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Il nostro esperto di Bambù Gigante, Massimo Somaschini, ci spiega perchè ha scelto questa varietà

Una scelta particolare, ma molto produttiva e vincente in termini economici. Vediamo perchè.

Il nostro esperto di Bambù Gigante, Massimo Somaschini, ci spiega perchè ha scelto questa varietà

In questo racconto Massimo Somaschini, esperto di Bambù Gigante, ci racconta come mai ha scelto di intraprendere questa strada botanica e di lavorare con questa particolare varietà.

"Come e quando è nata in lei la passione per questo specifico genere di piante?"

"Sono nato a Milano il 5 luglio del 1949, ma nei mesi non scolastici ho passato la mia infanzia ed adolescenza ad Arma di Taggia presso l’azienda floro-vivaistica di mio padre il Cav. Giulio Somaschini."

"Cosa l'ha spinta a diventare vivaista? Era il suo sogno nel cassetto sin da bambino?"

"Fin da piccolo trascorrevo diverse ore della giornata seguendo mio padre e gli operai all’interno delle serre calde. In un clima tropicale, ma artificiale, ho imparato a conoscere ed amare diverse piante ornamentali, che in seguito ho ritrovato nei miei viaggi di lavoro in giro per il mondo. Lavorando per una multi-nazionale, la Montedison S.A., mi sono occupato di progetti integrati e colture protette in Africa, Medio Oriente e Cina.

Ho organizzato corsi e seminari fra cui il più entusiasmante e complesso, nel 1975, in Cina all’epoca della presidenza di Hua Guofeng. Allora in Cina si entrava solo da Hong Kong, attraversando a piedi il confine e proseguendo poi in treno per l’aeroporto di Canton, ove volava solo la cinese CAAC. A Pechino ho tenuto un seminario sulle Tecnologie Avanzate in Agricolura a cui hanno partecipato i Presidi delle facoltà di Agraria di tutte le Province cinesi. Ricordo un Preside della Facoltà di HohHot nella Mongolia Interna, che mi raccontò di avere fatto un viaggio di oltre un mese a cavallo, in chiatta e poi in treno per poter presenziare alla mia conferenza."

"Qual è il fiore all'occhiello del suo vivaio o della sua azienda?"

"La nostra produzione era di piante ornamentali da interni, ma ora mi occupo di coltivazioni industriali in particolare del Bambù Gigante."

"Come si vede tra 10 anni?"

"Più vecchio di 10 anni e spero ancora in salute."

"Quanto sono cambiati il vivaismo negli anni rispetto a quando l'ha conosciuto lei?"

"È un peccato constatare che molte piante da interno, come Philodendron o Dieffenbachie, siano quasi scomparse da case ed uffici. La gente è sempre di corsa e non ha tempo di dare quel poco d’acqua e d’amore che le piante richiedono.

"Pensa che la tecnologia possa fornire al giardinaggio e al verde un buon trampolino di crescita per le nuove generazioni? Nell'era del web e dello smartphone quali sono oggi gli strumenti che utilizza per approfondire la conoscenza e lo studio delle varietà e per avere informazioni certe?"

"Google è una fonte inesauribile di informazioni ed io lo uso spesso per cercare nozioni sulle mie ricerche o quando ho scritto il mio libro “Guadagnare con il bambù gigante". Utilizzo Traslate per tradurre alcune parole in ideogrammi cinesi o giapponesi e poi per approfondire le ricerche su testi originali. Di fatto il bambù gigante, quasi sconosciuto in Italia, in Cina ha una storia di oltre 7000 anni  se si fa riferimento a manufatti di bambù trovati tra le rovine di Hemudu (in tempi moderni Hemudu Town, Yuyao, provincia di Zhejiang,).

Ho visitato queste piantagioni per la prima volta in Cina trent'anni fa e poi in Ghana, nel 2013 e 2014 quando ho collaborato come consulente per il Ministero dell’ Agricoltura.

"C'è un libro o un volume di giardinaggio a cui è particolarmente affezionato?"

"'Exotica enciclopedia illustrata di Piante Esotiche': un volume regalatomi da mio padre a dieci anni. È un 'mattone' di svariati chili che ho tenuto sulle ginocchia e sfogliato per serate intere, affascinato dalle migliaia di bellissime foto di piante tropicali che ho poi ho in parte scovato nei miei viaggi in Madagascar, Togo, Malesia e in tanti altri paesi ancora."

"Qual è il libro che si sente di consigliare ad un ragazzo che vuole approcciarsi per la prima volta allo studio del verde?"

"Un libro insolito che mi ha affascinato è 'La Vita Segreta delle Piante' di Peter Tompkins e Christopher Bird. Racconta delle "sensazioni" che provano le piante, basate sugli studi di Cleve Backster, il fondatore del programma della Cia sull’uso del poligrafo, ovvero della macchina della verità. Tuttavia, è probabilmente diventato molto più celebre per essere l’uomo che “parlava con le piante”. Dobbiamo a lui, infatti, la nascita del controverso concetto della “percezione primaria” dei vegetali."

"Qual è la varietà di pianta che preferisce e perchè?"

"Sono un esperto di Phyllostachis edulis e Dendrocalamus, bambù giganti, una coltivazione che ho seguito da vicino ed a tempo pieno negli ultimi cinque anni. Si tratta di un'erba dal portamento arboreo, il cui mercato ha enormi potenzialità sia per i germogli, sia per i culmi: decine di filiere a valle non aspettano altro che avere un materiale di origine non orientale, ma Made in Italy ed a Kilometro Zero. In due parole, il Bambù Gigante, una pianta affascinante, coltivabile secondo semplici regole e qualche piccolo segreto contenuto nel mio libro, può rivelarsi una "miniera verde"."

"Qual è il primo consiglio che si sente di dare a chi si vuole cimentare nella coltivazione di queste piante?"

"Affidarsi a persone esperte che conoscano le diverse fasi di questa nuova e redditizia coltivazione. Scegliere vivai che diano idonee garanzie sulle specie, la radicazione e l’attecchimento."

"Ci sono stati momenti difficili nel corso della sua carriera professionale, in cui ha pensato di abbandonare il vivaismo?"

"Ho avuto una vita movimentata e poliedrica che mi ha portato a sconfinare per qualche anno, nell’ agri-turismo e nella ristorazione."

"Ha dei figli? Lavorano con lei nel settore del vivaismo oppure hanno seguito altre strade? Se ne dispiace?"

"Ho tre figlie che hanno scelto altre strade."

"Come considera il vivaismo europeo di oggi? Conosce o ammira delle realtà vivaistiche estere?"

"Conosco le realtà vivaistiche, orticole e di colture estensive in Europa ed in buona parte di paesi extra-europei: il mio rammarico è constatare come la legislazione italiana risulti alquanto carente nella protezione del made in Italy e del pesante lavoro che fanno gli agricoltori."

"Se non fosse vivaista, quale potrebbe essere il mestiere che le piacerebbe praticare?"

"Lo skipper e girare il mondo in barca a vela."

"Ha scritto pubblicazioni di settore? Se sì, quali?"

"Ho scritto "Guadagnare con il bambù gigante“.

Curiosando sulla rete ormai si trovano decine e decine di articoli e video italiani e stranieri che trattano del bambù gigante. Come in altri settori una sovrabbondanza di informazioni può portare ad un disorientamento di chi, per la prima volta ed un po' da “pioniere”, si approccia ad una coltura così nuova e stranamente alquanto redditizia.

Comprensibile quindi, nei tantissimi coltivatori di professione, neo agricoltori ed agronomi che ho incontrato in questi ultimi due anni, riscontare una certa diffidenza ed un atteggiamento riflessivo di chi vuole vederci “chiaro”. Questa è la motivazione di fondo che mi ha spinto a scrivere questo libro che tratta, in maniera organica ed il più possibile esaustiva, questo argomento, con tante illustrazioni e con un lessico non eccessivamente tecnico. In esso ho condensato le esperienze acquisite seguendo questa coltura negli anni passati in Cina, Ghana ed ora in Italia.

"La zona in cui abita e lavora è un'area “amica del verde” o pensa che si dovrebbe fare ancora tanto per avvicinare la gente alle piante e al mondo del verde?"

"Attualmente risiedo a Meda a qualche centinaia di metri da Seveso e non aggiungo altro."

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Questo articolo è stato scritto da Redazione

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