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Come potare le rose: ecco una guida pratica per una corretta potatura

Ecco i motivi per cui è utile eseguire una corretta potatura delle rose

Come potare le rose: ecco una guida pratica per una corretta potatura

"Come potare le rose?" è una delle tipiche domande che vengono poste una volta passato un pò di tempo alla messa a dimora di queste piante dalla bellezza sublime.

Potare una pianta significa recidere i suoi rami con due intenti: darle una forma più armoniosa e conferirle maggiore vigore nella crescita. Non tutte le piante necessitano di una potatura, ma le rose sì. La potatura delle rose risponde alle due finalità sopra elencate, a patto però che venga eseguita a regola d'arte: ecco come.

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Perché eseguire la potatura delle rose

Le varietà di rose che esistono in natura, e che sono state selezionate botanicamente, sono molto numerose e ognuna di loro ha caratteristiche diverse dalle altre. Ci sono rose con molte spine e altre che non ne hanno affatto; ci sono rose rosse, rosa, gialle e rose di molti altri colori. Ci sono rose fragili e delicate ed altre che resistono anche alle basse temperature. C'è però qualcosa di cui tutte necessitano, ed è la potatura. Potare correttamente un cespuglio di rose significa dargli maggior forza nella sua crescita, e in particolar modo nella produzione di tanti fiori che allieteranno il nostro giardino. La potatura delle rose serve a mantenere in buona salute le piante e anche a dar loro un aspetto più definito ed ordinato, che possa servire ad abbellire aiuole e recinzioni. Però è necessario che la potatura delle rose avvenga secondo dei criteri molto precisi, a seconda della varietà che si possiedono, pena sortire l'effetto opposto. Una potatura eccessiva, infatti, o eseguita nella stagione sbagliata, potrebbe far deperire il cespuglio e addirittura portarlo a morire, o a diminuirne le fioriture.

Come potare le rose: spiegazione

Per prima cosa vediamo quali sono le regole generali a cui attenersi, per poi scendere più nello specifico. In linea di massima eseguire la potatura di una rosa consiste nell'eliminare i rami secchi e rovinati che non fanno altro che sottrarre linfa vitale alla parte ancora sana della pianta. In secondo luogo, durante la potatura delle rose, vanno rimossi i rami che si intrecciano o che turbano la simmetria del cespuglio. La potatura delle rose viene eseguita di solito in inverno. Questa operazione si chiama potatura invernale e serve a viziare la crescita della pianta secondo la forma desiderata. Esiste però anche una potatura estiva che invece ha lo scopo di favorire la fioritura seguente. Esiste poi un altro tipo di potatura delle rose detto Potatura estivache: che serve per  per programmare ed impostare le successive fioriture delle pianta.

La potatura delle rose si differenzia inoltre tra potatura lunga e potatura corta.

La potatura lunga è quella che lascia per ogni ramo cinque occhi, quella corta invece ne lascia solo due o tre su ogni ramo. L'occhio è la gemma da cui si svilupperà il fiore. Con la potatura lunga si ottiene un numero maggiore di fiori, che però saranno di dimensioni più piccole.

Viceversa con la potatura corta il cespuglio di rose produrrà meno fiori, che però saranno più grandi e belli. La scelta della tecnica di potatura delle rose dipende quindi dal risultato finale che si intende ottenere.

Come potare i vari tipi di rosa

Dati gli accorgimenti generali da seguire per eseguire una corretta potatura delle rose, scendiamo più nel dettaglio e vediamo come è meglio procedere a seconda della tipologia di pianta di rosa che si possiede.

Le Rose Ibridi Perpetui vengono potate subito dopo la fioritura, attraverso la rimozione dei rami morti o troppo deboli e di quelli che hanno già sfiorito. Inoltre, si devono livellare tutti i rami ad una lunghezza di 30, massimo 40 centimetri. Questo serve a fare in modo che il cespuglio resti pieno, perché altrimenti le Rose Ibridi Perpetui tendono a spogliarsi sulla base. In estate i rami devono essere piegati così che assumano una forma ad arco per evitare che la pianta si sviluppi troppo verso l'alto.

La potatura delle rose inglesi consiste invece semplicemente nel recidere i rami ad una lunghezza di 40 cm e nella rimozione di quelli ormai esausti.

Le rose Ibridi di Tea sono quelle che subiscono il trattamento più aggressivo: infatti la loro vegetazione deve essere dimezzata dopo ogni fioritura, in modo tale che il cespuglio in seguito di infoltisca maggiormente.

Al contrario, la potatura delle rose cinesi è molto superficiale, perché prevede solo la rimozione dei rami indeboliti. Fa eccezione un'unica specie, la Rosa Chinensis Mutabilis, che richiede degli interventi più massicci.

Le rose gallica e muscosa, damasceana e centifolia sono specie che fioriscono solo una volta all'anno. Per questo motivo nel loro caso la potatura consiste solo nella rimozione dei rami che ormai non producono più fiori, e va eseguita in estate.

La potatura delle rose tappezzanti, e di quelle paesaggistiche, a sua volta deve essere molto blanda, con la sola rimozione delle parti morte. Un taglio un po' più approfondito va eseguito solo dopo qualche anno di vita, per dare forma al cespuglio.

Le rose rampicanti sono tra quelle che richiedono maggiore impegno nella potatura, perché tendono a svilupparsi molto e quindi devono essere tenute sotto controllo se non si vuole che proliferino in modo sconsiderato. Oltre all'usuale rimozione dei rami ormai secchi, è necessario accorciare quelli nuovi lasciando da tre a sei occhi. I rami inoltre devono essere piegati in modo tale da formare un intreccio che favorisca la pianta rampicante.

Per finire, la potatura delle rose botaniche è la più semplice di tutte, perché per questi fiori non è necessaria tranne che per la rimozione dei rami che sono stati danneggiati dal vento o da altri agenti atmosferici.

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Questo articolo è stato scritto da Redazione

Redazione

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