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Gelsomino: cura e coltivazione

Gelsomino: cura e coltivazione

Il gelsomino è una pianta appartenente alla famiglia delle Oleacee e al genere Jasminum, originario delle zone del Medio Oriente e dell’America meridionale.
La sua comparsa nel nostro Paese risale al XV secolo, portato dai turchi, ma la grande diffusione risale al XVII secolo.
Si tratta di una pianta molto profumata, che può avere la forma di un cespuglio o rami rampicanti e le cui foglie sono ovali con la punta allungata e di un colore verde acceso.
È ideale sia per le decorazioni interne che esterne.

Le specie di Gelsomino 

Esistono circa 200 specie del genere Jasminum, queste sono le più conosciute:

PRODOTTI CONSIGLIATI PER LA COLTIVAZIONE DEL GELSOMINO

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Gelsomino: potatura

Le potature del Gelsomino devono avvenire durante le diverse fasi della sua crescita.
Durante i primi tre anni si accorcia di circa due terzi i rami della base, si tratta del taglio di formazione che aiuta a non creare spazi alla base e le dona il portamento.
Poi si passa alla potatuta di ringiovanimento, che consiste nell'eliminazione delle parti secche o danneggiate. Se il gelsomino risulta tutto secco probabilmente la causa è da ricercare nel terreno.
Entrambe le potature vanno effettuate in primavera e si devono utilizzare strumenti adatti, ben affilati e puliti.

Dove si pianta il Gelsomino

Questa specie si presta molto bene ad essere piantata e coltivata e non ha bisogno di particolari attenzioni, ma ha bisogno di essere rinvasata ogni anno.
E' bene, in ogni caso, scegliere dei vasi capienti e stabili, perché questa tipologia di pianta, se ben curata, può raggiungere i 2 m di altezza. Se si decide di lasciarla all'esterno, il luogo più adatto è quello dove c'è luce; se si lascia in casa, il posto ideale sarebbe vicino ad una finestra o anche in penombra, ma è necessaria l'illuminazione anche per poche ore. Importante è tenerla al riparo dal vento.

L'annaffiatura del Gelsomino

Prima di annaffiare la pianta, bisogna assicurarsi che il terreno sia asciutto in superficie e in profondità, tanto che può rimanere anche per periodi più o meno lunghi senza acqua. 
I momenti migliori per l'annaffiatura sono due:

  • d'estate è consigliato innaffiare la sera, poiché il terreno ha tutto il tempo per assorbire l'acqua;
  • d'inverno è consigliato annaffiare la mattina, per evitare i danni delle possibili gelate notturne.

L'annaffiatura deve avvenire lentamente e deve essere ripetuta a distanza di pochi minuti. Per ottimizzare questa fase si può installare un impianto di irrigazione a goccia.

Gelsomino: riproduzione

Te-al-gelsominoEsistono diverse tecniche di riproduzione del gelsomino: per talea, per propaggine, per divisione di cespi, per seme e per margotta.
La talea del gelsomino è la tecnica più utilizzata, viene eseguita in primavera, quando i rami legnosi sono pronti per essere tagliati.
E’ sufficiente tagliare un solo ramo e dividerlo in varie talee che sono la parte del fusto legnoso, che provvederà alla crescita e fioritura della pianta. Ogni talea del gelsomino andrà privata delle foglie, pulita e sistemata in un vaso o in un terreno, con metà terreno e metà sabbia. Il processo di radicazione può essere aiutato e velocizzato con l'utilizzo di ormoni radicanti.

La concimazione del Gelsomino

La concimazione del gelsomino rappresenta un passaggio fondamentale, poiché questa pianta ha una crescita veloce e ha bisogno di sostanze nutrienti che il terreno non riserva in modo permanente.
Il primo intervento è quello della concimazione con stallico maturo che si effettua quando si prepara il terreno, poi, all'inizio dell'inverno e della primavera, si mette il concime organico ai piedi della pianta, nei momenti di riposo vegetativo e di inizio della stagione vegetativa.

Le malattie del Gelsomino

Per evitare che la pianta sia soggetta all'azione di insetti e parassiti, è necessario farla crescere in ambienti adatti evitandone l'esposizione a temperature al di sotto dei 10°C.
Se si mette troppa o poca acqua, la pianta potrebbe essere invasa da insetti come afidi e cocciniglie, che si nutrono della linfa del gelsomino, ricoprendo la pianta di una sostanza zuccherosa che porta alla formazione di malattie fungine: fumaggini e muffa grigia. Queste ultime si presentano in particolari condizioni di umidità e si eliminano con fungicidi sistemici.
In generale, l'attacco dei parassiti viene combattuto con insetticidi,  utili da usare anche come prevenzione.


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Questo articolo è stato scritto da Redazione

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