chiudi X
chiudi X
Elaborazione della richiesta in corso. Si prega di attendere.
Portale del Verde
 
 
Trustpilot

Assenzio - Artemisia absinthium

Artemisia absinthium

Copyright immagini by ©Nova-Photo-Graphik.
Vietata la riproduzione.

Legenda Icone

Fogliame Persistente Fogliame Persistente
Fogliame Caduco Fogliame Caduco
Fogliame Semi persistente Fogliame Semi persistente
Esposizione soleggiata Esposizione soleggiata
Esposizione a mezz'ombra Esposizione a mezz'ombra
Esposizione in ombra Esposizione in ombra
Adatto ai climi miti Adatto ai climi miti
Sensibile al freddo Sensibile al freddo
Pianta poco diffusa Pianta poco diffusa
Varietà brevettata Varietà brevettata
Esposizione soleggiata

Nome Volgare: Assenzio

Descrizione:

H. 100/120 cm. D.P. 100 cm.

Assenzio (o Artemisia absinthium) è una pianta aromatica vigorosa a portamento cespuglioso.

Fogliame grigio argentato, molto frastagliato e fortemente aromatico.

Della famiglia delle Asteraceae, Compositae.

Fioritura biancastra, di scarso interesse, in Luglio-Agosto.

Si risemina spontaneamente.

Utilizzo: ornamentale in aiuole, in terreno asciutto, ben drenato e a l pieno sole.

Proprietà: serve, tra l'altro, a preparare il liquore dallo stesso nome.

Oggi le sue proprietà insettifughe sono messe a profitto nei giardini biologici.

ACQUISTA QUESTA PIANTA

Altezza media: 100/120 cm.
Distanza media di piantagione tra le piante: 100 cm.

Assenzio (Artemisia absinthium): coltivazione e proprietà

Caratteristiche principali dell'Assenzio

L’Assenzio, noto con il nome botanico di Artemisia absinthium, è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Compositae e presenta foglie profondamente divise tra il grigio-verde e che sono ricoperte da sottili peli setosi. Con il suo fogliame verde argenteo l'assenzio è una pianta molto attraente. Tuttavia, è anche velenoso; infatti, molti insetti vengono respinti o addirittura uccisi da esso. Per secoli è stato usato come repellente per le tarme, pesticida e come spray per respingere le lumache. Prima che la sua tossicità fosse conosciuta veniva usato come vermifugo per persone e animali. Il fogliame tra l’altro costituisce una base eccellente per ghirlande secche e mazzi invernali, ma dovrebbe essere modellato mentre è fresco poiché diventa fragile quando si asciuga. Il legno di assenzio è anche un prezioso elemento ornamentale grazie alle sue vistose foglie grigio-argento.

La pianta è originaria dell'area del Mediterraneo orientale, e il nome scientifico del suo genere deriva dall'antica divinità greca Artemide che ne ha esaltato le sue qualità benefiche indicandone alle popolazioni che la veneravano come andava usata. L'assenzio fu originariamente portato in Finlandia per i giardini del monastero e in seguito fu anche piantata su terreni erbosi comuni. I fiori di questo esemplare sono di colore giallo pallido, di forma tubolare e raggruppati in teste sferiche piegate verso il basso. Questi capolini formano poi dei rami simili a delle pannocchie frondose i cui fiori sbocciano dall'inizio dell'estate fino ai primi giorni dell’autunno.

Assenzio - terreno e clima ideali

Per la coltivazione dell’assenzio sono necessarie due accortezze, ovvero una posizione e un terreno adeguati. L'Assenzio vuole un terreno ricco, molto ben drenato e calcareo. Sono da evitare i suoli compatti e molto argillosi che potrebbero causare ristagni idrici e quindi marciumi radicali. Necessita, per crescere bene, di un’esposizione particolarmente soleggiata. Deve quindi essere inserita in pieno sole o al massimo a mezz’ombra.

Potatura Assenzio

Nel periodo estivo è importante potare la pianta se inizia a dare segni di cedimenti a causa della sua altezza. Praticare un taglio superiore di ogni gambo appena sopra un paio di foglie usando delle cesoie affilate e ben sterilizzate, serve in questo caso ad ottimizzare il risultato. La potatura può essere eseguita in modo leggero per aiutare a evitare che queste piante diventino troppo folte ed antiestetiche. Eliminare i cespugli sporgenti o i rami degli alberi circostanti è una buona opzione per ridurre l’eccessiva ombreggiatura che potrebbe interferire con la crescita della pianta.

Assenzio: irrigazione

L’assenzio richiede la somministrazione regolare di acqua durante la sua prima estate in un giardino, ogni sette/dieci giorni circa, in modo da lasciar asciugare completamente il liquido sulla parte superiore del terreno allo scopo di prevenire le infezioni fungine degli steli. Questi problemi infatti generano una sorta di ruggine biancastra, peronospora e polverosa, e malattie fungine di foglie e steli molto comuni che se trascurati possono estendersi fino alle radici essiccandole del tutto con la conseguente perdita dell’intera pianta. Una volta che si è stabilizzata, bisogna ridurre drasticamente l'acqua limitando la somministrazione ad ogni due o tre settimane in estate. Aumentare la quantità dell'acqua durante i periodi di caldo estremo o siccità, è altresì importante per evitare che questa condizione climatica estrema possa seccarla.

Concimazione dell'Assenzio

Nutrire le piante di assenzio è necessario ma solo se il terreno è fortemente sabbioso. Un fertilizzante liquido e uno strato di compost da 5 centimetri di spessore servono per rafforzare l’apparato radicale della pianta. Tuttavia, va sottolineato che è preferibile innaffiarla accuratamente prima di applicare il fertilizzante per evitare che possa bruciare le radici. Le piante di assenzio in estate a causa del forte sole tendono ad ingiallirsi, per cui conviene tagliare i fiori sbiaditi alla base e rastrellare tutti i semi che si rovesciano sul terreno. 

Moltiplicazione - Assenzio

Per quanto riguarda la moltiplicazione dell’assenzio, l’operazione non è affatto difficile e prevede la divisione e il trapianto ogni due o tre anni e precisamente nel periodo autunnale. Nello specifico bisogna tagliare la porzione esterna in più sezioni con una quota uguale di radici e steli scartando gran parte del centro della pianta. Infine, si possono piantare nel terrapieno le divisioni ottenute da 30 a 60 centimetri di distanza tra loro, e in un letto soleggiato con un terreno povero e ben drenato. In quest’ultimo caso per ottimizzare il risultato è opportuno aggiungere delle tavolette di torba oppure provvedere ad una buona pacciamatura del suolo utilizzando magari le foglie secche autunnali opportunamente messe da parte per questo scopo.

Uso in cucina dell'assenzio

L'assenzio è uno degli alcool più affascinanti, esotici e mitici della storia. La gente usava infatti la pianta per scopi medicinali dall'antico Egitto, ma anche come distillato che divenne popolare nel XVIII secolo in Europa. Inoltre, successivamente fu scoperto che come uso culinario era abbastanza piacevole, per cui la bevanda trovò immediatamente un posto nei caffè, bar e bistrot. Era apprezzata da ricchi e poveri e, all'inizio del XX secolo, prese piede in tutta Europa. Il divieto assoluto dell’uso di questa bevanda l’ha portata all'oscurità, ma le cose buone ritornano sempre e oggi siamo al culmine del risveglio dell'assenzio. I barman più rinomati e alcuni chef stellati hanno infatti optato per l’uso commestibile dell’assenzio e non solo liquido ma anche come ingrediente chiave in alcuni dei piatti gourmet. Molte di queste pietanze si possono condire con foglie di assenzio essiccate come ad esempio la carne rossa, il pesce, le ostriche, l'escargot, le omelette e il formaggio. Il sapore delle foglie fresche è generalmente amaro, ma ciò non toglie che si possono ottenere profumi molto originali quando si cuociono lentamente determinate carni come ad esempio la pancetta di maiale o l’anatra selvatica. Gli chef usano l'assenzio negli antipasti e perfino per preparare dei dessert.

Proprietà medicamentose

Le parti e l'olio della pianta di assenzio che si trovano fuori terra vengono oggi usati come medicina. Infatti, da questa pianta si estraggono liquidi che vengono poi utilizzati come vermifughi ma anche per lenire vari problemi di digestione come perdita di appetito, mal di stomaco, cistifellea e spasmi intestinali. Inoltre, va sottolineato che l’estratto di assenzio è anche usato per trattare la febbre, malattie del fegato, depressione, dolori muscolari, perdita di memoria, come coadiuvante per aumentare il desiderio sessuale e per stimolare la sudorazione. Tra le patologie particolari, va altresì aggiunto che è questo liquido viene usato per la malattia di Crohn e per un disturbo renale chiamato nefropatia. Alcune persone tra l’altro applicano l'assenzio direttamente sulla pelle per curare l'artrosi e per la guarigione di ferite e punture di insetti. L'olio di assenzio in questo caso svolge una funzione contro irritante e riduce il dolore. Nella produzione industriale l'olio di assenzio viene utilizzato come componente di fragranza in saponi, cosmetici e profumi e anche come insetticida. Infine, va aggiunto che recenti ricerche suggeriscono che l'applicazione di un unguento contenente assenzio sul ginocchio, potrebbe ridurre il dolore nelle persone con osteoartrosi anche se non sembra migliorarne la rigidità o la funzione.

Controindicazioni 

Come tutte le sostanze naturali ci sono delle controindicazioni che bisogna doverosamente citare. L’assenzio può considerarsi sicuro se assunto per via orale nelle quantità comunemente presenti in alimenti e bevande compresi gli amari e il vermouth, purché questi prodotti siano privi di tujone ovvero un chetone dal sapore di mentolo e che si trova in quantità minime nella pianta di assenzio. Infatti, con la presenza di questa sostanza può considerarsi non sicuro se viene assunto per via orale o usato sulla pelle. Se consumato per via orale, il tujone può causare convulsioni, rottura dei muscoli (rabdomiolisi), insufficienza renale, irrequietezza, difficoltà a dormire, incubi, vomito, crampi allo stomaco, vertigini, tremori, variazioni della frequenza cardiaca, ritenzione urinaria, sete, intorpidimento di braccia e gambe, paralisi e persino la morte. Se applicato sulla pelle, l'assenzio che contiene il suddetto tujone, può invece provocare gravi arrossamenti e bruciori.

Coltivazione pianta di assenzio: i consigli dell'esperto

Condividi
Stampa la pagina Invia ad un amico