossana.

    Quello che le ha detto il commesso quando si è recata al consorzio in parte è vero, perché lo zolfo è ammesso nell'agricoltura biologica.

    Quello che però ha omesso di dire, che lo zolfo di oggi è uno zolfo più commerciale e non è più quello estratto dalle cave in maniera pura. In queste tipologie più commerciali, oltre al principio attivo che agisce contro l’oidio, ci sono assieme dei coformulati e quindi agenti che hanno il compito di veicolare la molecola attiva e sono di origine di chimica di sintesi. Quindi è vero che è ammesso nel biologico ma per gli zolfo commerciali bisogna stare sempre attenti a questi agenti che vengono mescolati assieme allo zolfo.

    Quello che invece può fare in alternativa è utilizzare il bicarbonato di sodio da cucina. Bastano 2/3 cucchiai da minestra colmi, sciolti in olio di oliva, ben amalgami e successivamente spruzzati sulla pianta

    Il bicarbonato di sodio oltre ad agire da preventivo, agisce anche da curativo perché innalza il pH a livelli più alcalini, che sono ostili allo sviluppo dei funghi in quanto essi preferiscono un pH più acido.

    Ringraziandola della domanda, la saluto cordialmente.

    Dott. Fabio Di Gioia
    Specializzato nel recupero e valorizzazione di varietà vegetali antiche.

  • Rose: come combattere il mal bianco?

    Annunziata di Rimini chiede:

    Ciao, volevo chiedere lo zolfo bagnabile ogni quando si da e fine a quando? Il rame non l'ho mai dato, di che si tratta? È come lo zolfo? Dove si compra? E come va dato? Visto che le mie rose hanno iniziato con il mal bianco e di sicuro come l'anno scorso mi rimarrà per tutta l'estate. Vorrei risolvere questo problema, grazie. Spero di avere presto risposte.
    kety_cialdi
    Risponde l'esperto
    Kety Cialdi

    Buongiorno Annunziata,

    usi prodotti a base rameica che sono indicati negli attacchi fungini.

    Ripulisca dalle parti asportabili e tratti ciclicamente con rame.

    Insieme sono in grado di funzionare molto più efficacemente.

    Se vuole optare per una scelta più ecosostenibile, le consigliamo di provare con dei trattamenti a base di Olio di Neem abbinato sapone molle.

    Le auguro buona giornata

    Kety Cialdi

  • Che malattia hanno queste foglie di ortensia che sembrano ricoperte di muffa?

    Che malattia hanno queste foglie di ortensia che sembrano ricoperte di muffa?

    Ugo di Besana Brianza chiede:

    Vorrei sapere che malattia hanno queste foglie sembra color muffa. Grazie, Ugo
    paolo_zacchera
    Risponde l'esperto
    Paolo Zacchera

    È un leggero attacco di oidio, mal bianco.
    Secondo me non è opportuno fare nulla in questo momento: le foglie cadranno tra breve e non ci saranno danni alla pianta.

    Tenga sotto controllo le foglie l'anno prossimo: il problema potrebbe ripresentarsi ad agosto 2019.

    Se vuole optare per una scelta più ecosostenibile, le consigliamo di provare con dei trattamenti a base di Olio di Neem abbinato a del sapone molle.

    Paolo Zacchera

  • Pianta di Goji affetta da malbianco: consigli sulla cura e la coltivazione?

    Luca di Roma chiede:

    Salve! Da diversi mesi, il Goji che ho qui sul mio balcone, è affetto dal mal bianco e inoltre, le foglie, si stanno anche seccando! So che è una pianta molto difficile da coltivare, perché il Goji spesso viene attaccato oltre che dal mal bianco, anche da funghi, marciume e lumache e afidi! Ho provato a darle meno acqua, ma, nulla; il problema persiste e sta quasi morendo! Cosa mi consiglia di fare per salvare la pianta? Anche io mi intendo di giardinaggio, ma, solo con questa pianta ho grossi problemi e non riesco a venirne fuori!!! Inoltre, io sono a Roma dove fa molto caldo e so che il Goji, ama il freddo perché è originario dell'Himalaya e, quindi, anche il clima di Roma che d'estate è molto caldo, di certo non lo aiuta! Nell'attesa di una vostra risposta, vi porgo i miei più cordiali saluti! Luca
    kety_cialdi
    Risponde l'esperto
    Kety Cialdi

    Buongiorno Luca,
    di sicuro la fascia climatica non è la più adatta ma per l'esperienza in vivaio a me il goji non risulta essere poi così delicato. Comunque vediamo di salvare la sua pianta.

    Ovviamente un trattamento sistemico risolverebbe tutto ma la sconsiglio in primis perché è una pianta alimentare e poi perché è sul terrazzo; quindi, per quanto possa sembrare buffo a dirsi, procederei ad una rimozione meccanica della cocciniglia con un batuffolo di cotone imbevuto di olio minerale.

    Tolto il grosso procederei con un trattamento diffuso sempre con olio minerale. Lo ripeta secondo le istruzioni per eliminare le nuove generazioni di parassiti.

    Appena la pianta è ripulita, cambi il vaso e la mantenga fresca. Secondo me si riprende.

    Le auguro buona giornata.

    Kety Cialdi

  • Esistono dei trattamenti invernali da fare su viti che hanno subito un attacco da oidio?

    Alessandro di Marsala chiede:

    Buongiorno, esistono dei trattamenti invernali da fare su viti che hanno subito un attacco da oidio?
    Fabio_DiGioia
    Risponde l'esperto
    Fabio Di Gioia

    Salve gentilissimo Alessandro.

    L'unico trattamento invernale ad azione preventiva che può essere eseguito per combattere l'odio e in generale per tutte le fitopatologie delle piante, è lo scortecciamento del fusto fatto con uno speciale guanto metallico corredato di catenelle chiamato striglia meranese.

    Questa attrezzatura ha la funzione di grattare la corteccia degli alberi andando di conseguenza a togliere le eventuali uova, pupe e altri organi di conservazione dei parassiti che si sviluppano fra gli anfratti legnosi della corteccia e che rappresenta per loro un luogo di riparo dai rigori invernali e successivo svernamento.

    In tutti gli altri casi, vanno fatti trattamenti in fase di vegetazione impiegando come prodotto preventivo lo zolfo, oppure ricorrendo ai prodotti sistemici, ma soltanto in un regime di agricoltura convenzionale.

    Per prevenire e curare la presenza delle malattie sulle tue piante, l’Olio di Neem è il prodotto che fa per te. La lotta effettuata dall’olio è biologica ed ecosostenibile. La soluzione perfetta sarebbe quella di abbinarlo al sapone molle. Insieme sono in grado di funzionare molto più efficacemente.

    Ringraziandola della domanda, la saluto cordialmente.

    Dott. Fabio Di Gioia

  • Cosa posso usare per combattere lo iodio sulle mie querce?

    Cosa posso usare per combattere lo iodio sulle mie querce?

    Fulvia di Massa Lombarda chiede:

    Buongiorno, ho un pesante attacco di oidio su alcune grandi querce. Mi hanno consigliato NIMROD e LUNA EXPERIENCE, ma mi sembrano prodotti più adatti ad alberi da frutto. Potreste indicarmi se tali prodotti sono corretti oppure se per le querce è consigliabile qualcos'altro? Grazie anticipatamente.
    Alberta_Ballati
    Risponde l'esperto
    Alberta Ballati

    Buonasera,

    combattere l'oidio non è sempre facile, per vari motivi.
    Primo per il ciclo biologico che dura praticamente per tutto l'anno, secondo perché questa malattia può essere provocata da più funghi, terzo perché molti prodotti hanno creato resistenza nei funghi stessi.
    Restano efficaci prodotti a base di zolfo e rame, formulati che si trovano in commercio sotto vari nomi.
    Occorre sapere quali sono vendibili ai privati sprovvisti di patentino, secondo le norme recenti sull'uso degli antiparassitari.

    Buona giornata

    Alberta Ballati