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Pelargoni succulenti: coltivazione e varietà

Pubblicato il 15/02/2016 da Marco Alberti in Piante grasse
Pelargoni succulenti: coltivazione e varietà

Le circa 300 specie del genere Pelargonium o Pelargonio, il cui nome scientifico deriva dal greco “pelargos” (che significa "cicogna" per la forma a becco dei suoi frutti), provengono per lo più da Namibia e Sudafrica. Si tratta di specie di piante grasse succulente erbacee o di piccoli arbusti o frutici, parte dei quali con caratteristiche di succulenza in fusto, a volte spinoso, e foglie, quest'ultime spesso decidue in estate per la maggior parte delle specie.

Pelargonio: caratteristiche e coltivazione

I fiori sono caratterizzati dall'avere i 2 petali superiori differenti dai 3 inferiori, al contrario dell’affine genere Geranium diffuso in Europa, i cui petali sono tutti uguali.

I pelargoni dotati di tessuti succulenti soffrono le gelate e la luce diretta troppo intensa. Si propagano bene per seme e per talea di fusto. Sono piante adattate ad ambienti aridi, dove le piogge sono molto scarse.

Dall'Isola di Sant'Elena, nell'Oceano Atlantico, è giunto a noi un arbusto caudiciforme, Pelargonium cotyledonis, alto sino a 30 centimetri, provvisto di foglie cuoriformi e rugose, con nervature molto evidenti, di colore verde scuro.

Esso fiorisce in primavera, con bei fiori di colore bianco, in infiorescenze di ombrelle. Ha esigenze climatiche moderate in quanto resiste sino a +2°C, vuole acqua nel periodo di fioritura ed esposizioni in pieno sole.

Varietà di pelargonio

Dal Sudafrica ecco invece tre specie molto interessanti.

  • La prima è il pelargonio a foglie lanceolate (Pelargonium lanceolatum), pianta grassa succulenta suffruticosa alta sino a 30 centimetri e con fusto prostrato, provvisto di rami che portano foglie rigide e lanceolate ad apice acuto, di colore verde-azzurro. Seducenti sono i suoi fiori di colore bianco, con macchie purpuree sui petali superiori. È meno esigente della specie precedente, resistendo sino a 0 °C, vuole poca acqua, esposizione in semi-ombra.
     
  • Il pelargonio tetragono (Pelargonium tetragonum) succulenta alta sino a 2 metri, con rami carnosi dotati di quattro spigoli, è provvisto di foglie cordiformi e lobate, persistenti e a volte con una zonatura rossa. Epoca di fioritura particolare è l’autunno. I fiori sono a coppie, di colore bianco o rosa pallido con strie rosse. Le sue esigenze climatiche prevedono una resistenza al freddo sino a -4°C, poca acqua e un ottimo drenaggio, esposizioni soleggiate.
     
  • Il Pelargonium ferulaceum è un arbusto semideciduo dai graziosi fiorellini di colore bianco candido, alto sino a 50 centimetri e con fusto e rami carnosi, che portano lunghe foglie composte da 5-6 paia di foglioline profondamente lobate.
     
  • Infine, tra le specie più singolari di piante grasse perlagone bisogna ricordare Pelargonium gibbosum e Pelargonium oblongatum (dalla Namibia), entrambi a fiori gialli e Pelargonium echinatum, con rami particolarmente spinosi.

Scopri di più sui pelargoni con l'esperto

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Questo articolo è stato scritto da marco_alberti

marco_alberti

Marco Alberti è Dottore Forestale, esperto in Piante Cactacee e Succulente, e autore di alcuni studi e volumi sulla flora spontanea e ornamentale. In particolare si occupa di piante succulente coltivate in Italia sia nei giardini pubblici che a livello amatoriale e acquistabili presso vivai specializzati.

La lunga carriera professionale del professor Alberti è costellata di esperienze lavorative di successo, arricchite da Studi botanici, ecologici e paesaggistici, Consulenze per progettazione di aree verdi con analisi paesaggistica, valutazione di impatto ambientale, studi d’incidenza ecologica, Pianificazione forestale per le proprietà di numerosi comuni ed istituzioni locali; Progettazione e direzione lavori in ambito forestale.

Il professor Alberti è docente e autore di numerose pubblicazioni scientifiche e divulgative ed è stato relatore in seminari e convegni.

Se desideri saperne di più sulle Piante Cactacee e Succulente, contatta Marco Alberti:

Dottore Forestale Marco Alberti
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